I sistemisti di roulette non sono
tutti uguali, nel senso che non
tutti acquisiscono lo stesso sistema allo stesso modo. Se per qualcuno un
sistema è valido e ci vince, per un altro quello stesso sistema non lo è e non
lo gioca. Che sia una questione di “feeling”?
Riprendo un fatto già descritto
in questo Blog. Negli anni ’80 avevamo insegnato a una persona un gioco sul
quadrato delle Sestine, da farsi con la classica “moltiplicazione degli
eventi”. Poi per qualche tempo, durante il quale noi eravamo passati ad altri
giochi cercando sempre qualcosa di meglio e di più sicuro, ci eravamo persi di
vista con questa persona. Un bel giorno lo trovai sul vaporetto a Venezia e
alla mia domanda su come andasse con il gioco, mi rispose che vinceva da un
paio d’anni con il sistema che gli avevamo insegnato. Aveva racimolato otto
milioni con quel gioco, sia pur avendo delle giornate perdenti. L’importante
era saper smettere con poca perdita se si vedeva che il gioco quel giorno
faticava a funzionare.
Giorni fa ho ricevuto questa mail
da Cristina.
Ciao
tempo fa ho
acquistato il tuo libro 'La Fine dell'Azzardo' e ho cominciato a giocare con il
sistema della terzine.
Funziona
molto bene (perfettamente direi) e sono riuscita a decuplicare il capitale
investito e anche a cominciare a incassare qualcosa.
Ti chiedo
come ti regoli tu per la dichiarazione dei redditi. Ho letto in giro che se
giochi su siti AAMS non devi dichiarare nulla perchè il sito è tassato alla
fonte. Me lo
confermi anche tu? Conosci una normativa di riferimento?
Non ti
ringrazierò mai abbastanza per il sistema suggerito, che mi pare ancora troppo
bello per essere vero!
Ciao
Piacevolmente sorpreso di questo
“ripescaggio” di un vecchio gioco, ho così risposto.
Mi fa molto piacere che tu
sia riuscita ad ottenere una vincita costante con il sistema della Cresta
dell'onda. Si tratta di uno dei primi sistemi da me praticati negli anni '70.
Poi sono passato ad altro in cerca di cose sempre migliori, anche se non sempre
ci sono riuscito.
Per i redditi non so che
dirti. Io non ho mai dichiarato le mie vincite e non credo sia necessario
farlo.
Ma dimmi un po': lo giochi
come descritto nel libro o ci hai messo del tuo? Mi ricordo che il problema era
l'allargamento delle terzine che possono entrare in gioco, tanto che avevo
proposto una partenza ottimale dopo una ventina di spin senza una chiusura.
Di che valore è il tuo pezzo
base con cui inizi il gioco?
Ti chiedo il permesso di
postare la tua mail nel mio Blog (naturalmente senza il tuo nome) se avrò
l'occasione di scrivere qualcosa in merito.
Ciao.
Ciao
Ho
modificato un po' il gioco, anche se ho provato anche secondo le tue
indicazioni.
Ho
cominciato con 100 euro giocando a 0.01 cent a puntata e nonostante la puntata
bassa facevo circa 10 euro al giorno. Così ora ho quasi 1000 euro di capitale,
e 400 euro già incassati, e gioco a 10 cent. Gioco su ……. casino (sempre AAMS)
ma non sulla roulette in diretta perché il tempo è troppo poco e io a volte ho
bisogno di pensare alla puntata da fare. Gioco sulla normale roulette online (processore) e devo dire che finora non ho
l'impressione che facciano scherzi. Non gioco su …….. perché gli orari non mi
sono consoni, infatti io di solito ho tempo di giocare nel pomeriggio e su ……..
in quel momento c'è solo la roulette con puntata minima 1 euro. Inoltre con ……..
posso fare prelievi sulla postepay, mentre su ……. dovrei richiedere bonifico.
Detto questo
ti illustro la mia modalità di gioco.
Non gioco
con la montante che hai indicato tu, perché non sono riuscita a capirla bene.
Io gioco per il guadagno su ogni vincita.
All'inizio
giocavo ……………………. a partire dalla prima che si presentava in qualsiasi momento
del gioco. Ma effettivamente ho avuto qualche momento difficile, anche se non
ho MAI perso il capitale. Allora ho provato il sistema di aspettare i venti
spin senza chiusura, ma sono piuttosto rari per cui il gioco diventava lungo.
Ho provato
quindi ad aspettare 24 spin e giocare le chiusure che restavano: in pratica, se
in 24 spin non c'era stata nessuna chiusura (cosa rara) giocavo per tre
chiusure, altrimenti per due o per una. Ma giocare per una porta i colpi
possibili a 12 cosa che, se il numero di terzine è alto, porta ad un grosso
esborso di capitale.
Adesso sto
giocando con un altro sistema: per tenere basso il numero delle terzine gioco
da subito la prima ……………………….. poi mi fermo, per evitare che le terzine
diventino troppe. Infatti i più grossi problemi ci sono quando si arriva a 7-8
terzine in gioco, o più di queste, come ben sai. In questo modo il più delle
volte si gioca su di una terzina sola e raramente si va oltre le 4-5. La
vincita va da 50 cent a 1 euro al colpo. Però il gioco è piuttosto veloce.
Anche cosi un paio di volte (non di più finora) ho avuto puntate alte, ma mai
ho impiegato tutto il capitale. Inoltre ho intenzione di continuare a destinare
parte delle vincite di ogni giorno ad aumentarlo, per sicurezza. Con questo
sistema riesco a fare dai 30 ai 50 euro al giorno, dipende dal tempo che riesco
a dedicare al gioco, ma in due ore di solito 30-40 euro sono sicuri.
Se mi fai
sapere che ne pensi te ne sarei grata.
Puoi postare
la mia mail se lo credi opportuno, non ci sono problemi.
a presto Cristina
Entrambe queste due persone hanno
acquisito un gioco, un’idea, un metodo di conduzione e l’hanno adattato alle loro
capacità modificandone attacchi e conduzione originari. Sono riusciti a
ottenere utili continui e costanti nel tempo. Hanno realizzato la cosiddetta “vincita costante” con un sistema che magari
per altri è considerato perdente o che non è soddisfacente nella pratica del loro
modo di giocare.
Ecco che il popolo dei sistemisti
non è una categoria omogenea; ognuno utilizza un metodo di gioco secondo le sue
aspettative e, soprattutto, secondo i suoi desideri. Ognuno ha i propri
convincimenti sull’azzardo e, giusti o sbagliati che siano, studiati o soltanto
superficialmente presunti, saranno quelli che alla fine condizionano
l’accettazione o il rifiuto di un sistema.
Poco tempo fa uno di voi mi chiese
se è il sistema ad essere sempre vincente o se invece sia la persona a renderlo
tale. Come allora, anche ora ribadisco che se dietro al sistema non c’è una
testa che funziona, qualsiasi “mostro” di sistema può perdere. Se non si sa
condurre un gioco, la Legge dell’equilibrio non da scampo. Come una permanenza da
la vincita, un’altra la toglie, e l’equilibrio si ripristina. Si, perché
l’equilibrio non riguarda soltanto la frequenza dei numeri, ma anche la
frequenza degli esiti e la frequenza delle configurazioni, sia in allargamento
che in calore.
C’è solo un modo per sfuggire
all’equilibrio: saper come
affrontare il “ciclo chiuso”. Non
dico che l’equilibrio non agisce su una molteplicità di cicli chiusi, perché
nel tempo ciò avviene. Ciò che è squilibrato in un ciclo si riequilibra su un
altro e quindi se vinci oggi su uno squilibrio, perderai domani quando quello
squilibrio si riequilibra. Dico che se sai cavalcare squilibri diversi, non
incontrerai mai l’equilibrio. Chi non sa vedere la Legge del terzo non sa
cavalcare gli squilibri e quindi dice che tale legge non c’è. Forse dice che
non c’è perché talvolta interviene lo scarto che produce 30 numeri diversi o
soltanto 15, ma sappiamo che ciò rientra nelle “normali eccezionalità” dei
cicli. Resta il fatto che se sai “cavalcare” gli squilibri, sai vincere.
A parte queste disquisizioni da
squilibrato, sono ancora agli inizi nella stesura della terza parte del OVER THE TOP.
Lo sto sempre giocando, sia dal vivo che con il processore e non perde un
colpo. Nella maggior parte dei casi non supera i 100 pezzi di scoperto,
arrivando al massimo tra i 100 e i 200. Il più delle volte ottiene l’utile
entro i 36-40 pezzi di impegno. Io ormai ci gioco senza più emozioni, certo che
ciò che mi aspetto accadrà. State comunque sicuri che non appena l’avrò finito
manderò il PDF a tutti. A quel punto avrete il modo per ottenere la “vincita costante”.
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta
nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa frequenza, per lui la
fortuna non esiste.
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