25/11/16

IL CONFLITTO DI UN SISTEMISTA

"Se quando i giocatori raggiungono una vincita se ne andassero, non esisterebbe più la roulette".



Questo è stato detto da un croupier (non mi ricordo in quale contesto), e senz'altro corrisponde a una verità inconfutabile. Per fortuna per il banco, l'uomo è avido e quindi non si accontenta mai di ciò che ha vinto. A questo punto la roulette ha tutto il tempo per mettere in atto l'azione della sua "tassa" tramite la famosa "simmetria" sulle coperture fra banco e giocatore. Ogni volta che il giocatore perde paga tutto e ogni volta che vince riceve il 2,70% in meno di quanto gli spetterebbe se non ci fosse la tassa. La simmetria poi completa l'azione con l'aleatorietà dei risultati.



"Se quando un sistemista raggiunge lo scopo (chiusura del suo attacco) ricominciasse tutto da capo, non ci sarebbero sistemisti perdenti".



Questo lo dico io dopo anni di esperienze e continui conflitti fra la mia indole e la ragione della consapevolezza. Il fattore fondamentale di questo conflitto interno è la "prigrizia".



Avete constatato che molto raramente l'inizio di una sessione si presenta difficoltoso? Questo è il segreto per vincere: se dopo aver ottenuto una chiusura sul sistema che state giocando ricominciaste tutto dall'inizio (con numeri nuovi), molto difficilmente arrivereste nelle condizioni che invece vi capita di affrontare proseguendo il gioco su una partita che ha già ottenuto una sua prima chiusura. Questo è il difetto dei sistemisti di roulette. Non c'è niente da fare!!! Se la prima chiusura ci da un utile, non c'è problema e si può ricominciare tutto da capo perchè siamo soddisfatti. Ogni volta che la prima chiusura ritarda lasciandoci con uno scoperto (anche di poco), tentiamo di ottenere una seconda vincita, sperando che questa scada entro breve tempo. Siamo portati a pensare che in questo tempo il gioco si è maturato e che dopo la prima, ci sia presto una seconda chiusura. Molte volte il gioco riesce ma poi a lungo andare si cade inevitabilmente in un ulteriore ritardo dovuto alla capacità elusiva della roulette. Senza contare poi l'allargamento delle aperture cui si è soggetti con il progredire degli spin. A questo punto si è in una situazione di non ritorno perchè ormai lo scoperto è aumentato e si è convinti che la prossima chiusura non dovrebbe tardare. Si prosegue allora quell'attacco cercando di sfruttare più chiusure, che però si è costretti ad affrontare con una rilevante quantità di cassa. Tutto ciò deriva dal fatto che il giocatore è pigro e che la ricostruzione del gioco ci fa venire due cosiddetti sproporzionati rispetto ai nostri desideri.



Il gioco che sto facendo ora si presta a molteplici chiusure che però in questi casi mi conducono quasi sempre oltre il normale ciclo di gioco e per il momento ne sono sempre venuto fuori con un discreto utile, dovuto alle masse puntate e a un paio di vincite ravvicinate. Nel mio caso ciò è possibile per il particolare tipo di gioco che si differenzia dai precedenti e quindi questo comportamento non sarebbe praticabile con i precedenti sistemi. Per il momento la cassa disponibile è di 500 pezzi ed è sempre stata sufficiente.



Questo però non è il giusto comportamento per un sistemista serio, tant'è vero che quando incontro il secondo ritardo mi pento di non aver interrotto il gioco alla conclusione del primo e di non aver iniziato una nuova partita. Ormai però la cazzata è stata fatta e quindi proseguo in un "perdi e prendi" fino all'utile finale. La cosa è possibile per la quantità media delle chiusure riscontrabili in 36 spin e per tutte le ulteriori che si incontrano oltre i 36 (che però sono dovute al tipo di gioco e non alla Legge del terzo). Anche qui però non bisogna esagerare e dopo lo scadere di 4-5 chiusure si deve resettare il tutto e ricominciare con una nuova ricostruzione. Più si va avanti sulla stessa partita, più c'è il rischio di equilibri e di proliferazione delle aperture.



Se utilizzassi ancora i sistemi della trilogia dovrei smettere con questo comportamento perchè prima o poi i 500 pezzi che abitualmente uso non mi basterebbero per salvarmi dal salto della cassa. Oltretutto proseguendo nella stessa partita si commettono spesso degli errori perchè le aperture si allargano e si fatica sempre più a seguire il gioco e le giuste puntate. Fin che ci ho giocato è andata bene, ma avrei dovuto smetterla di rischiare per voler ottenere a tutti i costi un utile nella stessa partita. Facile a dirsi...!!!



Con il gioco attuale sono passato ai Cavalli che incassano di più e si può anche oltrepassare il ciclo logico perchè le chiusure proseguono anche oltre tale limite. Sono molto contento del gioco perchè riesco a fare dai 60 ai 90 pezzi per sessione. La puntata però non è la semplice selezione della Chance su cui si gioca. Si parte con una piccola massa allargata e poi quando le aperture sono due, si passa alla puntata completa che consiste in una puntata base e un rinforzo sulla selezione. Il tutto è agevolato dal consueto e prevedibile andamento della roulette.



Comunque questo è il mio attuale punto di arrivo sui sistemi della trilogia:

1°) Non bisogna assolutamente infognarsi in un gioco continuo perchè i frammenti di permanenza che possiamo incontrare sono infiniti e la capacità elusiva della roulette è incontrollabile e indefinita nella sua durata.

2°) Bisogna impedire che la roulette superi la Legge del terzo oltrepassando il ciclo chiuso. All'inizio di una rilevazione la permanenza percorre sempre la stessa strada fino al completamento del suo ciclo logico. Oltrepassato il ciclo tutto è possibile. All'interno del ciclo ci possono essere deviazioni dalla media statistica (che però non superano certi limiti) e ciò accade con una bassa frequenza nel numero delle partite. Ecco perchè ricominciando tutto da capo si riesce sempre a ottenere recuperi e utili. In pratica bisogna fare affidamento sugli esiti della somma delle partite che si riesce a fare nella sessione.

3°) Bisogna essere sistemisti e non giocatori. Se ci annoiamo nel ricostruire il gioco con numeri nuovi, dobbiamo cambiare la nostra mentalità e vedere la roulette come un treno che deve arrivare e noi dobbiamo aspettarlo e non andargli incontro. Dobbiamo agire sullo sviluppo logico e naturale del ciclo di gioco e su quello dobbiamo concentrare i nostri attacchi (ER expected result). La quantità delle partite che ottengono regolarmente la prima chiusura sarà maggiore rispetto a quelle che la ottengono più tardi.

4°) Bisogna essere pazienti e non cercare a tutti i costi l'utile nella singola partita. Alessandro, che sta provando il gioco (il secondo della trilogia), ha incontrato tre partite consecutive che si sono chiuse conservando lo scoperto della prima partita. Poi la permanenza si è messa nel giusto andamento e il resto della sessione è filato liscio secondo le previsioni del gioco. Non so se io sarei riuscito a comportarmi come lui: questione di indole. Forse io sarei andato avanti cercando la seconda chiusura, mettendo però a rischio la sostenibilità del gioco dove, ottenuta la prima, ne restano altre tre possibili, ma sempre soggette a scarti negativi. A parte quella prima sessione, il gioco ora sta filando via liscio e le successive prove gli stanno dando dai 40 pezzi in su di utile con una cassa che non supera i 100 pezzi.



Questo per quanto riguarda i sistemi della trilogia.





Ho finito di scrivere il secondo della trilogia e lo spedirò gratuitamente alle quattro persone che di loro spontanea volontà mi hanno "dato" un ringraziamento per il primo trattato che ho spedito a una quarantina di richiedenti.



Mi viene in mente una gag di Alberto Sordi che diceva: ""Chi c'ha na sigaretta e nun m'aa vor da', je possa morì er padre e a madre...!!! Aohh, so ttutti orfani...!!!"" Ve la ricordate?



Evidentemente il sistema non è piaciuto o forse è troppo farraginoso nella sua conduzione. E' vero che usufruendo di un'unica linea di gioco è soggetto ad allargamenti nelle puntate, ma se condotto con criterio, risulta senz'altro vincente. Inoltre questo è stato il primo dei tre e quindi non è altro che un'ipotesi di gioco che però già porta le basi per nuovi orizzonti. Le Figure di 2 sulle nonarie; la dislocazione del calore nel complessivo; la Legge del terzo applicata alle Figure; la montante a scoperto fittizio; sono tutte cose che non si trovano negli ambienti roulettistici.



Questo secondo sistema si avvale di quattro linee di gioco e si chiude ogni volta che una di queste raggiunge la sua chiusura. La configurazione ricercata è diversa dalla precedente ed è presente al 100% in tutte e quattro le linee di gioco. C'è chi arriva prima e c'è chi arriva dopo. Noi ci fermiamo alla prima e ricominciamo tutto da capo. Non ci sono medaglie d'argento o di bronzo; solo quella d'oro.



Ora mi metto a scrivere il terzo.


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