01/04/19

STRADA A DUE CORSIE


È dall’agosto scorso che mi sono dedicato al P/B e per la verità ne ho trovati di sistemi fuori dagli usuali metodi e comportamenti degli “addetti ai lavori”. Sono tutti metodi che hanno un principio fondamentale: si sviluppano sulla statistica e non sulla matematica. Sappiamo bene tutti che la matematica ci dice che non si può vincere e in effetti chi cercasse un gioco matematicamente vincente, non lo troverà mai. Per essere matematicamente vincente dovrebbe saper battere un mazzo di carte (o una roulette) truccato. È ovvio che è impossibile.

I metodi che ho trovato e sperimentato hanno uno sviluppo statisticamente prevedibile nella maggioranza dei casi, ma sono sempre soggetti allo scarto negativo che prima o poi ti capita fra i piedi e ti obbliga a superare certe puntate che, data la progressione a incasso fittizio usata, non ti permettono di ritornare al punto di partenza. Questo specialmente se gli incassi non sono continui, ma alternati di uno, due, tre, o quattro colpi. È logico che una martingala non può essere usata in quanto si arriverebbe spesso a puntare i massimali del tappeto.

Il gioco c’è, ma attualmente mi sto arrovellando per trovare il modo di superare lo scarto con un impegno finanziario che non superi i 10 pezzi di puntata. Uno potrebbe dire che arrivati a puntare 10 pezzi ci si ferma a questa altezza e si recupera lo scoperto con questa puntata fino a rientrare in una puntata più bassa. È chiaro che un simile comportamento non può funzionare perché ogni incasso recupera soltanto la puntata precedente e non parte delle altre precedenti puntate. Basta che gli incassi siano intervallati di tre colpi, per aggravare sempre più lo scoperto. A questo punto i colpi vinti dovrebbero essere più dei perdenti e ciò non è accettabile.

Ci sono due tipi di scarto sia al P/B sia alla roulette. Lo scarto negativo e lo scarto positivo. La differenza è che con uno scarto positivo guadagni generalmente 1 pezzo a incasso, mentre con uno scarto negativo puoi perdere una martingala o qualsiasi altra progressione a incasso fittizio. Chi avrebbe il coraggio di fare un paroli in vincita per sette, otto, nove colpi? Quando sai che al colpo successivo potresti perdere tutto ciò che hai vinto fino allora, il coraggio ti molla e ti accontenti anche di molto meno. Ma questo è un argomento marginale nel gioco d’azzardo.

Resta il fatto che bisogna superare l’inevitabile scarto negativo, non con il capitale, ma con una seconda strada nello sviluppo della permanenza. Credo che i sistemisti seguano il loro percorso che è unico e quando interviene lo scarto negativo, stazionino con le puntate a una altezza programmata sperando di abbassare lo scoperto raggiunto. Il problema è: quanto dura lo scarto? Possono sopraggiungere altri scarti a breve distanza l’uno dal successivo?

Con due diverse selezioni, invece, se non funziona l’una, funzionerà l’altra perché l’una è il gioco base, mentre l’altra guadagna o recupera tutto o in parte la puntata del gioco base. Inoltre, l’esito degli attacchi riguardano due puntate: se non vince la prima (di supporto) può funzionare la seconda (del gioco base). Naturalmente possono sbagliare entrambe, ma in questo modo per il momento non supero i 4 pezzi di puntata.

Forse è questo il problema della vincita costante: invece di una sola selezione del colpo, cercatene una seconda di sostegno alla prima. Prima di scrivere questo post ho giocato una taglia e mezza e con questo nuovo comportamento (già preso in considerazione precedentemente) ho realizzato 13 pezzi in una taglia e mezza. Il fatto è che con questo stratagemma si riconosce che non si può vincere sempre con una sola e unica linea di gioco.

Da un po’ di tempo faccio le mie prove al P/B nel noto sito LV che ha rilevato un precedente Casinò on line. Ebbene, si vede che le studiano tutte affinché il cliente giocatore sia distratto il più possibile dal gioco. A parte il poco tempo fra una mano e l’altra (in alcuni momenti ridotto a 8 secondi), le croupier femmine sono molto scollacciate in modo di distrarre i giocatori. Hanno tutte capelli lunghi, rossetto accentuato e bella presenza. Se la cosa si fermasse qua, si potrebbe dire che giocare li dentro è piacevole. Il fatto è che durante le mani di un sabot alcune croupier (per fortuna non tutte) continuano ininterrottamente a parlare delle cose più inutili e superficiali per quei momenti e per i giocatori. Sono in contatto con qualche giocatore che comunica tramite chat e talvolta si vede anche che cosa scrive e si sentono le risposte della croupier. In questi casi io abbasso il volume in modo di non sentire le chiacchiere di quella croupier ma quel tanto che basta per sentire il rumore che viene prodotto quando la puntata è vincente. Questo mi serve a sapere se ho vinto o perso mentre sono concentrato sullo schema. Poi, quando la croupier se ne va per il cambio di turno, si vede il cambio di espressione sul suo volto: da sorridente passa a un serio-corrucciato come per dire “che palle”. Traete voi le conclusioni.

nino.zantiflore@gmail.com
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Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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 (Diminuiamo i politici perché ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
 (Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perché io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).