23/09/16

E R MULTIPLI

Chi alla roulette affronta un'unica linea di gioco, sia statistico su frequenze scarti o equilibri, sia a spettanza probabilistica visiva (risultato atteso), è soggetto alla capacità elusiva della permanenza (prodotto della roulette).

Naturalmente il risultato atteso può essere ricercato soltanto all'interno di un ciclo logico, oltre il quale è inutile andare perchè la sua formazione è giustificata soltanto entro tale limite (Legge del terzo). Come qualsiasi altro evento ricercato, anche il risultato atteso è soggetto allo scarto negativo ed è sbagliato ricercarlo oltre il proprio ciclo logico perchè verrebbe meno la ragione che lo giustifica. Un normale "scarto negativo probabile" assume il valore dei 4/5i della radice quadrata del totale dei colpi considerati. Uno scarto eccezionale arriva anche a 5 volte tale valore (concetto di deviazione standard). E' chiaro che tutto ciò si estende in modo proporzionato a tutte le Chances e quindi qualunque sistema, che abbia un'unica evoluzione, a lungo andare si troverà a subire simili scarti secondo una frequenza e una durata che saranno determinati dalla statistica.

Questo è il destino di chi persegue un'unica linea di gioco applicata su uno schema globale e con un'unica cassa. La spettanza probabilistica visiva, applicata a uno schema globale, è destinata a incontrare il disegno contrario alla sua configurazione vincente e la durata di tale evento può raggiungere 5 volte il valore dello scarto negativo probabile.

Un altro problema è l'unicità della "chiusura". Quando la configurazione vincente ottiene la sua vincita, significa che il disegno ricercato si è "chiuso" e quindi abbiamo ottenuto una "chiusura". A questo punto, siccome l'unico attacco che abbiamo ricercato si è chiuso, dobbiamo ricostruire il tutto e cercarne un altro. Il guaio è che se prima abbiamo subìto una negativa, non è detto che la cosa non possa ripetersi nella partita successiva. Questi sono i difetti di un gioco globale, portato avanti con una cassa globale e che ricerca un'unica configurazione globale vincente.

Come si può allora superare questo inevitabile destino? Non sto parlando di gioco casuale dove si puntano numeri che fra loro non seguono un percorso logico. Sto parlando di un'unica "linea di gioco" che alla fine di un suo percorso dovrebbe dare la configurazione vincente.

La risposta è logica e coerente. Bisogna creare più risultati attesi in modo che la negatività di uno possa essere supportata dalle regolarità degli altri. Dico supportata perchè quella particolare capacità elusiva, che la roulette può mettere in atto in quel momento, ben difficilmente riguarderà tutti i diversi risultati attesi e senz'altro non potrà durare in eterno anche solo su uno di essi. Una volta l'ho "supportata" per 39 spin e ho comunque chiuso la sessione con più di 60 pezzi di utile. Pensate che la probabilità di sortita di quella linea di gioco è di una ogni quattro spin.

Perchè il sistemista comune perde? Perchè di solito segue un'idea, la gioca per qualche tempo e poi, visto che la combinazione non esce, cambia combinazione; magari proprio quando dopo pochi spin quella combinazione esce. Il suo errore è che insegue un'unica combinazione; un'unica idea che cambia alla prima difficoltà o al suo fallimento. Del resto questo comportamento è anche logico perchè a causa dello scarto quell'unica combinazione lo può anche portare ai massimali del tavolo o al salto della cassa.

La creazione e sviluppo di diverse linee di gioco ci permette invece di sfruttare diversi risultati attesi e sarà molto difficile che tutti incontrino nello stesso momento la loro permanenza contraria. Inoltre, con più linee di gioco possiamo contare su più vincite (chiusure) perchè, una volta ottenuta la chiusura su una di esse, ci saranno le altre che proseguono per la loro strada e la linea che ha chiuso può rientrare rimettendosi essa stessa in gioco. L'unico pericolo sarà dato dallo scarto negativo di una linea di gioco nel suo momento di maggiore impegno, ma in ogni caso questo evento è superabile dalla regolarità delle vincite sulle altre lineee di gioco. E' solo una questione di pazienza e di recuperi ottenuti dalle linee regolari, finchè anche quella linea "dormiente" chiude e allora il tutto rientra nella normalità con una normale cadenza delle chiusure.

Questa è una nuova concezione di attacco che certamente non deriva da un'improvvisa illuminazione spirituale. Sono arrivato a questo punto dopo anni di sperimentazioni e miglioramenti dei continui punti di arrivo che si sono succeduti lungo la strada, ognuno dei quali mi sembrava ogni volta il definitivo. E invece no...!!! Il giorno dopo, ecco che mi viene l'idea migliorativa e quindi giù di nuovo a modificare il tutto. Ne sanno qualcosa Alberto e Alessandro e anche Luca e Davide (testatori informatici) che non fanno in tempo a soffermarsi su un'idea, che già quell'idea è superata.

Del resto lo studio della roulette comporta tutti questi sviluppi. Vi riporto la premessa pubblicata nel mio Sito:

"Alla roulette non s'inventa nulla. Il gioco è li; basta solo scoprirlo: esiste già e si trova in un "limbo" tra infinite possibilità mai trovate. Ogni tanto uno vi si addentra, inciampa in una di queste possibilità e allora grida:
"Eureka, ho inventato un gioco"
In realtà ha solo fatto un percorso in quel "limbo", attraversato da migliaia di strade e ciò che ha "trovato" è solo un granello di sabbia in una grande spiaggia fatta di granelli di sabbia."

Il ritrovamento di un "granello di sabbia" non implica la fine di una ricerca. Senz'altro ce ne saranno altri di migliori. Per il momento il migliore (o forse il preferibile dato che non ritorno mai sui miei passi) è l'ultimo della trilogia con il quale ho realizzato i seguenti utili per sessione testandolo in reale:
46, 53, 48, 20, 60, 49, 57, 61, 71, 75, 73, 56, 66, 71, 29, 84.
Questi utili derivano dal frutto di una valida selezione su diversi risultati attesi, aiutata però da anticipazioni sulle possibili deviazioni su tali risultati. Se si realizza un risultato atteso, si chiude una linea di gioco con il suo utile. Se non si realizza il risultato atteso, si realizza comunque un incasso e si prosegue per il risultato atteso che alla fine deve realizzarsi. Tutto ciò lo si fa nei momenti impegnativi e non nelle prime fasi di attacco dove gli esiti non hanno grande importanza perchè non si è ancora giunti a scoperti importanti. Finora non ho mai superato i 400 di scoperto, pur forzando il gioco in certi momenti difficili.

Secondo la mia esperienza non ci può essere un attacco che per lungo tempo riesca a vincere facilmente avvalendosi della sola selezione. Ci saranno sempre i periodi della permanenza contraria che devia dal risultato atteso. Quando sulle Chances che compongono le linee di gioco si fa una scelta, capiterà sempre la permanenza che continua a far sortire le Chances non puntate, che non chiudono la configurazione vincente; la modificano ma non la chiudono. Allora la combinazione cambia e si prosegue l'attacco sempre su quella linea di gioco, ma quella "fedifraga" della roulette continua a far sortire le Chances di quella linea, che però non chiudono. A volte sembra che la roulette sia pilotata e invece il tutto fa parte della grande varietà delle permanenze che si incontrano e delle loro capacità elusive. Il fatto è che quando va tutto bene non ci diamo peso e passa tutto inosservato, mentre quando va male lo notiamo e ci resta impresso nella mente. Comunque alla fine si forma la configurazione vincente e allora si va in utile o si recupera gran parte dello scoperto. Il restante dello scoperto lo si recupera con le altre linee di gioco o anche con la stessa che nel frattempo è rientrata in campo.

Purtroppo non ho ancora condotto questo gioco con l'utilizzo della sola selezione. L'ho affrontato secondo il mio carattere, nel senso che bisogna saperlo condurre; bisogna restare calmi nei momenti iniziali che presentano poche aperture e forzare nei momenti in cui le linee di gioco sono mature. Tutto ciò lo si acquisisce dalla cadenza media delle chiusure. Poi bisogna anche anticipare le deviazioni elusive della permanenza perchè sono proprio quelle che ti portano alla negativa. Il tutto poi dev'essere condotto in un tavolo di roulette che ti dia il tempo di calcolare i cambiamenti e fare le puntate. Non è facile e molte volte per la fretta commetto anch'io delle sviste. Finisco di scriverlo, ma solo utilizzando la pura selezione. Come lo gioco io sarebbe molto complicato. Infatti, come posso descrivere una manovra finanziaria che si applica secondo la quantità delle aperture, la cadenza delle chiusure, la diversità delle puntate sulle Chances da puntare? Non vi è una progressione fissa come su un gioco a rosso e nero. Qui le puntate si incrementano secondo lo scoperto raggiunto, secondo la quantità delle puntate e secondo la distanza dalla precedente chiusura. Questo è come lo gioco io, ma se devo proporlo in un trattato, dovrò descriverlo nelle sue operazioni essenziali con la pura selezione e cioè senza anticipazioni sulle possibili deviazioni della permanenza e senza puntate allargate. Ci vorrà un po' più di cassa che però non dovrebbe superare i 1000 pezzi. I due amici lo stanno testando.

Riassumendo, sono convinto che un gioco con la pura selezione sia soggetto a forti scoperti a causa delle permanenze elusive prodotte dalla roulette. Con questo gioco lo si potrebbe verificare con test informatici, ma la programmazione di un simile gioco è molto difficile. Per il momento lo faccio testare manualmente a Alessandro e Alberto, nella speranza che la pura selezione non arrivi a scoperti che oltrepassano i 500 pezzi.

Negli infiniti segmenti di permanenza che la roulette produce ci sarà sempre quello che si adatta al contrario della nostra selezione. Quest'ultimo sistema della trilogia arriva sempre alle chiusure sulle sue diverse linee di gioco e con una pura selezione ciò comporta un impegno di cassa che non dovrebbe superare i 500 pezzi. Questo significa che i pezzi base devono per forza essere modesti e non importanti. Se si dovessero impiegare pezzi importanti, la conduzione del gioco dovrebbe essere molto più prudente di quella che faccio io e ciò comporta anche lunghi periodi di stallo con scoperti che comunque non dovrebbero superare i 20-40 pezzi. Con questa tattica gli utili non sarebbero come quelli da me ottenuti, ma si aggirerebbero intorno ai 10-20 pezzi per seduta. Questa è la mia impressione su questo gioco.

Vi è però anche un'altra considerazione: utilizzando pezzi piccoli si possono rinforzare le Chances della selezione di modo che gli utili, anche se costituiti di pezzi modesti, a fine sessione arrivano a essere ben sopra i 100.

Un'altra cosa: ultimamente faccio un gioco continuo, con permanenza personale. A ogni sessione mi accodo al punto di arrivo della precedente e attacco le vecchie aperture e per le partenze mi ricollego ai precedenti punti di arrivo. Non ho riscontrato differenze, anche perchè i risultati attesi non dipendono dalla cronologia della permanenza, ma dalla quatità dei risultati inseriti in appositi schemi.

Questa è la mia attuale esperienza.

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