26/09/15

CICLI CHIUSI

Un ciclo chiuso è l'acquisizione di una permanenza composta di un determinato quantitativo di spin commisurato al riferimento.

L'attività giornaliera di una roulette produce una permanenza continua che va dall'apertura del tavolo e si sviluppa fino alla sua chiusura. Durante questa attività "la frequenza relativa tende alla probabilità e la media sperimentale tende alla media teorica" (Principio di Bernoulli).

Un gioco improntato su questa realtà deve per forza cercare lo sfruttamento degli scarti negativi o positivi che si presentano durante questo percorso; volendo, anche legando le giornate di gioco indipendentemente da luogo e tempo (permanenza personale). Altri giochi possono essere fissi (affidandosi alla potenza di una manovra finanziaria) o variabili (che seguono l'andamento sperando nella sua continuazione). Alla fine il principio di Bernoulli tenderà a realizzarsi ma nel frattempo ci saranno stati i periodi di scarto. Possiamo dire che l'equilibrio è una situazione che si realizza in un tempo che tende all'infinito e che lo scarto riguarda i frammenti di questo infinito. Lo scarto negativo o positivo non riguarda solo i numeri o le altre Chances del tavolo, ma anche gli esiti dei nostri attacchi. Se incappiamo in una permanenza contraria, siamo in uno scarto negativo, mentre se la permanenza è favorevole, siamo in uno scarto positivo.

Il guaio di questo modo di utilizzare la roulette è che lo scarto negativo non ha limiti e anche se ci hanno detto che ben difficilmente si può protrarre oltre le cinque volte la radice quadrata del numero dei ballottaggi, possiamo sempre trovare lo scarto che supera i precedenti, perchè la permanenza su cui giochiamo è infinita e la tassa del banco agisce indisturbata perchè la "simmetria" può esercitare pienamente la sua azione.

La quantità degli incassi è simmetrica alla quantità delle perdite, relativamente alle coperture eseguite. Se copriamo molto, vinciamo più spesso noi del banco, ma incassiamo di meno di quanto incassa il banco quando vince lui. In pratica e secondo l'esperienza che tutti possono verificare, l'esito positivo di una giornata è inversamente proporzionale alle coperture del tappeto. Più numeri copri, minore sarà la probabilità che tu esca vincente dal Casinò. In ogni caso, con una permanenza aperta non vi è una conclusione che sia certa entro tempi accettabili e quindi, relativamente alle coperture, tante volte vince il banco e tante volte vinci tu, ma alla fine sarai perdente per la tassa del minor pagamento. Tutto ciò succede perchè non hai un gioco che ti da una chiusura vincente entro un tempo accettabile. Se questo gioco esistesse, non ci sarebbe più simmetria o tassa del banco, perchè puoi contare su una vincita finale certa che annulla la simmetria e su un motante adeguato che annulla gli effetti della tassa.

Questo gioco lo si può ottenere con i cicli chiusi che altro non sono se non spezzoni di permanenza adeguati alla quantità della Chance su cui si gioca.
Nel vasto campo della roulette si possono considerare due tipi di cicli chiusi:
1°) Il ciclo chiuso logico.
2°) Il ciclo chiuso assoluto.
Questo è un estratto dal ZANTIFLORE IN VETTA e da altri precedenti trattati.

CICLO LOGICO
Il ciclo logico è una permanenza di tanti termini quanti sono gli elementi che compongono una Chance. Per la Chance multipla dei Pieni il ciclo logico è una permanenza che comprende 37 spin. Per i Cavalli è una permanenza che comprende 18 spin. Per le Terzine 12 e per le Sestine 6. In pratica il ciclo logico offre alla roulette la possibilità di far sortire tutti gli elementi contenuti nella Chance su cui si gioca, mentre la Legge del terzo condiziona queste sortite producendo, alla fine del ciclo, la nota proporzione fra Chances sortite (due terzi) e mancanti (un terzo). In questo modo emergono delle tendenzialità che, secondo il loro grado di affidabilità, possiamo così riassumere:
Numeri Pieni: ciclo logico di 37 spin; presenze 24, assenze 13.
Cavalli: ciclo logico di 18 spin; presenze 12, assenze 6.
Terzine: ciclo logico di 12 spin; presenze 8, assenze 4.
Sestine: ciclo logico di 6 spin; presenze 4, assenze 2.
Per le Dozzine/Colonne il solo ciclo logico è troppo aleatorio e quindi è inutile descriverlo. Per le Chances Semplici il ciclo logico ha un senso solo se sono rilevate in Figura che sia composta di almeno tre termini.
Naturalmente questa è una tendenza le cui variazioni statistiche in più o in meno dalla giusta proporzione sono inversamente proporzionali alla grandezza della Chance. Una tendenza che si perfeziona con l'aumentare del numero delle prove.
CICLO ASSOLUTO
Il ciclo assoluto è sempre una permanenza di 36 spin, anche se le Chances giocate contengono un numero di elementi inferiore a 36. Lo zero è escluso dal conteggio perchè non rientra nella simmetria degli schemi. Per i Numeri Pieni i due cicli sono uguali perchè gli elementi della Chance coincidono con la permanenza di 36 spin. Per Cavalli, Terzine o Sestine, non c'è uguaglianza fra gli elementi delle Chances e i 36 spin (escluso lo zero) del ciclo assoluto e quindi bisogna procedere a una "moltiplicazione di eventi" al fine di eguagliare il tutto. Ecco che per un ciclo assoluto sui Cavalli occorre uno schema contenente due cicli logici di 18 spin (36). Per le Terzine uno schema contenente tre cicli logici di 12 spin (36) e per le Sestine uno schema di 6 cicli logici di 6 spin (36). In questi casi si dovranno costruire degli schemi che contengono due volte i Cavalli, tre volte le Terzine e sei volte le Sestine perchè il ciclo assoluto dev'essere sempre di 36 spin. In questo modo ogni numero del cilindro ha la possibilità di sortire e nello stesso tempo diamo la possibilità allo schema di formare gli stessi disegni prodotti da un ciclo logico sui Numeri Pieni, ottenendo così una maggiore regolarità nel complesso dei risultati. Il motivo di questa analogia fra ciclo logico sui Pieni e ciclo assoluto sulle altre Chances Multiple è facilmente intuibile. Con il ciclo logico sui Pieni diamo la possibilità alla pallina di visitare tutte le caselle disponibili (vedi Legge del terzo) mentre con il ciclo assoluto diamo la possibilità alla Chance giocata (diversa dai pieni) di compensare eventuali anomalie dei singoli cicli logici con una "moltiplicazione di eventi". Per esempio, in un complessivo di 6 cicli logici di Sestine ci saranno cicli logici con Sestine in allargamento e cicli logici con Sestine in calore. Nell'insieme dei 6 cicli queste anomalie si compenseranno, dandoci alla fine una configurazione simile a quella che si ottiene con un ciclo logico sui Numeri Pieni.
Riassumendo, con il ciclo assoluto riusciamo a ottenere un affidabile risultato tendenziale anche sulle Chances Multiple diverse dai Pieni, che possiamo così riassumere:
Cavalli: Ciclo assoluto di 36 spin (due cicli logici); presenze 24, assenze 12.
Terzine: Ciclo assoluto di 36 spin (tre cicli logici); presenze 24, assenze 12.
Sestine: Ciclo assoluto di 36 spin (sei cicli logici); presenze 24, assenze 12.
Vediamo allora un esempio di ciclo assoluto su ognuna di queste Chances. La permanenza è riportata con il "nome" dell'elemento della Chance.
Cavalli
Inseriamo un ciclo logico di 18 spin in ognuna delle due righe dello schema. In totale sono 36 spin e la somma dei due cicli rispecchierà il risultato standard dei Numeri Pieni.
Primo ciclo logico: 20 1 3 31 19 13 14 19 2 7 31 27 13 15 7 9 1 15.
Secondo ciclo logico: 13 27 2 9 13 26 33 9 9 14 8 27 31 1 15 26 25 2.






 La somma dei due cicli ha dato 23 presenze e 13 assenze (Legge del terzo mantenuta).

Terzine
Inseriamo un ciclo logico di 12 spin in ognuna delle tre righe per un totale di 36 spin.
Primo ciclo logico: 19 1 4 34 19 13 16 22 4 10 34 25.
Secondo ciclo logico: 16 16 10 7 4 13 16 28 4 10 13 25.
Terzo ciclo logico: 31 7 7 13 10 28 34 1 13 25 28 4.








La somma dei tre cicli ha dato 25 presenze e 11 assenze (Legge del terzo mantenuta).

Sestine
Inseriamo un ciclo logico di 6 spin in ognuna delle sei righe per un totale di 36 spin.
Primo ciclo logico: 4 1 1 6 4 3.
Secondo ciclo logico: 3 4 1 2 6 5.
Terzo ciclo logico: 3 3 2 2 1 3.
Quarto ciclo logico: 3 5 1 2 3 5.
Quinto ciclo logico: 6 2 2 3 2 5.
Sesto ciclo logico: 6 1 3 5 5 1. 














La somma dei sei cicli ha dato 25 presenze e 11 assenze (Legge del terzo mantenuta).

Come possiamo notare, il risultato totale tendenziale è uguale a quello di un ciclo logico sui Numeri Pieni e anche qui ci saranno le variazioni fra presenze e assenze che solitamente non superano i 4 punti in difetto o in eccesso.
C'è tuttavia da notare che per le Terzine e i Cavalli, la giusta moltiplicazione di eventi dovrebbe essere come per le Sestine e cioè utilizzata con il "quadrato" 12x12 per le Terzine e 18x18 per i Cavalli. Con la giusta quantità di cicli logici si otterrebbero le giuste proporzioni in modo più stabile.

Ecco che in base a questa consapevolezza il ciclo logico dovrebbe essere usato solo per i Numeri Pieni, mentre per le altre Chances Multiple dovrebbe essere usato solo il ciclo assoluto perchè il loro ciclo logico può contenere deviazioni in difetto o in eccesso ben più grandi di quelle del ciclo logico sui Pieni.

In base a queste conoscenze siamo arrivati a stabilire che la simmetria con il banco può essere superata da una vincita certa all'interno di un ciclo chiuso e che la tassa può essere superata con l'incremento del montante utilizzato allo scopo. Se entro un percorso sostenibile ottengo sempre una vincita, non vedo come simmetria o tassa possano nuocermi. La tassa sarà sempre pagata, ma superata. Detto questo, ci sono due piccoli problemi.

Primo problema.
L'esito finale certo non risolve il pericolo dello scarto perchè, come lo scarto si riferisce all'andamento di una permanenza, così si può riferire alla chiusura ricercata all'interno di un ciclo logico. Il disegno certo ricercato può maturare presto o può maturare verso la fine del ciclo chiuso; può maturare in pochi punti dello schema o allargarsi in molti punti. Il problema sarà quindi la sostenibilità del gioco fino alla maturazione della (o delle) chiusura ricercata.

Secondo problema.
Il primo problema non è l'unico che riguarda il gioco all'interno di un ciclo chiuso. Il secondo problema è il giocatore. Dopo aver concluso una partita vincente, che cosa farà il giocatore? Egli ha davanti a sé due strade:
1°) Ricostruire ex novo lo schema prendendo una nuova permanenza.
2°) Ricostruire lo schema mediante una risalita nella permanenza appena utilizzata per la precedente partita.

La prima strada è senza dubbio la migliore. Evita consecuitività nella permanenza e rende meno frequente l'incontro di partite difficili.

La seconda strada è più facile e comoda. Ricostruire ex novo lo schema è "palloso" e implica una perdita di tempo che non tutti i giocatori sono disposti a sopportare. Non importa se così facendo si evitano quelle consecutività nella permanenza che alla lunga ti portano allo scarto negativo; loro (e fra loro mi ci metto anch'io) non hanno la pazienza di aspettare una nuova costruzione del gioco o il completamento di una "partenza ottimale". Molte volte vedono che se avessero iniziato il gioco prima, avrebbero vinto e quindi sono portati ad anticipare il gioco o fare una risalita nella vecchia permanenza. Dobbiamo essere consapevoli che la risalita fa risparmiare tempo, ma ci farà arrivare con maggiore frequenza a un'evoluzione di permanenza difficoltosa per il gioco.

Ho conosciuto una persona (che si può definire professionista) che, dopo aver ottenuto l'utile in una partita, aspetta la conclusione del ciclo chiuso per iniziarne un'altra. Lui interviene sugli interi cicli chiusi che incontra nella giornata. Non fa risalite e nemmeno ricomincia la rilevazione dal punto in cui ha interrotto la partita vincente: aspetta addirittura che il ciclo si concluda. Nemmeno io arrivo a tanto. Applica un mio gioco pubblicato nel sito e l'ha modificato secondo suoi parametri per ottenere un risultato che molto difficilmente non si realizza. E' ben vero che in un Casinò terrestre ci sono più tavoli e nel cambio di tavolo si possono prendere i numeri del totem, ma in ogni caso bisognerà rilevare nuovi numeri e perdere del tempo senza giocare. Eppure questi sono i veri professionisti che non sono li per giocare, ma per svolgere un'attività finalizzata all'utile e, soprattutto, finalizzata al superamento delle leggi naturali del caso. Ciò che importa non è il gioco in se stesso, ma il risultato ludologico. Se per ottenere lo scopo necessita l'attesa che si presenti la condizione, il professionista attende. Ciao Stanislao e salutami Sorrento.

Sapete cosa mi ha detto una persona riguardo a questo argomento? Una volta un suo conoscente è andato al Casinò e a fine giornata se ne è andato senza aver giocato un colpo perchè la condizione non si era presentata. Quanti sono in grado di fare questo? Certamente io no...!!!


Nel post del 9 Agosto ho preannunciato il nuovo gioco sui SISTEMI DI RIFERIMENTO. E' stata una delusione perchè è arrivata la permanenza contraria. Ero partito con 300 pezzi di cassa e poi sono passato a 500. Ne avevo accumulati 1.500, ma alla fine la permanenza contraria si è preso i 500 della cassa. Il gioco non ha la sicurezza della vincita entro un percorso ragionevole perchè ho lasciato alla roulette una scappatoia: un percorso che, anche se reso difficoltoso da una percentuale contraria del 66,6% sugli esiti di ogni attacco, è sempre possibile, e alla lunga si presenta facendoti pagare il conto.

I sistemi di riferimento erano 6 (le Sestine) e ogni volta che una Sestina produceva o falliva la chiusura ricercata, tenevo valido l'ultimo numero eliminando tutte le precedenti rilevazioni di quella Sestina. Questo era fatto in contemporanea su tutte e sei le Sestine e la giustificazione del gioco era quella percentuale del 66,6% di chiusura rispetto alla non chiusura della Sestina (33,3%). Quando una apertura si presentava con la configurazione scelta per il gioco, iniziava l'attacco su quella Sestina e così era per tutte le altre Sestine. C'erano configurazioni di apertura rifiutate e una sola configurazione accettata. La maturazione della chiusura aveva una probabilità del 66,6% di vincere contro il 33,3% di fallire. L'iniziale puntata allargata alle Sestine intere rallentava la scalata del montante, ma poi, quando si abbandonava la puntata allargata e si passava alla puntata del gioco, quella esclusione di due numeri della Sestina lasciava alla roulette una strada aperta e quindi, a lungo andare, percorribile. L'intento era di avere una percentuale favorevole su tutte le aperture accettate che si presentavano in un gioco continuo e quindi senza l'utilizzo di cicli chiusi. A lungo andare, e dopo innumerevoli giorni vincenti, la permanenza si è adattata a quel "corridoio lasciato aperto" e siccome si giocano Cavalli, la scalata del montante è divenuta insostenibile. Allora si cerca di rallentare la scalata tenendo le puntate più basse del necessario, cercando di recuperare il tutto con più chiusure. A questo punto le Sestine eliminate si riformano causando nel frattempo colpi perdenti sulle altre Sestine che sono in gioco. Il punto è che ogni volta non si riparte da capo con il montante, ma si prosegue all'altezza dell'esposizione, o quasi, per cui basta che lo scarto negativo si protragga ancora per un po' e si raggiunge il limite della cassa.

NON E' UN GIOCO CHE UTILIZZA IL CICLO CHIUSO e perciò è aperto a tutti gli sviluppi della permanenza continua. Il difetto non è l'esito dell'attacco sulle Sestine aperte, ma la sequenza delle Sestine che sortiscono. La vincita sulle Sestine aperte avviene in media due volte su tre, e quindi vi è un vantaggio sulla frequenza di quelle Sestine. Il problema è la persistente sortita di Sestine non accettate al gioco e ciò si può protrarre nel tempo perchè il gioco non si avvale di un ciclo chiuso. L'allargamento delle aperture sarebbe di per se superabile perchè il gioco continuo ti permette di calibrare il montante per più vincite, ma il fallimento di alcune chiusure e la ricostruzione delle relative Sestine ti fanno stazionare con continue puntate perdenti.

Di solito non abbandono un gioco se prima non arrivo a una conclusione soddisfacente. In questo caso, pur restando in positivo, ho deciso di abbandonarlo perchè il gioco tiene una via aperta alla roulette e, soprattutto, non si avvale di un CICLO CHIUSO.

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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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