19/04/20

IN SURPLASSE


Un gioco binomiale può essere applicato alla sortita continua delle due Chances contrapposte oppure a una permanenza "quantizzata" in gruppi di simboli che formano ciò che comunemente chiamiamo "Figure". Poi vi è anche un modo un po' approssimativo e popolare che consiste nell'individuare certe configurazioni che si ripetono e tentarne il proseguimento o la ripetizione. In realtà quest’ultimo non è altro che una individuazione di un ristretto quantitativo di colpi divisi in gruppi variabili che danno un senso a quello spezzone di permanenza cui quel giocatore sta assistendo in quel momento. In sostanza si tratta di una mancata interpretazione di cosa siano le Figure e di come si possa usarle. Questo comportamento però lo lasciamo ai "cabalisti", ai giocatori casuali ed è usato dai professionisti che, raggiunti 2-3 pezzi importanti, se ne vanno perché sanno benissimo che se insistessero con questo tipo di ricerche troverebbero inevitabilmente il periodo negativo.

Il gioco su una permanenza quantizzata in Figure è in grado di individuare quei disegni che la tendenza produce con un determinato quantitativo di tali Figure. Un quantitativo che generalmente si completa in un "ciclo logico" di Figure e cioè tante quante sono le possibili Figure di una determinata grandezza. Tuttavia, una delimitata quantità di Figure produce solo una "tendenza" e questo significa che in tutti i casi possibili il risultato finale non è mai del tutto certo. Stiamo parlando di un gioco binomiale casuale dove il risultato di ogni singolo colpo può essere indifferentemente P o B. In queste situazioni di gioco non ci si deve meravigliare se un risultato tendenziale non si manifesta secondo le aspettative. La maggioranza dei casi è regolare, ma le deviazioni e gli scarti sono inevitabili. L’importante è limitare lo scoperto durante questi eventi. Per questo motivo i sistemisti dovrebbero avvalersi di particolari tecniche di attacco che, tramite la formazione di particolari configurazioni tendenziali, rendono molto probabile la chiusura delle varie partite che compongono una taglia.

Fra i vari tipi di attacco che ho finora esaminato, gli ultimi mi sembrano abbastanza sostenibili e remunerativi. Li si può giocare per diverse taglie senza mai raggiungere i 50 pezzi di scoperto e ciò è dovuto alla variabilità delle configurazioni che chiudono e alla loro frequenza di chiusura.

Con l’ultimo sistema ho considerato due tipi di attacco:

1°) Il primo necessita di una sola puntata mirata per il tentativo di ottenere la chiusura di una partita.

2°) Il secondo necessita di due puntate, sempre mirate, per il tentativo di ottenere la chiusura di una partita.

Qual’è la differenza fra i due tipi di attacco? Con il secondo ogni fallimento ci costa due puntate, mentre con il primo ogni fallimento ci costa una sola puntata. Gli effetti sono che con una prolungata sequenza di fallimenti, il secondo tipo di attacco ci costerà il doppio e anche se le chiusure sono il doppio di quelle del primo attacco, in caso di negativa, lo scoperto raggiungibile sarà molto più alto perché non si gioca a massa pari, ma con una montante che deve per forza incrementare le sue puntate dopo un caso perdente. Se non lo si facesse, una chiusura con la seconda puntata non diminuirebbe lo scoperto, ma recupererebbe soltanto la precedente puntata.

Sappiamo che gli scarti negativi sono tali perchè sono un susseguirsi di puntate perdenti dovute alla formazione di configurazioni diverse da quelle giocate. Nel progredire della permanenza la casualità del singolo colpo può determinare un gioco vincente o perdente, ma se questo sviluppo perdente ha uno stop configurativo, ecco che per quella partita lo scoperto non potrà salire oltre un certo livello. Per avere un altro attacco perdente bisognerà che la successiva partita abbia un’altra conclusione figurativa perdente e con il primo attacco tutto ciò ci costerà un solo tentativo per partita. Nel caso invece il gioco preveda due puntate per tentativo come con il secondo tipo di attacco, lo scoperto salirà molto più velocemente.

Per ragioni di brevità nelle spiegazioni, la progressione utilizzata negli esempi di gioco è abbastanza sostenuta, ma il sistemista può anche utilizzare altre progressioni di sua conoscenza e che rendono più lenta la scalata della montante.

In ogni taglia si possono fare innumerevoli partite, ma comunque è preferibile interrompere il gioco prima della fine della taglia. Ciò ha lo scopo di evitare la fine di una taglia mentre si è in periodo di recupero. Questo evento implicherebbe la continuazione del recupero alla taglia successiva dove un’eventuale negativa iniziale aumenterebbe maggiormente lo scoperto da recuperare. In pratica è preferibile concludere la taglia possibilmente in attivo e quindi è meglio fermare il gioco prima della sua fine e cioè indicativamente verso i tre quarti del sabot.

In ogni caso sarà il sistemista a giudicare quando fermarsi, considerando la quantità dei pezzi realizzati e la quantità delle carte rimaste nel sabot prima della fine della taglia. Ribadisco che è inutile proseguire gli attacchi fino alla fine della taglia perché si potrebbe restare scoperti, con la conseguente perdita di ciò che si era acquisito nella prima parte della taglia. Si proseguirà il gioco nella stessa taglia soltanto per recuperare un eventuale scoperto che non si è riusciti a recuperare del tutto nella prima parte della taglia stessa. Sappiamo che alcune taglie, dopo aver accumulato una decina di pezzi, possono trovare una negativa finale che si riprende tutto l’utile e può terminare con uno scoperto. Il comportamento proposto nei miei sistemi tende a evitare tutti questi momenti di impegno finanziario dovuti principalmente alla volontà del sistemista di ottenere più utili di quelli già vinti. Consiglio quindi di bloccare ogni taglia a un risultato non superiore ai 5 pezzi di utile. Non perché non se ne possano ottenere di più, ma perché non si dovrebbe azzerare ciò che si è già acquisito.

Naturalmente se una taglia termina lasciandoci con uno scoperto, questo può venire recuperato con il proseguimento della montante alla taglia successiva. Questo però è preferibile evitarlo perché si inizierebbe la nuova taglia con puntate già alte e non con il primo termine 1. Quindi, una volta raggiunto un utile massimo quantificabile in 5 pezzi, è ragionevole abbandonare la taglia e aspettare la successiva.

Questo è il mio punto di arrivo attuale e i sistemi pronti per la pubblicazione sono due. Però, in questo momento di fermo totale a causa del Covid 19, non vedo possibiltà di sblocchi per quanto riguarda pubblicazioni estere e quindi sono un po’ in surplasse sul cosa fare.

Personalmente non vedo uno sbocco perché penso che le ragioni economiche, le ragioni di vivibilità di massa o di ritardo nella formazione di un antivirus definitivo ed efficace per tutti, determineranno alla fine una ripresa della pandemia. Spero di no, ma ho dei forti dubbi che ciò non accadrà.

AUGURI A TUTTI.

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