29/08/13

VISIONE PROSPETTICA


Al gioco della roulette, e forse in qualche altro gioco, il carattere della maggioranza dei giocatori tende a mettere in primo piano l’evento del momento trascurando una più ampia visione di ciò che è accaduto e che accadrà in un più lungo periodo di eventi. Se a questo giocatore date la possibilità di avere una serie di possibili eventi, sempre a lui favorevoli, cercherà ogni volta di ottenere il risultato desiderato per ognuno di essi. Questo tipo di giocatore sa che tutti gli eventi sono a lui favorevoli e sa anche che questa è una cosa eccezionalmente rara. Sa che tutti gli altri esseri umani non hanno questa possibilità e i loro eventi sono quasi sempre sfavorevoli, anzi, sono destinati ad esserlo; però la sua ingordigia lo tenta continuamente e da quel gioco pretende sempre il massimo. Se ottiene di meno, non è contento. 

Egli sa che la moltitudine degli eventi che lo riguardano non è sempre uguale. Ce ne saranno alcuni il cui esito è facilmente raggiungibile e altri il cui esito è meno facilmente raggiungibile, ma comunque sempre raggiungibile. Un sistema può essere sempre vincente, ma ciò non vuol dire che quel vantaggio, che il giocatore ha su tutti gli eventi, abbia un risultato sempre quantitativamente appagante. Il fatto però è che anche in quei casi il vantaggio ci sarà. Sarà stato un vantaggio che ha dato un risultato minore, ma è comunque sempre un vantaggio. 

E allora, perché quell’essere umano non si sente soddisfatto se ottiene un risultato limitato? In fin dei conti è riuscito a superare le difficoltà imposte da eventi casuali, imprevedibili e non superabili da qualsiasi altro essere umano. E’ riuscito ad annullare il riferimento di quello “scarto” tanto temuto dagli altri esseri umani, semplicemente cambiando il riferimento stesso e quindi non è più soggetto alla sua usuale e nefasta azione. Egli è consapevole di questa straordinaria possibilità; ciononostante egli pretende che l’evento in corso sia per lui vantaggioso nella misura che lui ritiene soddisfacente. 

Talvolta, dopo una lunga battaglia con le leggi naturali del caso, capita che il risultato ottenuto sia minimo e non uguale alle altre sedute, dove il vantaggio ha dato con buona profusione. A questo punto sorge in lui il desiderio di far proseguire l’evento per ottenere un maggior risultato; un risultato che sia ritenuto sufficientemente appagante dalle sue valutazioni di giudizio. 

Questo è il modo di pensare del comune giocatore e molto probabilmente egli prolungherà l’evento, con il rischio che le leggi naturali del caso gli rendano ancora più difficile di prima, uscirne con un maggior profitto. 

L’essere umano ha un mezzo per superare questo desiderio pericoloso: ha la possibilità di pensare che la sua vita non finisce con quella partita. Come diceva una certa Rossella, “dopotutto domani è un altro giorno”. Egli può visualizzare nella sua mente che i suoi eventi sono una molteplicità di occasioni, dove ci saranno risultati migliori e altri inferiori. L’importante è non avere eventi nefasti perché ciò costituirebbe un passo indietro nella sua strada. 

Ecco che allora se su 20 occasioni si ottiene un vantaggio di 100 e su quella in corso si ottiene solo 30, è inutile contrariarsi. Ciò rientra nell’andamento degli eventi e non è detto che i prossimi eventi siano uguali a questo. Egli deve sforzarsi di capire che ciò che vale è la media dei risultati e se un giorno il suo vantaggio gli da 30, ci sarà il giorno che gli darà 150. Perché rischiare il passo indietro per ottenere di più? Sarà la media a determinare il suo successo finale. 

Perché questa riflessione? Perché giorni fa mi è capitato di ottenere un utile di soli 3 pezzi dopo una partita un po’ lunga sul OVER THE TOP seconda parte (l’ultima modifica suggerita con la seconda circolare) e con una mise per pieno di 3 pezzi. Avevo superato il momento espositivo ma l’utile era alquanto esiguo. Stavo ricominciando a giocare con una nuova costruzione del gioco, ma qui mi sono fermato e ho considerato tutto quello che ho valutato qui sopra. A quel punto mi sono convinto e ho chiuso la seduta. 

Per qualcuno questi vaneggiamenti sono ovvi e rientrano nel comportamento abituale del sistemista serio e preparato. Per altri saranno senz’altro riflessioni di cose balenate velocemente nel loro subconscio, ma abitualmente ignorate in favore della bramosia di un maggior risultato.
 

AVVISO

Dal 4 al 25 Settembre sono in ferie (era ora) e quindi non potrò rispondere ai vostri messaggi. Ci risentiamo dopo il 25.

 



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