14/02/16

IL FUTURO DI UNA RICERCA LINEARE

Il futuro di un gioco lineare.

Per dichiarare la vincita costante di un gioco, è necessario dimostrare la sua imbattibilità con dei test applicati su parecchi milioni di numeri. Per ragioni operative di programmazione il gioco dev'essere "lineare" e cioè durante il suo svolgimento non dev'essere soggetto a variazioni di conduzione. Le regole sono quelle prefissate in partenza e non possono essere cambiate lungo il percorso. La Chance giocata è quella e quindi penso che durante lo svolgersi del gioco non gli si possano affiancare altre Chances che la aiutino, in certi momenti, a recuperare parte dello scoperto. Questi momenti sono imprevedibili e le dicisioni che devono essere prese sono diverse a seconda del caso. La linearità del programma è giusta perchè un programma predisposto fa quello che gli si dice di fare. In qualsiasi gioco lineare, però, la roulette produce, a lungo andare, la permanenza contraria. Ciò è inevitabile perchè le Figure, di qualsiasi lunghezza siano, sono soggette alla Legge sulla loro distribuzione e se non è previsto un adeguamento del sistema alla permanenza, il salto è inevitabile. L'uso di montanti più leggere della martingala implica manovre finanziarie che molto spesso non rientrano più e se lo fanno, il guadagno è minimo e il tempo necessario è molto. L'adeguamento del sistema alla permanenza, quindi, è secondo me essenziale.

Secondo le mie conoscenze ed esperienze, un qualsiasi gioco lineare, che venga testato su parecchi milioni di numeri, incontrerà sempre la sua "permanenza contraria" e quindi qualsiasi gioco lineare non sarà mai sempre vincente. Lo sarà magari per lungo tempo, ma alla fine il gioco perderà per quella partita che si può trovare, sia dopo milioni di numeri, sia alla prima giornata di gioco. Questa consapevolezza è la conseguenza dell'avvento del computer, con il quale il mondo ludologico ha fatto passi da gigante nelle sperimentazioni sulla roulette. Molti mi dicono (e con ragione) che se un gioco salta dopo molteplici partite vincenti, forse si può accettare uno stop loss che non implichi la perdita della cassa totale che nel frattempo si è accumulato. Se la nostra cassa è di tot pezzi, un salto, per esempio di un quinto della cassa totale, potrebbe essere accettato. L'importante è avere una tale mentalità perchè io, per esempio, quando in passato subìvo un risultato perdente, cambiavo il sistema, o tutt'al più cercavo di migliorarlo per renderlo più resistente (cosa di solito alquanto ardua).

Riprendo alcune considerazioni ogetto del post del 25/3/2011.

Durante tutti questi anni di studio sui sistemi della roulette mi sono sempre affidato a una "spettanza probabilistica visiva" cercando un disegno quantitativo o qualitativo. Che si trattasse di giochi statici o dinamici, il risultato doveva essere ottenuto da un allargamento o da un calore. Vediamo allora cosa s'intende con una ricerca qualitativa o quantitativa.

Ricerca qualitativa. Di solito quando giochiamo un sistema, specialmente in un ciclo chiuso, rileviamo i numeri della permanenza e li tramutiamo in simboli che rappresentano le corrispondenti Chances multiple (pieni, cavalli, terzine, sestine) o Semplici. Poi inseriamo i simboli in appositi schemi, dentro i quali si formeranno i particolari disegni che per effetto della Legge del terzo tendono a realizzarsi. La ricerca qualitativa riguarda il “come” il disegno ricercato tende a formarsi. Utilizzando questa ricerca giocheremo sul completamento di disegni come possono essere il “3° orizzontale o verticale unito”; il “3° perfetto obbligato”, lo “specchio” su figure di Chances Semplici o Multiple; il gioco dei “passaggi” su Semplici o Multiple; il “3° doppiato sovrapposto”; il gioco del “tappabuchi” sulle Semplici etc. Questi, e altri, sono tutti giochi che cercano la vincita sul “come” si forma un disegno tendenziale. Queste configurazioni si possono formare indifferentemente in più posizioni dello schema e in un gioco lineare ciò comporta un allargamento delle puntate nei vari punti in cui si potrebbe realizzare il disegno. In ogni caso, che si giochi su un allargamento di semplici presenze o su un allargamento di doppioni, saremo sempre soggetti ai periodi contrari e cioè a quei periodi in cui escono per lungo tempo sempre le stesse Chances che non interessano il disegno ricercato. Queste situazioni provocano stazionamenti di puntate a vuoto perché per un certo periodo lo schema non si modifica nei punti che interessano il gioco. Sono chiaramente i casi in cui escono molti doppioni che si ripetono in continuazione su poche Chances.

Ricerca quantitativa. Come dice la definizione, questo tipo di ricerca conta sulle “quantità” di alcuni elementi che la Legge del terzo produce all’interno di un ciclo logico di una Chance. Di solito è sfruttabile con una “moltiplicazione di eventi” e cioè con la somma di due o più cicli “logici”. Secondo la Chance considerata, la moltiplicazione è protratta fino al raggiungimento di un ciclo “assoluto” pari a 36 colpi di roulette (zero escluso). Ecco che con questa ricerca andremo alla caccia di quegli elementi di una Chance che raggiungono un determinato quantitativo di presenze, tendenzialmente raggiungibile nel ciclo assoluto. In pratica, sommando due, o tre, o sei cicli logici (per cavalli, terzine o sestine), i doppioni tendenziali di ogni ciclo logico non possono disporsi in modo da livellare le presenze singole e quindi si presume che il perfetto equilibrio in un ciclo assoluto non sarà mai raggiunto. In certi casi il contrario è paragonabile alla sortita di 37 numeri diversi in 37 colpi di roulette (anche se con certe Chances grandi come Sestine o Terzine vi sono sempre possibilità di deviazioni). Ci saranno quindi degli elementi della Chance che raggiungeranno statisticamente certi picchi di presenza, resi obbligatori dalla Legge del terzo (o dello scarto che in fondo è la stessa cosa) sia per quanto riguarda le presenze singole (allargamento), sia per i doppioni. Utilizzando questa ricerca, giocheremo sul raggiungimento di determinati livelli quantitativi come quelli che riguardano il gioco della “piramide”; la ricerca delle 4e 5e 6e verticali in una moltiplicazione di eventi; la ricerca dei doppioni sulle figure di 2 o di 3 delle Semplici; etc. Anche in questo caso l'allargamento delle aperture è inevitabile e sotto questo punto di vista un puro gioco lineare sulla "quantità" rispecchia esattamente un gioco sulla "qualità". Questa è la capacità elusiva della roulette.

Una ricerca qualitativa si accomuna con l'allargamento mentre una ricerca quantitativa si accomuna con il calore. Entrambe le ricerche sono in competizione perchè, di solito, il maggior sviluppo di una rende più aleatoria l'altra. Direi quindi che i due tipi di ricerca hanno la stessa aleatorietà perchè entrambi sono soggetti all'andamento contrario della permanenza.


Dalla pubblicazione di queste considerazioni è passato un po' di tempo e la ricerca di soluzioni si è nel frattempo evoluta. In alcuni sistemi pubblicati nel Sito ho cercato di accomunare allargamento e calore, ma non so se i risultati fossero risolutivi perchè non sono stati fatti i necessari test. Ho il difetto di non soffermarmi più di tanto su un sistema. Quando questo regge per qualche decina di sessioni pubblico l'idea e lascio ad altri il compito di testarli (sempre che l'idea gli piaccia e che ne abbiano la voglia).

Nell'ultimo post ho elencato gli utili ottenuti da un gioco non lineare, per il quale le puntate erano allargate su numeri che non centrano con il gioco base. I continui incassi su numeri "non di competenza" mi permettevano di recuperare parte dello scoperto finchè non entrava il numero di competenza che mi permetteva di ottenere l'utile. Una volta sono saltato di 800 pezzi, sia a causa di aumenti azzardati nelle masse puntate, sia a causa di una permanenza talmente ostica che non mi ha pemesso un sufficiente numero di chiusure fino al salto della cassa. Naturalmente (e come sempre accade) le ulteriori chiusure previste sono arrivate dopo il salto. Comunque in una settimana ho recuperato il salto, ma ciò mi ha reso più prudente nelle puntate allargate che anche se recuperano parte dello scoperto, nel contempo implicano forti aumenti nelle masse.

Nel frattempo abbiamo cercato una soluzione che ottenga risultati stabili con una "linearità" del gioco e cioè una pura selezione che sia valida di per sé stessa e che non debba essere "aiutata" da puntate allargate. Se la selezione è valida, la conclusione positiva di una partita è assicurata. Questo è l'obbiettivo che abbiamo cercato e che per il momento stiamo provando con il gioco in "fun". Abbiamo provato diversi tentativi e tutti prima o poi giungono all'allargamento delle aperture per cui il giocatore può arrivare a puntare anche 16-18-20 numeri. In un Casinò on line, che dia almeno un minuto di tempo fra uno spin e l'altro, il gioco è eseguibile (anche se con una certa difficoltà in alcuni momenti). In un Casinò terrestre la cosa sarebbe alquanto complicata perchè non c'è il "ripeti puntata" automatico.

In ogni caso sono giunto a una via di mezzo. Inizio il gioco base puntando le Terzine relative ai numeri di competenza. Se prima di uno scoperto di 10 pezzi ottengo una vincita, riparto sul restante gioco sempre con le Terzine. Quando oltrepasso lo scoperto di 10 pezzi passo a puntare i cavalli che comprendono i numeri di competenza e quando lo scoperto arriva a 15 pezzi, passo a puntare solamente i pieni di competenza. Il gioco chiude sempre, ma anche così a volte si allarga obbligandomi ad una certa fretta per il completamento delle puntate. Raramente supero i 2 pezzi per pieno e ogni sessione (di 4-5 partite) mi sta dando sempre più di 100 pezzi. Il gioco è ancora giovane e per il momento dev'essere ulteriormente testato con il "fun". Comunque, il risultato fin qui ottenuto mi sembra ottimo. L'unica difficoltà è data dai momenti in cui si deve affrontare un allargamento di numeri che però non dura oltre certi limiti. Poi io proseguo la singola partita fino a 4-5 chiusure, anche se nel frattempo il gioco mi ha dato degli utili. Questa è una mia scelta personale perchè sto giocando in fun, ma comunque all'ingordigia è difficile rinunciare.


Visto che siamo in atmosfera San Remo, vi sottopongo un pezzo dei GENTLE GIANT, gruppo musicale rock progressivo degli anni 70 che penso molti di voi non hanno mai sentito. Il brano è nel LP Three Friends e la parte finale è molto bella.



Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e i tuoi figli)