03/10/09

RISPOSTA A TONY63

RISPOSTA A TONY63
Navigando un po' in Internet mi sono casualmente imbattuto in un post di un signore (un certo TONY63) il cui titolo era:

QUANDO NON SI CONOSCONO LE BASI MATEMATICHE

Per la verità il post è stato bannato perché non l'ho trovato nel relativo forum ForumFree.net. Comunque lo ho rintracciato con un link all'interno di un sito che appare digitando nino zantiflore in Google. Con questo post cerco di rispondere a questo “matematico” che dice che non mi sono mai permesso di scrivere nulla, forse per timore, sul forum dove aveva postato il suo intervento. Il fatto è che l'ho letto oggi per la prima volta e non perché cercassi il forum ma perché stavo scorrendo i 102 risultati sul mio nome in Google.

I puntini all'interno delle frasi non indicano parole mancanti. Sono stati riportati così come appare la frase.

Il signore poi scrive:
“Qui dico solo che certe considerazioni vengono appunto fuori, e magari vengono anche assimilate ed accettate da altri, a causa di un innocuo virus: la scarsa conoscenza delle basi matematiche che governano anche le semplici combinazioni.”

E' vero; a scuola in matematica ero appena sufficiente. Non possiedo basi matematiche, che del resto mi annoiano e che non mi danno alcuna certezza di vincere alla roulette. Al contrario le mie osservazioni sulla legge del terzo mi permettono di vincere sempre (e dico sempre) alla roulette. Mi piacerebbe sapere se con le sue basi matematiche Lei è in grado di fare altrettanto.

Poi scrive:
“Mi piacerebbe capire o leggere cosa ha da dire sulla legge del terzo...in quanto non ho letto la sua spiegazione...”

Perché non lo fa? Da qui capisco che Lei non prende in considerazione punti di vista che non abbiano una spiegazione puramente matematica. Ma questa spiegazione, su quanti eventi si giustifica? Se come il principio di Bernoulli si basa su un illimitato quantitativo di boules, tale giustificazione non ha alcuna attinenza con la legge del terzo che si basa su un limitato numero di eventi: e cioè tanti quanti sono i numeri disponibili (naturalmente oltre ad una certa quantità minima). Io non dico che la legge del terzo si realizzi matematicamente. Dico che vi è una tendenza alla sua realizzazione e su questa tendenza giustifico i miei attacchi. Se il Papa passa per via Marconi, io non vado ad aspettarlo in via Cavour ma andrò ad aspettarlo dov'è previsto il suo passaggio.

Poi scrive:
“vorrei che mi dimostrasse che con la legge del terzo (legge inesistente ma paradossalmente ha fatto presa sugli ignoranti) possiamo dimostrare l'indipendenza dei colpi...o, per dirla come tavolo, sulla mancanza di memoria della pallina.”

A parte il fatto che non capisco cosa intenda dire con l'espressione “per dirla come tavolo”, non mi sono mai sognato di dire che tale legge neghi l'indipendenza della pallina o la sua mancanza di memoria. Se è questo il senso della frase. A meno che non voglia dire che la legge, per essere valida, deve dimostrare queste due caratteristiche di una successione di boules. In tal caso la legge non le esclude. Questa legge si manifesta semplicemente perché, con il passare delle boules, la zona visitata dalla pallina aumenta sempre più e, superando la parità con la zona da visitare, acquista sempre più un maggior diritto di visita rispetto alla zona antagonista. Tutto qui. Lo si vede dalle osservazioni sperimentali. E' soltanto una tendenza che può variare nel senso dell'allargamento o del calore a seconda che prevalga la zona da visitare o quella visitata.
Se in questo Lei ci vede un risvolto matematico me lo dica. Anzi, mi piacerebbe lo esponesse in qualche forum.

Poi scrive:
“mi piacerebbe affrontare anche il discorso della permanenza personale... e le stupide convinzioni su di essa...”

Dato che abbiamo dimostrato che la permanenza personale non differisce da una permanenza continua, non capisco perché Lei abbia qualcosa da ridire anche su questo. Oppure pensa che la P. personale sia diversa da una P. continua? Forse dissente perché l'ho definita maggiormente dispendiosa di quella continua in quei casi in cui si perdono i colpi vincenti. In effetti le stesse condizioni negative le si possono riscontrare in una P. continua, ma almeno in questo caso non avremmo recriminazioni plausibili perché sarebbe una P. continua anomala rispetto alle aspettative di gioco.

Poi scrive:
“insomma molte sciocchezze vengono scritte... e peggio... assimilate, proprio per la mancanza di conoscenza di basi matematiche... di concetti chiari e definitivi... e dimostrabili... che molti di voi ritengono che non servono per giocare con criterio:”.

Bene; perché non ci spiega Lei le basi matematiche con cui giustifica le leggi naturali del caso? Non vogliamo sapere le Sue varie applicazioni alla roulette. Ci basta sapere su quali basi matematiche Lei ci dice che la legge del terzo non esiste. Oppure ci dica quali concetti chiari, definitivi e dimostrabili servono a trarre un qualche beneficio da una serie di numeri casuali.

Poi scrive:
“Caro nino... perché non spieghi qui le tue inesattezze e ne dai una dimostrazione scientifica?”

Se sono delle inesattezze, come posso darne una spiegazione scientifica? Non posso perché sono tutte osservazioni sperimentali. Osservazioni che per il momento mi hanno permesso di arrivare ad una vincita costante. Preciso “per il momento” perché le convinzioni sono sempre temporanee e le permanenze future imprevedibili.

Dopo qualche altra considerazione, che non reputo importante da riportare, il post finisce con un paio di insulti agli amministratori di qualche forum.

Sig. TONY63, sarei davvero interessato a conoscere le basi matematiche da Lei tanto esaltate ma che purtroppo non ho trovato nei vari forum. Se le considera un segreto se le tenga pure. Se le considera una conoscenza basilare per affrontare la roulette ce ne faccia partecipi. Il mondo intero Le sarà grato.

NINO ZANTIFLORE

nino.zantiflore@tiscali.it