Nel nostro cervello ci dev’essere
qualcosa che “cementifica” le sollecitazioni esterne di un certo periodo della
nostra vita. Per esempio, per quanto riguarda mia madre, mi ricordo che i suoi
cantanti preferiti erano Claudio Villa, Gino Latilla, Vanda Osiris, Rabagliati
ecc. Tutti cantanti melodici che ci propinavano canzoni che per noi ora sono a
dir poco “melense”, “sdolcinate”, prive di emozioni. Da bravo sessantottino io
portavo in casa i Rolling Stones, i Beatles e altri nuovi musicisti e cantanti
dell’era Beat, ma niente; non facevano presa sulle preferenze di mia madre.
Ora il tempo è passato e le nuove
generazioni hanno come idoli personaggi del tipo Vasco Rossi, Ligabue, Renga,
Mengoni, Antonacci, Britti ecc. Tutti personaggi che propongono musica sempre
uguale. Le parole cambiano, ma raramente si distingue il motivo musicale di un
pezzo da un altro. Questa almeno è la mia impressione.
Che faccia parte anch’io di
un’epoca superata? Può darsi. Resta il fatto che le giovani generazioni di oggi
si entusiasmano per individui senza “carisma”; che fanno una musica che non
cambia da un pezzo all’altro; che non hanno “prestanza scenica”; che non mi entusiasmano
nemmeno un pochino. O sono io che non “sento” la loro musica? Credo proprio di
no perché mi pare che non ci sia nulla da sentire. Ligabue, Vasco Rossi, Renga,
hanno sempre la stessa cadenza musicale. Tutti gli altri li seguono.
Però può darsi che, come mia
madre, i miei solchi neuronali si siano talmente radicati nel cervello da farmi
considerare vera musica soltanto quella di JIMI HENDRIX, DEEP PURPLE, GRAND
FUNK, SANTANA, GENTLE GIANT, IANIS JOPLIN, PINK FLOYD, DIRE STRATES, OTIS
REDDING, BRIAN AUGER, KING KRIMSON, RARE EARTH, VANILLA FUDGE, JOE COKER, JETHRO
TULL, FAMILY, PROCOL HARUM, GENESIS, PHIL COLLINS, EMERSON LAKE & PALMER, YES e molti altri, senza contare i capostipiti Beatles e
Rolling Stones. Mi sembra che ogni loro pezzo era diverso; un’idea musicale
nuova; una scoperta che per noi normali terrestri era nutrimento per il nostro
spirito. Tutta questa era la musica che imperava dagli anni ’60 ai 2000. Quello
che viene dopo è il nulla.
Eppure, ad ogni concerto di
queste nuove “star” ci sono miriadi di giovani fans (per non dire “oche
padovane”) che si sbracciano per un individuo che gli propina sempre la stessa
melodia con la stessa cadenza; senza un’idea musicale nuova; senza quella
presenza che, anche se studiata, per quei GRANDI era l’espressione del loro
essere. Quei GRANDI ci lasciavano stupefatti, non tanto per le scenografie che
riuscivano a mettere in piedi nei loro concerti, ma per le melodie, sempre nuove
in ogni loro brano. Ogni brano era una cosa diversa dal precedente e le idee si
susseguivano nuove, innovative, portatrici di sensazioni che ti lasciavano
soddisfatto di aver pagato per vedere un concerto o per aver comprato il loro
vinile o CD. Sono opere che, anche se derivanti da imprese commerciali
discografiche, costituiscono un bagaglio culturale da conservare, custodire,
riascoltare per la milionesima volta ed ogni volta ti danno le stesse forti
sensazioni come se fossero nuove. Anche se sono di altri, te le senti venire da
dentro.
Che abbia anch’io la stessa forma
di sindrome musicale senile di mia madre? Che non sia in grado di riconoscere
la bontà di questa nuova musica a causa dei miei profondamente radicati solchi
neuronali? Mah…!!!
Di sicuro comunque non mi ritrovo
solchi neuronali assoluti e indelebili per quanto riguarda la roulette. Da quando ho iniziato questa
esperienza ho progredito sempre di più, come del resto penso sia accaduto a
tutti voi. Tranne però per qualche sedicente matematico che, sordo e cieco alle
evidenze, continua a dire che la Legge del terzo non esiste. Quello si che deve
avere dei solchi neuronali profondi!!!
Dal sistema delle FIGURE DIMEZZATE
è nata una “trilogia” con altri tre
sistemi molto buoni:
Sistema CERBERO;
Sistema HIDRA;
Sistema SLALOM.
Ognuno è una modifica e un
miglioramento del precedente. I primi due non reggono oltre un milione di spin,
nel senso che trovano anch’essi la loro “Figura
perdente”. Sappiamo però che le Figure della roulette sono più numerose
degli atomi presenti nell’universo e quindi quella Figura la dovremo incontrare,
ma forse la cosa è possibile se vivessimo qualche migliaio di anni e giocassimo
alla roulette ogni giorno della nostra lunga vita. Resta il fatto che non sono “matematicamente vincenti”; ma cosa può
essere matematicamente vincente se ogni volta che punti qualcosa c’è sempre
qualcos’altro di non puntato?
Comunque è stata una faticaccia,
con impiego di tempo, materiali di consumo, alzatacce notturne per verificare un’idea.
Quando la tua vita è dedicata a questo studio, non ne esci più.
I primi due sistemi sono stati
giocati in reale on line e hanno sempre dato vincita. Ciononostante Luca mi
bloccava ogni volta dicendomi che dopo qualche migliaio di spin si trovava la
partita perdente. In realtà bisognerebbe vedere se l’uomo, al posto della
macchina, saprebbe venirne fuori con uno stop loss, oppure qualche passaggio di
puntate perdenti fra una Chance e l’altra, o qualche altro escamotage in grado
di superare quella particolare Figura contraria. Purtroppo non ho i test
sottomano e non potendo analizzare il periodo negativo non posso giudicare come
si potrebbe venirne fuori. Resta il fatto che sono due ottimi sistemi,
giustificati da ragioni statistiche, e non appena avrò finito con il terzo, è
mia intenzione pubblicarli nel Sito a disposizione di tutti.
Giorni fa un editore Americano ha
detto:
“Per vincere con metodi differenti dalla
visual ballistic, è necessario individuare un fenomeno statisticamente
impossibile a verificarsi (su qualsiasi Chance) per poi giocarci contro”.
Se gli americani vogliono la “vincita matematica” per pubblicare i
loro libri di sistemi vincenti, allora è meglio che qualcun altro tragga
vantaggio e qualche nuovo spunto da ciò che non è accettato da qualcun altro.
Però non capisco; se le loro
pubblicazioni riguardano sistemi matematicamente vincenti, come mai la ricerca
di un sistema di roulette o di Baccarat da parte degli esodati dal Black Jack
continua? Come mai esiste ancora la roulette?
Il terzo sistema è nuovo, nel
senso che pur avendolo nell’anticamera del cervello da parecchio tempo, ho trovato
il modo di applicarlo solo ieri Lunedì 4 Agosto. Ho fatto un paio di partite on
line la stessa sera e da oggi inizio il gioco in reale.
Questa sera, 5 Agosto, in due ore
ho fatto 33 pezzi, pur con qualche errore dovuto alla fretta di fare le puntate in tempo. Si perché, con la scusa della
“visual ballistic”, cercano di farti giocare in modo compulsivo, senza
ragionare e, per un ipotetico giocatore compulsivo, senza avere il tempo di
accorgersi di ciò che sta facendo in quel momento. Senz’altro ci saranno più
tentativi azzardati e non ragionati. La fretta poi garantirà al banco la
perfetta simmetria con il giocatore e quindi, oltre alla tassa (che on line è
sempre del 2,70% anche sulle Chances Semplici) ci sarà la fretta di effettuare
le puntate per tempo; il ché farà dilapidare più velocemente la cassa. Meno
ragioni, più giochi a casaccio e più perdi.
Comunque, dalle ragioni che lo
giustificano, presumo che non ci dovrebbero essere sessioni perdenti, pur
sopportando qualche sporadica partita perdente. Stiamo a vedere. Mi attende
sempre l’inesorabile test di Luca (che a questo punto comincio a odiare).
PROPOSTA
Nel 1986 ho pubblicato il mio primo libro “LA FINE DELL’AZZARDO” i cui contenuti li potete trovare nel Sito.
A suo tempo è stato venduto dal Comm. Delaiti del Centro Studi di Bologna, ma
poiché mi ritrovo ancora circa 500 copie, lo metto a disposizione di chi non ne
è in possesso ad un costo che in pratica rimborserà le spese di spedizione (o
poco più). Ho pensato che è inutile tenerle a marcire in cantina e preferisco
distribuirle a chi ne è interessato. Basta richiederle a me tramite e-mail.
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere
fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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famiglia)