29/07/16

GIOCO PROFESSIONALE

Ciao Nino,
un breve saluto dopo qualche tempo di silenzio, anche se ti seguo sempre nel blog. Solo per riconfermare il mio personale omaggio alla tua genialità, e ai progressi continui che ho riscontrato nei giochi proposti (ti leggo da sei anni). In particolare trovo rivoluzionaria la trovata del calore dislocato. Ho preso pratica con i due sistemi Zantiflore, gioco il primo a due vincite e partendo con puntate allargate, lo Zantiflore in vetta è di ben più difficile gestione se non si usa grande attenzione possono sfuggire le aperture nuove, però ha il vantaggio di essere un gioco che perdona, grazie a tutte quelle chiusure (a volte, ma solo se sono a buon punto, gioco anche fino alla quarta chiusura). Di più: comincio la serata giocando dopo 10-12 uscite quello che chiamo lo Zantiflore “breve”, ovvero la ricerca della chiusura primaria di tre colonne unite, però comincio il gioco dopo due aperture, non prima, sempre con puntate allargate (carré, poi cavalli, poi pieni). Ebbene, anche questo gioco (che tu una volta hai scritto non essere un sistema, se ben ricordo) è semplicemente micidiale, a volte mi diverto a rincorrere anche più vincite, se i settori aperti non sono più di tre dopo le ricostruzioni. Poi quando la permanenza arriva a 18-20 uscite, passo direttamente allo Zantiflore per un nuovo capitolo... infine allo Zantiflore in vetta nella stessa serata. Insomma uno spasso, e una sicurezza mai conosciuta prima. Devo chiarire che gioco tuttora 10 cent con una cassa di circa 150 euro, si può dire per divertimento quindi, d’altronde non ho al momento grandi impellenze economiche. Però che soddisfazione...
Buona domenica, e grazie ancora! Fabio.

Mi fa piacere che ti trovi bene, l'importante è metterci qualcosa di tuo che derivi dall'esperienza. Ciao.

Questa mail di Fabio conferma la mia raccomandazione sul come affrontare i giochi da me proposti nel corso di questi ultimi anni. Alcuni sono liberamente consultabili e altri ottenibili con un piccolo pagamento che altro non è se non un rimborso delle spese e della fatica e tempo impiegati per la loro stesura in un trattato.

Sono "ipotesi di gioco" e non è detto che ognuno di questi sia la "soluzione definitiva" per affrontarlo. Da quanto si legge nella sua mail, l'amico Fabio ci ha messo del suo, adattando il gioco alla sua personalità e al suo modo di affrontare la roulette. Lui ne è soddisfatto e questo è il miglior compenso per me.

Ormai sappiamo che il problema non è la tassa del banco, ma piuttosto il superamento della simmetria con il banco. Se ogni attacco si concludesse con la sua chiusura, avremo pagato comunque la tassa ma avremo anche ottenuto un utile perchè la progressione usata avrà recuperato il suo costo. Immaginate se tutti i giocatori (casuali o sistemisti) potessero vincere entro la 10a puntata su qualsiasi Chance o gruppo di numeri casuali. Il banco, guadagnerrebbe la tassa...??? Oppure non esisterebbe più la roulette...!!!

Ipotesi assurde a parte, il vero problema è la permanenza contraria al gioco che facciamo. Ogni gioco ha un suo perchè; uno sviluppo che giustifica ogni nostro attacco. Se la particolare permanenza del momento non ci da la chiusura finale, significa che quel segmento di permanenza è uno di quelli che definiamo "permanenza contraria" e di queste ce ne sono un'infinità.

L'unica possibilità che abbiamo noi umani è quella di limitare i danni in quella partita ed effettuare il recupero nelle partite successive, dove le chiusure non tarderanno ad arrivare. Ricordiamoci che alla roulette ogni andamento non dura in eterno e prima o poi cambia. Se in una partita abbiamo incontrato l'andamento contrario, difficilmente lo troveremo anche nelle successive. Certo può succedere che prosegua su una o due partite e allora bisogna superare il periodo con l'ausilio di una manovra finanziaria che sia in grado di sostenerlo. Sarà la quantità delle partite vincenti che ci farà recuperare lo scoperto e ci darà in più un utile.

La roulette è tutto questo. Non esistono giochi lineari, giochi semplici o matematici che ci diano l'incasso costante. La permanenza contraria c'è e non possiamo evitarla. Possiamo solo superarla facendola durare poco. Se la interrompiamo al raggiungimento della configurazione che di solito ci da la chiusura, avremo interrotto quel momentaneo andazzo negativo della permanenza e non subiremo l'ulteriore negatività che ci può condurre alla totale sconfitta in una singola partita. Rimescoliamo le "carte" e quella linea negativa cambierà, perchè le basi di partenza saranno cambiate e la configurazione ricercata non sarà più uguale alla precedente perchè si formerà con abbinamenti diversi. Il matematico che considera la "spettanza probabilistica assoluta" direbbe che l'accorgimento non cambia nulla perchè ogni colpo ha le stesse probabilità di essere vincente o perdente. Per me che mi appoggio alla "spettanza probabilistica relativa" dico che la nuova configurazione ricercata non è più uguale alla precedente e quindi il suo destino negativo non coincide con il nuovo. Potrà essere negativo anche questo? Certamente; ma non sarà più coincidente con il precedente che magari era destinato a farci saltare la cassa.

Per un giocatore, però, questo è un comportamento difficile, sia perchè spera sempre che il prossimo colpo sia vincente, sia perchè ha la convinzione che il suo gioco sia giustificato e che quindi la chiusura deve arrivare. Io stesso ho faticato a superare questo modo di agire che deriva dall'impazienza e da una mancanza di carattere professionale. Questo allora è il giusto comportamento: non importa se un misero utile arriva dopo una o due ore di faticoso recupero di uno scoperto. L'importante è non perdere la cassa e ottenere comunque un utile; anche se di pochi pezzi. Il beneficio totale sarà realizzato nel corso della giornata da tutte le partite vincenti ai primi colpi e non necessariamente da ogni partita. Questo è il comportamento del professionista e non del giocatore.


Con il gioco finale della trilogia ho fatto lo stesso errore. Ho improntato il gioco sull'esito finale di una partita che si protrae anche oltre il suo ciclo logico. Grosso errore!!! Oltre il naturale ciclo logico non sai mai dove vai a finire. Anche se con il gioco completo la chiusura avviene matematicamente entro il 28° spin, le puntate si possono allargare alle 12 Terzine e a quel punto, oltre al fatto che la puntata è inutile, hai già raggiunto uno scoperto molto importante, a rischio di insostenibilità.

Mi sono reso conto che il gioco dev'essere costituito da tutte partite brevi, entro il proprio ciclo logico e che le molteplici partite vincenti devono recuperare gli stop loss di quelle interrotte. Se una partita non ottiene la configurazione vincente entro il suo ciclo logico, quella partita dev'essere interrotta. Sarà una questione di pazienza e di professionalità, proprio come i contatori di carte al Black Jack.

Ovviamente ho corretto quanto finora scritto nel trattato relativamente a quest'ultimo gioco. Alla roulette non c'è mai un definitivo punto d'arrivo. In realtà sono tutti punti d'arrivo perchè si concretizzano in uno dei nostri infiniti "presenti", ma mai definitivi. Tanto è vero che ho già trovato un altro modo di attacco che sembra limitare puntate e scoperti. Come contropartita, però, si deve dare il tempo; ma questo è logico perchè alla roulette la maturazione di ciò che accadrà necessita del suo tempo.

Sappiamo che al 90% maturerà una configurazione, ma non sappiamo quando e dove. Basta solo avere la pazienza che si delinei e poi iniziare l'attacco nei punti possibili per il suo completamento. Più il ciclo logico è lungo, maggiori saranno le possibilità di chiusura perchè maggiori saranno le configurazioni vincenti. E' un gioco completamente diverso da quello che ho appena finito di scrivere, anche se ha le stesse basi. Con il gioco attuale ricerco la vincita con una sola chiusura per partita. Con il gioco che ho intravisto cerco 5-6 vincite che si possono ottenere con una sola partita che si protrae per tutta la sessione di gioco. Uno fa una partita al giorno e ottiene il suo utile. Ieri ho realizzato 40 pezzi in 62 spin. Massima puntata per Terzina 1 pezzo. Ho però utilizzato contemporaneamente due schemi disposti in modo diverso. In questo modo ho fatto giornata doppia. Per ora non è che un'idea che ha dato gli utili, ma l'esperienza di una giornata non stabilisce la regola. Non mi resta che affinare gli attacchi per renderli più sicuri, anche se questo significa aumentare le puntate. Sappiamo che più la configurazione ricercata è "mirata", più è incerta la sua realizzazione. Se invece la configurazione è certà, maggiori saranno gli allargamenti delle puntate. E' una bilancia dovuta alla casualità della permanenza: o si rischia che la configurazione non si realizzi, o si rischia che gli allargamenti delle puntate alzino a dismisura lo scoperto di cassa. Alla roulette non esisteno sistemi matematicamente vincenti perchè la matematica ti fa allargare le puntate a tutte le Chances disponibili. Quel numero in più che ha il banco e la proporzionalità dei pagamenti, non ti permettono di superare matematicamente i periodi negativi, sia con la permanenza contraria, sia con la necessità di restare sotto i massimali del tavolo. A noi la scelta.

Vai al Sito.

Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)
(Diminuiamo i politici perchè ci costano troppo e si contrastano gli uni con gli altri per mantenere la poltrona, i privilegi, lo stipendio. Un politico non potrà mai dire che l'avversario è stato bravo, altrimenti che ci sta a fare?)
(Fate in modo che il pianeta resista per almeno altri 20 anni, e cioè per la mia aspettativa di vita. Dopo di ciò il pianeta potrà anche morire perchè io non ci sarò più. Saranno i vostri figli a vivere (non so come) in un pianeta distrutto dall'uomo........!!!) (Provocazione).