16/08/17

IN ATTESA DEI TEST

Miei cari amici, nell'ultimo post ho scritto che mi mettevo a scrivere il terzo sistema della trilogia. Lo farò, ma per il momento non l'ho ancora iniziato perchè mi sto dedicando al gioco che ho trovato mentre ero intento a perfezionare quello. Non è il terzo della trilogia, ma un gioco lineare e semplice che sembra adatto al mercato Americano che sta cercando un sistema alla roulette in sostituzione del Black Jack che sembra non più affrontabile per le contromisure adottate dalle Case da gioco.

Si tratta di un gioco che nelle giornate brutte non perde, mentre in tutte le altre guadagna. Non ho trovato giornate perdenti (neanche di qualche pezzo); tutte hanno guadagnato qualcosa (10-20 pezzi, principalmente per il poco tempo giocato). Tutte le altre sessioni sono state abbastanza remunerative e, soprattutto, non c'è il pericolo di forti scoperti per cui il pezzo base può essere commisurato alle possibilità economiche del sistemista. Quando la puntata massima su una Sestina non arriva ai 10 pezzi, per noi comuni mortali il gioco è affrontabile con pezzi da 10-20 € o $. Oltretutto il gioco è conducibile secondo il carattere del giocatore: può essere condotto in modo "soft" oppure con più determinazione per aumentarne la resa; a discapito però del contenimento dell'impegno economico. Questioni di carattere e di disponibilità economica.

Oggi per esempio ho fatto 82 pezzi di utile di cui 21 e 30 dovuti allo zero che punto sempre quando passo al secondo scaglione della montante che passa a 2 pezzi per Sestina. Lo punto sempre da 1 e non lo aumento mai. Il suo costo è ripagato dalle sue sortite o recuperato dal gioco base. Ormai per me lo zero è diventato il principale artefice di maggiori utili. Quando frequentavo i Casinò terrestri (molti anni fa) non lo puntavo mai perchè non rientrava nello sviluppo dei miei sistemi. Ora lo punto sempre quando la mise passa a 2 pezzi per singolo elemento della Chance. So che anche se nella sessione non esce lo recupero con il gioco base e so che mi uscirà in media una volta ogni 37 colpi che l'avrò giocato. E' la tassa che si deve pagare al banco, solo che quando in una sessione lo becco per due-tre-quattro volte, è il banco che paga la tassa a me.

Insomma, un gioco che quando va male non perde e che in tutte le altre occasioni vince, mi sembra proprio la soluzione del problema roulette. Basta solo mettersi nella mentalità giusta e non pretendere di vincere con la riduzione logica nel corso di una partita. Ci vuole molta di pazienza e, seduto ai margini del tavolo verde, prima o poi vedrai passare le tue combinazioni vincenti. Sappiamo che più di tanto la roulette non ti può eludere perchè è come un'onda: se prima ti toglie, poi ti da. Se quando ti da interrompi la partita, poi non può più toglierti.

L'unica cosa che rompe un po' sono i tempi di attesa per la ricostruzione delle varie partite a ogni raggiungimento di un utile. Prima avevo fissato la ripartenza dopo il raggiungimento di almeno 10 pezzi di utile e siccome la montante non è a riduzione logica, il pericolo era dato dagli stalli tra una vincita e l'altra per cui si faticava a raggiungere quei 10 pezzi. I test di Francesco hanno sempre dimostrato il rientro con il raggiungimento dell'utile, ma le puntate arrivavano anche a superare i 100 pezzi per Sestina. Anche se gli scoperti raggiunti erano dell'ordine dei 2.000 pezzi, alla roulette non si può praticare un simile gioco. C'è però da dire che i test informatici non si comportano allo stesso modo di un essere umano. Quelli vanno avanti per la loro strada, senza adeguamenti che noi umani possiamo adottare per limitare la possibilità di eventuali stalli nelle vincite. Per esempio, se si ha una sola Sestina in gioco e tutte le altre devono ricostruire le loro partenze che necessitano di tre sortite ciascuna, il pericolo è il ritardo di quella Sestina in gioco e se su di essa si stanno già puntando 6-7 pezzi, la montante fa presto a salire, specialmente quando ad essa se ne aggiungono altre. L'incasso delle Sestine è abbastanza basso e quindi dopo un certo periodo difficoltoso sono necessari aumenti adeguati. Altra situazione da pericolo è quando ci sono tre o quattro Sestine aperte sempre con puntate abbastanza alte. Più di una volta è capitato che le due o tre mancanti sono uscite a ripetizione e se non si limita la scalata della montante su quelle puntate, si giunge a livelli di scoperto molto alti, da recuperare poi con la chiusura di quelle aperte. Un essere umano accorto si regola di conseguenza, mentre la "macchina" non lo fa. Alla fine il recupero avviene, ma si è in ogni caso sempre soggetti ai colpi persi per la ricostruzione di quelle Sestine che si vincono e che quindi si aggiungono a quelle chiuse da ricostruire. Qualcuno si chiederà perchè non adottare fin dall'inizio una riduzione logica che darebbe l'utile alla prima vincita. Il fatto è che stiamo giocando Sestine il cui incasso è di sole 5 volte la mise. Siamo sicuri che prima o poi non ci capiterà un allargamento di 5-6 Sestine in gioco? Siamo disposti a puntare cifre enormi con un esito in ogni caso incerto a causa della "spettanza probabilistica assoluta"? Siamo d'accordo che la "spettanza probabilistica realativa" ci indirizza alla chiusura del disegno ricercato, ma dobbiamo sempre tener presente che nella realtà questa è una "tendenza" e non una certezza. Non esiste un gioco "matematicamente vincente" e quindi l'unico appiglio è la "statistica" appoggiata al giusto comportamento del sistemista. Il giusto comportamento è lo sfruttamento del solo ciclo chiuso: logico o assoluto.

Il problema quindi sorge (come già detto in altre occasioni) con il proseguimento della partita oltre al conseguimento del primo utile, qualunque sia stata la sua quantità. Sappiamo che gli effetti della Legge del terzo, o dello scarto, si concretizzano da un punto qualsiasi della permanenza e si realizzano entro il ciclo logico della Chance con cui si gioca. La maggiore garanzia l'abbiamo sui Numeri Pieni e scende gradualmente sulle altre Chances dei Cavalli, Terzine e Sestine. Per eguagliare il risultato sui Pieni ho escogitato il "ciclo assoluto" che però prolunga il percorso di 2, 3, 6 volte il ciclo logico delle varie Chances. In ogni caso e in tutti i casi, ogni ciclo, che sia logico o assoluto, può ritenersi valido per un solo "risultato", dopo di che il tutto dev'essere ricostruito. Solo così la Legge del terzo o dello scarto può raggiungere e perfezionare il suo scopo. Ogni ulteriore ricerca nello stesso ciclo è un sovrappiù in cui le ragioni probabilistiche diminuiscono con l'aumentare del numero delle prove. In sostanza, la continuazione di una partita per la ricerca di altri risultati può dare di più, ma può anche portare alla partita che si rivela deficitaria di altri risultati oltre il primo.

Dopo una breve parentesi su un gioco sui Cavalli (provato in rete con un utile di 9 pezzi con una partita), ho ripreso il gioco sulle Sestine perfezionandolo ulteriormente. Oggi gli utili sono stati 83 dovuti anche a due zeri da 16 e 21. Ho aumentato le vincite possibili e tendenziali e non ho riscontrato pericoli di aumento di scoperto, a condizione però che a ogni incasso si faccia una riduzione dello scoperto reale e un adeguamento delle puntate. L'effetto sarà un "saliscendi" dello "scoperto fittizio" ma in questo modo non si sale nella montante e le inevitabili vincite ravvicinate daranno gli utili del giorno. Basta solo avere un po' di pazienza. Gioco molto tranquillo con cui nessuno perderebbe mai un giorno, a meno che non si comportasse da perfetto incoscente che vuole vincere più del necessario rischiando oltre ogni precauzione. Ma comunque anche così sarebbe difficile perdere una cassa di 500 pezzi.

In sostanza, mi trovo davanti a tre futuri lavori:
1) il terzo sistema della trilogia sulle Terzine;
2) il sistema più lineare nella conduzione sulle Sestine;
3) il nuovo sistema sulle Figure di 2 a modalità 3 sui Cavalli.
Per il momento sto aspettando i risultati dei test di Francesco sul secondo sistema. Se saranno soddisfacenti, inizierò con quello.

Ieri ho provato a giocare con il terzo sistema sui Cavalli in Figure di 2 a modalità 3. Pur sapendo nel mio subconscio che l'attacco era sbagliato, invece di sfruttare la Legge del terzo, ho voluto attaccare il "terzo mancante" e, ovviamente, sono saltato della cassa di 500 pezzi. Questo vi dice come a volte anche il più accorto e consepevole dei sistemisti può fare cazzate inspiegabili. Per voler limitare le coperture a tappeto ho scelto la via più difficile e aleatoria. Non contento, arrivato a tre quarti della disfatta ho proseguito imperterrito per vedere se il gioco si volgeva al positivo. Naturalmente il risultato è stato l'esaurimento della cassa dovuto agli allargamenti delle aperture, agli aumenti delle masse puntate e al ritardo delle chiusure. Non si finisce mai di sbagliare, anche consapevolmente.

Dopo innumerevoli esortazioni a dedicarmi a un gioco sul Punto Banco, tre giorni fa mi sono riletto nel sito il sistema n° 74 sulle Figure bivalenti aplicate appunto al PB. Ne è scaturita una nuova idea molto buona che sembra mantenere condizioni di resa, impegno economico e realizzazione nei risultati. Sono tre giorni che lo gioco in reale e gli utili sono tutti stati attorno ai 20 pezzi per sessione. Giocando in rete, ho applicato il sistema su R/N e P/D, che è la stessa cosa del PB. Ho trovato un modo per sfruttare i filotti contrari e trarne un vantaggio. Vediamo se queste promesse sono mantenute anche nei prossimi giorni.

Vai al Sito.

Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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(Diminuiamo i politici perchè ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).