25/03/11

QUALITA' o QUANTITA'


Per fare un qualsiasi tipo di sistema alla roulette dobbiamo fare i conti con due tipi di ricerca.

1°) ALLARGAMENTO o CALORE.
2°) QUANTITA’ o QUALITA’

ALLARGAMENTO o CALORE
Questa ricerca è già stata ampiamente trattata in quasi tutti i miei sistemi e con vari articoli in questo blog. La ricerca dell’uno o dell’altro attacco è sempre stata il tallone d’Achille di tutti i sistemi “statici” perché, qualunque sia la scelta, arriva inesorabilmente l’andazzo contrario. Solo ultimamente ho distribuito un opuscolo al quale ho allegato il gioco che unifica questi due tipi di attacco, definendolo “gioco bidimensionale”. Si tratta di un metodo di rilevazione che, essendo dinamico, può sfruttare entrambi gli andamenti che di solito si alternano nella permanenza e che ci creano molti problemi con qualsiasi rilevazione statica. In questo gioco, il confinamento degli eventi in un’area ristretta dello schema, ci permette di attaccare in contemporanea sia l’allargamento, sia il calore, senza subire la classica proliferazione delle puntate a tappeto.

QUALITA’ o QUANTITA’
Fin dai primi anni di studio sui sistemi della roulette mi è apparso chiaro che gli esiti di ogni sistema cambiavano a seconda si ricercasse un disegno quantitativo o qualitativo. Che si trattasse di giochi statici o dinamici, la differenza dei risultati chi si ottenevano era notevole. Vediamo allora cosa s’intende con una ricerca qualitativa o quantitativa.

Ricerca qualitativa.
Di solito, quando giochiamo un sistema, specialmente in un ciclo chiuso, rileviamo i numeri della permanenza e li tramutano nelle corrispondenti Chances multiple (pieni, cavalli, terzine, sestine) o Semplici. Poi inseriamo i simboli che li rappresentano in appositi schemi dentro i quali si formeranno particolari disegni che tendono a realizzarsi per effetto della Legge del terzo. La ricerca qualitativa riguarda il “come” il disegno ricercato tende a formarsi. Utilizzando questa ricerca giocheremo sul completamento di disegni come possono essere il “3° orizzontale o verticale unito”; il “3° perfetto obbligato”, lo “specchio” su figure di Chances Semplici o Multiple; il gioco dei “passaggi” su Semplici o Multiple; il “3° doppiato sovrapposto”; il gioco del “tappabuchi” sulle Semplici ecc. Questi, e altri, sono tutti giochi che cercano la vincita sul “come” si forma un disegno tendenziale. Queste configurazioni sono più difficili da sfruttare perché il disegno si può formare indifferentemente in più direzioni e ciò comporta un allargamento delle puntate nei vari punti in cui si potrebbe realizzare. In ogni caso, che si giochi su un allargamento di semplici presenze o su un allargamento di doppioni, saremo sempre soggetti ai periodi contrari di calore e cioè quei casi in cui escono per un lungo periodo sempre le stesse Chances. Queste situazioni, che si alternano con quelle opposte (allargamento), provocano stazionamenti di puntate a vuoto perché lo schema non si modifica. Sono chiaramente i casi in cui escono molti doppioni che si ripetono in continuazione su poche Chances.

Ricerca quantitativa.
Come dice la definizione, questo tipo di ricerca conta sulle “quantità” di alcuni elementi che la Legge del terzo produce all’interno di un ciclo logico di una Chance. Di solito è sfruttabile con una “moltiplicazione di eventi” e cioè con la somma di due o più cicli “logici”. Secondo la Chance considerata, la moltiplicazione è protratta fino al raggiungimento di un ciclo “assoluto” pari a 36 colpi di roulette. Ecco che con questa ricerca andremo alla caccia di quegli elementi di una Chance che raggiungono un determinato quantitativo di presenze, tendenzialmente raggiungibile nel ciclo assoluto. In pratica, sommando due, o tre, o sei cicli logici (per cavalli, terzine o sestine), i doppioni tendenziali di ogni ciclo logico non possono disporsi in modo da livellare le presenze singole e quindi il perfetto equilibrio in un ciclo assoluto non sarà mai raggiunto. Il contrario equivarrebbe alla sortita di 37 numeri diversi in 37 colpi di roulette. Ci saranno quindi degli elementi della Chance che raggiungeranno statisticamente certi livelli di presenza, resi obbligatori dalla Legge del terzo, sia per quanto riguarda le presenze singole, sia per i doppioni. Utilizzando questa ricerca giocheremo sul raggiungimento di determinati livelli quantitativi come quelli che riguardano il gioco della “piramide”; la ricerca delle 4e 5e 6e verticali in una moltiplicazione di eventi; la ricerca dei doppioni sulle figure di 2 o di 3 delle Semplici; ecc. Tutti questi tipi di attacco sono stati pubblicati nel sito, tranne il 3° doppiato sovrapposto. che costituisce la parte iniziale dell'opuscolo che ho distribuito ai richiedenti.

Queste ultime sono due ricerche che di solito s’identificano con le altre due. La ricerca qualitativa si accomuna con l’allargamento mentre la ricerca quantitativa si accomuna con il calore. Entrambe le ricerche sono in competizione perché, di solito, il maggior sviluppo di una rende più aleatoria l’altra.

Direi che tra i due tipi di ricerca la meno aleatoria, e quindi la più realizzabile, è quella quantitativa perché elimina il problema della locazione della chiusura, tipico invece della ricerca qualitativa. Un allargamento tendenziale dei due terzi può creare problemi sulla locazione di certi disegni tendenziali, mentre l’impossibilità di un equilibrio assoluto di presenze determina quei picchi che sono sicuramente presenti alla fine del ciclo assoluto. Il problema sarà dato soltanto dal quando tali picchi si verificheranno e quanti saranno.

A TUTTI I POSSESSORI DEL 3° DOPPIATO SOVRAPPOSTO.
Fate presto a imparare il “bidimensionale” perché è in lavorazione il seguito di questo modo di sfruttare la Legge del terzo. Alla fine sarà distribuito, come i due precedenti, a tutti i possessori dell’opuscolo. Non sarà pubblicato in Internet.

Ironia della sorte…!!! Avete acquistato un gioco e ora vi troverete a giocarne un altro.

Il 3° sovrapposto è un buon gioco, però è soggetto ai problemi della staticità delle rilevazioni e quindi è soggetto agli andamenti della permanenza, superabili però con adeguate disponibilità finanziarie e adeguati comportamenti di stop loss.

Il gioco bidimensionale non è soggetto alla staticità delle rilevazioni e la tendenza al confinamento dei risultati limita enormemente la capacità elusiva della roulette.

Il prossimo gioco, che chiamerò “bilaterale”, mantiene i pregi del precedente, ma ne semplifica l’esecuzione mantenendo il rendimento.

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Nino.zantiflore@tiscali.it

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