Scrivere un trattato su un sistema applicabile alla
roulette non è cosa semplice. Indipendentemente dal fatto che il
sistema funzioni sempre o no; che sia vincente o no, è evidente che
il trattato conterrà delle idee; dei princìpi che giustificano il
tipo di attacco e che costituiscono un'evoluzione (positiva o
negativa che sia) nello studio della ludologia roulettistica.
Il guaio è che per ogni sistema si possono trovare
decine e decine di soluzioni diverse che lo modificano e ciò avviene
nel tempo. All'inizio viene l'idea primaria che evidenzia un gioco
fattibile e al momento remunerativo. L'idea è giustificata ed
"elegante". Poi, mentre lo stai scrivendo, arrivano le idee
secondarie che migliorano l'attacco e gli esiti. A questo punto devi
modificare quanto hai scritto fino a quel momento e quindi crei
un'altra cartella e un nuovo file e ti metti a modificare quanto hai
scritto in precedenza. Pensi che la cosa finisca li...??? Manco per
il c....!!! Mentre ti dai da fare per modificare il primo trattato
in funzione del secondo..., ecco che ti viene una nuova idea migliore
delle prime due. A questo punto che fai...??? Crei una ulteriore
nuova cartella e ricominci tutto da capo. Che palle...!!!
Siamo d'accordo che ogni modifica migliora il sistema,
ma l'idea finale non mi poteva arrivare prima...??? Nel PC avrò
una trentina di cartelle, tutte con idee sviluppate a metà e che
prima o poi dovrò riprendere. Il fatto è che quasi certamente mi
verranno in mente nuove modifiche e il tutto non avrà mai fine. Non
ci sarà mai un punto fermo con il quale il sistema definitivo rimane
tale e non lo si debba più modificare...??? Sembra proprio di no.
Il fatto è che l'idea ti viene in un battito di cilia,
ma poi per metterla sulla carta ti ci vuole il suo tempo e in questo
frattempo arrivano i cambiamenti. L'ultimo gioco a cui sto lavorando
ha subìto 5 o 6 cambiamenti (non ricordo neanche più). Forse ero
partito con una ricerca globale della configurazione vincente
sull'intero schema. A questo punto è logico che le aperture si
estendano sulla gran parte del tappeto, mettendone quindi a rischio
la sostenibilità se le chiusure avvengono verso la fine del ciclo di
gioco.
Allora sono passato al gioco "settoriale" di
modo che ogni apertura riguardi solo il proprio settore. In questo
modo le aperture sono divise per settore e non si ha una loro grande
proliferazione come nel gioco totale. Espediente inutile perchè un
settore si può mettere in scarto negativo e anche qui gli incassi
dei settori "facili" non compensano lo scoperto del settore
che ritarda. La cassa comune non risolve definitivamente il problema
perchè a questo punto si ritorna al problema della sostenibilità.
Allora sono passato alla modifica della grandezza dei
settori e già si è riscontrato un certo miglioramento. Più il
settore è grande, meno è soggetto allo scarto negativo. Ma se una
Chance Semplice può avere ritardi che superano i 20 spin (senza
considerare i limiti da record), figuriamoci dove può arrivare il
ritardo di un settore che comprende meno di 18 numeri.
Allora sono passato alla costruzione del settore secondo
la "qualità" dei suoi elementi e già così il gioco si è
ulteriormente migliorato. Da questo punto in poi è stata solo una
questione di stabilire la migliore "grandezza" del settore
allo scopo di limitare il pericolo degli scarti negativi.
Penso che questo sia il risultato definitivo e non più
modificabile (almeno lo spero). Ora devo riprendere quanto scritto
per le precedenti ipotesi di gioco e modificarlo secondo le nuove
soluzioni. Tutto questo indipendentemente dagli esiti dei test che il
"mercato" ludologico richiede. Siamo arrivati al punto che
se il sistema non è al cento per cento vincente, l'idea in esso
contenuta non vale assolutamente nulla. Secondo me è una cosa
triste, che non permette alla globalità degli studiosi di conoscere
i progressi di altri colleghi. Tutto è in funzione del denaro e non
dell'idea.
Oggi tutto funziona così. Marigny, Chateau, D'Alost,
Della Moglie ecc. ecc. hanno pubblicato tutti sistemi che (a quanto
risulta dalle cronache) a lungo andare perdono. Se fossero vissuti al
tempo attuale, probabilmente non avrebbero pubblicato le loro idee
perchè ostacolati dall'attuale "mercato" della ludologia
roulettistica e nessuno avrebbe potuto trarre spunto dalle loro
proposte.
Che vi avevo detto...??? Dopo aver scritto tutto
questo è arrivata una nuova modifica al gioco in questione. Una
modifica che dimezza i tempi di attesa e la durata del ciclo. Ne
consegue che le chiusure restano proporzionalmente uguali e quindi,
se rapportata al tempo, resta uguale anche la resa per partita. Per
fortuna avevo sospeso la stesura del trattato perchè altrimenti
avrei dovuto modificarlo per l'ennesima volta.
A questo punto mi trovo davanti a due modi di affrontare
il gioco in questione perchè il concetto base, contenuto in una
"spettanza probabilistica visiva", si presta a
diversi tipi di attacco:
1°) Utilizzare la puntata allargata che anticipa
le nuove aperture e che produce quasi sempre più di 100 pezzi di
utile a fine sessione di un paio di ore. E' un gioco impegnativo; che
implica decisioni nel suo svolgimento e che non è proponibile sia
per un test, sia per la pubblicazione di un trattato.
2°) Utilizzare la pura selezione che giustifica
il gioco base. E' un gioco di lunga costruzione, dove le puntate
riguardano soltanto gli elementi della Chance scelta e devono essere
"calibrate" per non finire le "munizioni" se le
chiusure ritardano. Ne consegue un gioco abbastanza tranquillo, dove
le puntate raramente superano i 5 pezzi per Chance, ma l'utile finale
si aggira sui 50 pezzi per sessione di circa tre ore.
Ho giocato in reale entrambe le conduzioni ed entrambe
mi hanno sempre dato un utile (non consideriamo il famoso salto degli
800 pezzi perchè è stato un evento a se stante). Secondo il mio
carattere preferisco il primo modo di giocare (puntata allargata)
perchè la sua resa è molto più alta del secondo e, soprattutto, è
meno noioso. Ognuno ha il carattere che si ritrova. Ieri sera per
esempio ho usato la puntata allargata e in due ore e mezza ho
totalizzato 165 pezzi di utile, anche se nel corso di una partita
durata 56 spin ho realizzato solo 3 chiusure con la pura selezione.
Il merito è della puntata allargata.
Se
uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci
va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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