18/03/11

NE RESTERA' UNO SOLO

SI PUO’ RESTARE SINGLE

E’ convinzione di molti che in “casa roulette” ci sia una coppia di numeri (che possiamo definire marito e moglie) che riceve i giocatori, che li fa giocare e che li fa perdere. Ultimamente, però, in casa roulette le cose non sono andate molto bene e la coppia, dopo molti litigi e incomprensioni, si è separata. Il giudice ha lasciato la casa a un solo elemento della coppia e ora è solo a ricevere i giocatori. E’ rimasto "single".

Qualche giorno fa ho ricevuto la seguente mail.

Mi scusi se l'assillo, ma nel suo blog in data 2/08/10 lei scriveva di ricordare un sistema che qualsiasi cosa uscisse nella roulette, vinceva un pezzo.lei testualmente scriveva:"Ricordo che consiste nel puntare un Passe o un Manque con un numero adeguato di pezzi; poi puntare le due sestine con un numero adeguato di pezzi; poi puntare la terzina e i due pieni (o il cavallo) con un numero adeguato di pezzi; poi puntare lo 0 con un numero adeguato di pezzi. Qualunque cosa esca, escluso il numero non puntato, si vince un pezzo"ora io le chiedo: ma se esistesse un sistema del genere si sbancherebbe la roulette! anche solo un pezzo alla volta, ma è un pezzo vinto di sicuro.....lei si ricorda qualche cosa di più in merito a questo sistema????

Il post (che era del 3 agosto 2010) non diceva che quella puntata faceva guadagnare un pezzo qualsiasi cosa uscisse dalla roulette. Diceva che “lasciando fuori un solo numero al posto di due”, si guadagnava un pezzo. Copio qui di seguito quanto avevo scritto.

Lasciamo pure stare che c’è un modo di puntata con la quale si può vincere il pezzo con l’esclusione di un solo numero. Ora non me lo ricordo e dovrei rintracciarlo nella biblioteca. Ricordo che consiste nel puntare un Passe o un Manque con un numero adeguato di pezzi; poi puntare le due sestine con un numero adeguato di pezzi; poi puntare la terzina e i due pieni (o il cavallo) con un numero adeguato di pezzi; poi puntare lo 0 con un numero adeguato di pezzi. Qualunque cosa esca, escluso il numero non puntato, si vince un pezzo. Se esce lo zero, facendo il partager con la Chance semplice, s’incassa tutto il puntato più un pezzo, naturalmente, ritirando la mise vincente. Ma questo non fa parte della nostra storia.

Visto che al momento sono a corto di nuovi argomenti interessanti su cui soffermarci, approfondiamo questo fatto.

Innanzitutto questa è una semplice puntata a copertura del tappeto. Non è un sistema. Un sistema, per essere tale, deve essere costituito da più elementi che creano e attuano un unico complesso che, nel caso di un sistema alla roulette, si deve svolgere attraverso 3 fasi:
1°) Individuazione di un comportamento “preferenziale” della permanenza, sia continua, sia in un ciclo chiuso. In pratica dobbiamo individuare quali sono le tendenze, che possono essere di vario tipo come per esempio i colpi da 1 quantitativamente uguali a tutti i colpi superiori; oppure la formazione di determinate configurazioni, dovute alla Legge del terzo, in un ciclo chiuso, ecc. Insomma, un qualche cosa che abbia una ragione di essere giocato.
2°) Esecuzione di un attacco, giustificato dal precedente punto1.
3°) Sostegno del precedente punto 2 con una manovra finanziaria che consenta il raggiungimento dello scopo di un utile.

Queste 3 fasi sono tra loro concatenate e dipendenti. Se ne manca una non è più un sistema. Sarà qualcosa d’incompleto cui manca una ragione che giustifica la speranza di un buon esito. Nel nostro caso la puntata è solo una copertura massima del tappeto al fine di ottenere l’utile di 1 pezzo, qualunque cosa esca all’infuori di quel numero e quindi non è un sistema. Inoltre la scelta di quale numero escludere è completamente aleatoria e quindi viene a mancare la prima delle 3 fasi accennate. Per non parlare poi della manovra finanziaria che a queste condizioni non può esistere.

Passiamo ora al fatto di quanto e cosa si deve coprire per guadagnare 1 pezzo lasciando fuori un solo numero. Tutti sanno che per guadagnare 1 pezzo si deve coprire 35 numeri lasciandone fuori 2. Infatti, il pieno è pagato 35 volte la mise e se copriamo 35 numeri, il banco ci pagherà 35 pezzi. Ritirando la mise sul pieno vinto ci troveremo con 36 pezzi in tasca e cioè con 1 pezzo in più. Per ottenere questo risultato, però, abbiamo coperto 35 numeri mentre i disponibili sono 37. Abbiamo dovuto escluderne 2,

Ora rispondo al nostro frettoloso e approssimativo lettore. In quel Post ho affermato che si può vincere 1 pezzo escludendo un solo numero dalla copertura del tappeto. Non è una mia invenzione perché l’avevo letta anni fa in uno dei tanti libri che avevo acquistato per documentarmi su quanto era stato fatto in questo campo, prima che mi decidessi di dire la mia sulla roulette. Infatti, è mia convinzione che se qualcuno ha qualcosa da dire, debba almeno verificare se quello che dirà è già stato preso in considerazione da altri prima di lui. Diversamente si rischia di creare l’università degli analfabeti che battono e ribattono dei tasti già consunti e stonati.

Mi sono quindi armato di pazienza e, dopo una breve ricerca, e il fortuito intervento di Alberto (nuovo valido collega di Milano) ho trovato dove avevo letto la notizia. Era contenuta nel libro del Della Moglie e ora ve la riporto pari pari.

Supponiamo di lasciare scoperto il 19. La copertura di tutti gli altri numeri avviene in questo modo:
Si puntano 3 pezzi allo zero e l’equivalente di 4 pezzi su tutti gli altri numeri, escluso il 19, per un totale di 143 pezzi. Si dovrà però usare il raggruppamento dei pezzi per la Chance Semplice perché, nel caso esca lo zero si dovrà fare il partager. Ecco le varie puntate sulle Chances e i relativi incassi. La Chance semplice è obbligatoria mentre le altre sono facoltative e si fanno per comodità. Nulla vieta di puntare direttamente i singoli numeri da 4 pezzi ciascuno.

Manque: 72 pezzi (4x18). Incasso 72x2 = 144.
Zero: 3 pezzi. Incasso 3x35 = 105 + 3 della mise + 36 del partager del Manque = 144.
3A Dozzina: 48 pezzi (4x12). Incasso 2x48 = 96 + 48 della mise = 144.
Carrè 20/24: 16 pezzi (4x4). Incasso 8x16 = 128 + 16 della mise = 144.
Pieno sul 22: 4 pezzi. Incasso 35x4 = 140 + 4 della mise = 144.

Come potete vedere la puntata è stata di 143 pezzi mentre ne ritiriamo 144. Il numero escluso è stato soltanto uno e non due. La coppia si è divisa ed è rimasto un “single”.

Abbiamo risolto i problemi della nostra vita? Certo che no…!!!

Il numero che escludiamo, qualunque esso sia, con qualunque criterio lo scegliamo, ha il diritto di uscire in media una volta ogni 37 nostri tentativi e quindi, ogni 37 colpi giocati avremo guadagnato 36 pezzi e ne avremo persi 143. Vi sembra un buon affare?

Però, il furbone di turno fa un ragionamento: “se io scelgo come numero da escludere quel numero che si è appena ripetuto, beccherò certamente uno degli altri 36 perché una ripetizione di 3 volte è molto rara”. Lui non lo sa, ma già con questa frase ha decretato la sua sconfitta. Rivediamo il perché (argomento già trattato) leggendo e completando cosa avevo scritto a suo tempo in quel post.

E cosa fa il nostro amico per trovare la condizione per fare la sua puntata? Fa trascorrere il tempo in attesa che la condizione si realizzi. Ma siccome la ripetizione di un numero ha il diritto di avvenire con una sua cadenza (se non sbaglio 37x37 = 1.369), la ripetizione di un numero per 3 volte consecutive ha il diritto di accadere con una cadenza (37x37x37 = 50.653) che, anche se è di molto superiore di quella di una singola ripetizione, alla fine gli capiterà, perché a quel punto il nostro amico se l’è cercata e l’ha trovata. Attenzione, però, perché la terza ripetizione non avviene dopo 50.653 tentativi fatti dal nostro amico. Questa è la quantità di colpi che egli deve veder passare nella sua ricerca fra i vari tavoli e quindi si deve conteggiare la quantità di tutti i numeri che non l’hanno interessato fino al reperimento del numero ripetuto. Sarà stato contento per parecchi giorni di fila ma, alla fine, si sarà rimangiato tutto ciò che aveva vinto e magari molto di più. Dipende dal punto del suo percorso in cui è incappato nell’inevitabile evento che lui stesso si è cercato.

Mentre lui cerca la condizione per fare la puntata (ripetizione di un numero) tutte le roulette presenti in sala producono numeri su numeri e, dopo una media di 50.653 numeri generati, farà la sua apparizione una ripetizione tripla. Egli non potrà evitarla perché ha impiegato il tempo necessario per la sua apparizione nella ricerca delle ripetizioni semplici generate da tutte le roulette presenti e funzionanti. Siccome per fare una ripetizione tripla bisogna passare prima da una doppia, quella doppia che diventerà tripla, non potrà che essere nel suo destino.

Divagazioni a parte, ecco dimostrato che si può guadagnare un pezzo escludendo dalla puntata un solo numero.

In queste due settimane ho spedito ad alcune persone che me l’hanno richiesto un opuscolo contenente un sistema che ritengo tuttora valido se giocato come da me consigliato. Ho ricontattato il “testatore” che mi ha riconfermato la sua validità, dicendomi di essere in vincita di oltre 800 pezzi, anche se qualche volta ha dovuto fare uno stop loss di una cinquantina. Ultimamente ho integrato il sistema mandando in PDF una appendice che ha lo scopo (per la verità per alcuni dubbio) di migliorare il gioco diminuendo le occasioni di stagnazione delle vincite.

Ora ho deciso di premiare tutti quelli che mi hanno dimostrato fiducia e mi hanno gratificato economicamente, anche se con poca cosa, con un omaggio alla loro stima nei miei confronti. Ho deciso che invierò loro in PDF il nuovo sistema che parla di “gioco bidimensionale” perché unisce allargamento e calore in un unico sistema.

Come dice una canzone “quant’e bbello lu prim’ammore, lu secondo è più bbello ancore”, quest’ultimo sistema è più bello del primo, tanto che avevo detto, non ricordo più dove, di aver trovato la fine del mondo.

Per il momento, quindi, questo sarà un “allegato” a chi richiederà il famoso opuscolo che nel frattempo ho completato con l’appendice oggetto del precedente post. E’ un grande regalo che supera di molto le potenzialità del precedente sistema del “3° sovrapposto”. Volevo usarlo per fare un terzo libro ma, oltre a non averne la voglia, non avrei abbastanza materiale nuovo da inserirvi.

Spero (ma sono sicuro) di fare cosa gradita a tutti gli acquirenti del “3° sovrapposto” e prego il solito “pirata” di non avvilire i miei intenti divulgando lui stesso ciò che ho creato con lavoro, studio, fatica e tempo perso. Lui si sentirà per un attimo importante, ma cosa penserà di lui chi riceve la sua offerta…?

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Nino.zantiflore@tiscali.it

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