28/06/14

VITA DA FALENA


Parliamo di Figure di 3. 

Una delle forze della roulette è l’impazienza del giocatore. Individuare un momento vincente è facile, ma la successiva continuazione del gioco è difficile perché, per ricreare quelle condizioni di probabilità, bisogna giocare sui risultati di ogni singolo ciclo logico che nella sua completezza si svolge in 24 spin. Per ogni partita si dovrebbe aspettare la formazione ottimale per un tipo di attacco, oppure si dovrebbe addirittura aspettare la formazione di un intero ciclo logico che fungerà di riferimento per l’attacco su un secondo ciclo logico, fino al conseguimento del primo utile. A quel punto è stato ottenuto un risultato e tutto dovrebbe essere azzerato iniziando da capo le rilevazioni fino alla maturazione di un nuovo punto di attacco. 

Avete fatto caso che raramente un inizio di seduta ci da un risultato negativo? Avete fatto caso che i primi attacchi sono quasi sempre vincenti? Dopo aver racimolato 5-6-10 pezzi, ecco che arriva la negativa che ci impegna economicamente. Che sia l’effetto della “simmetria” fra gli esiti nostri e del banco? Certamente, ma è anche l’effetto di una simmetria fra le Figure che oltre un certo limite non hanno più una tendenza statistica. Una volta ottenuta la tendenza, il seguito non ha più un senso. Ecco perché si perde: la pigrizia, l’impazienza, il tempo, la continuazione di un gioco già sfruttato, determinano tutte le difficoltà del giocatore fino ad arrivare alla sconfitta. Una volta un croupier disse all’amico e collaboratore Alberto: “noi viviamo perché, quando vince, il giocatore non si ferma e non se ne va”. In realtà non servirebbe fermarsi e andarsene, ma semplicemente “cercare un nuovo inizio” (espressione presa dal grandissimo film APOCALIPTO di Mel Gibson). Se ogni volta ragionassimo solo e soltanto sulla “spettanza probabilistica relativa”, credo che non ci sia simmetria che tenga. Noi possiamo giocare su ciò che accadrà, ma quando accadrà la ricerca deve finire. Non si deve proseguire per ulteriori ricerche perché, proseguendo, diventerebbero sempre più aleatorie. 

A questo punto i matematici obbietteranno che il gioco si fa su ciò che si punta indipendentemente da ciò che si rileva. Se dei tre termini delle Figure di 3 ne gioco solo due, è come se giocassi sulle Figure di 2 e non su quelle di 3. Vero…! Ma solo in un certo senso ed entro certi aspetti. Le configurazioni finali che io ricerco sono date dalle Figure di 3 e non da quelle di 2 e quindi ciò che la “spettanza probabilistica relativa” mi darà sarà su uno sviluppo delle Figure di 3, ma sostenute economicamente come se fossero di 2. In pratica c’è la promozione “prendi 3 paghi 2”. In pratica, il percorso che si fa per vincere su una Figura di 3 è diverso da un possibile percorso sulle Figure di 2 e da ciò risulterà che le puntate fatte su quei due colpi giocati non avranno un senso logico per quelle Figure di 2 realmente giocate, mentre lo avranno per quelle di 3. Resta comunque il fatto che al realizzarsi della prima spettanza relativa si dovrebbe interrompere il gioco perché con la sua prosecuzione aumentano le probabilità delle deviazioni dalla media statistica. 

Penso comunque che un tale comportamento sia praticabile solo da un “contatore di carte” al Black Jack. Penso che per mantenere nel tempo una tale condotta siano necessari determinazione, consapevolezza del risultato finale, impegno economico adeguato ai pochi pezzi che si riuscirà a racimolare nella giornata. Solo questo comportamento offre buone probabilità che il nostro attacco sarà vincente. Oltrepassato il primo risultato di quell’attacco, l’aleatorietà dei successivi attacchi aumenterà sempre più e non avremo più una certezza statistica di supporto. 

Non essendo un matematico, e non immaginando come potrebbero i matematici trovare le basi per un gioco vincente sulle Semplici se non con i soliti rientri o accentuazioni di scarti, conduzioni continue supportate da progressioni economiche più o meno resistenti, inseguimenti dei vari andamenti della permanenza (sortante, Avant-dernier ecc.), ho sempre cercato soluzioni visibili nei disegni statisticamente formati dalle Figure. Tuttavia, pur consapevole di quell’aumento di difficoltà nella continuazione di una partita, ho sempre cercato un gioco che mi permettesse tale continuazione, restando però invariabilmente invischiato nell’andamento contrario. Sembra non ci sia nulla da fare: se non si cercano “nuovi inizi” la simmetria ci fotte. 

Ho commesso lo stesso errore anche con il nuovo gioco. Nonostante avessi già ottenuto 5-6 pezzi di utile e nonostante avessi notato l’avanzata evoluzione degli schemi, ho proseguito il gioco alla ricerca di ulteriori vincite nella speranza che la “pacchia” continuasse. Naturalmente è accaduto ciò che, Figura dopo Figura, aumentava di probabilità e mi sono trovato con uno scoperto di quasi 200 pezzi con la puntata. Comunque, dato che il particolare disegno negativo non può durare a lungo, ho fortunatamente recuperato quasi tutto lo scoperto con due o tre incassi e quindi mi sono fermato a uno stop loss di 40 pezzi, recuperati il giorno dopo, naturalmente partendo all’altezza dello scoperto del giorno prima. Come al solito, i primi attacchi sono sempre vincenti. 

Comunque il giorno dopo non ho commesso lo stesso errore e, dopo aver ottenuto il recupero e una giusta maturazione della spettanza probabilistica relativa, ho interrotto il gioco e sono passato a un “nuovo inizio” arrivando a fine giornata senza problemi. Nonostante l’esperienza però, sono comunque stato tentato di risalire di qualche Figura per risparmiare tempo, ma ho resistito alla tentazione e sono partito con le Figure nuove che si sono presentate dopo lo stop winn. Che sia stato utile o inutile, non lo so. Tuttavia penso sia meglio tagliare di netto il passato e creare un “nuovo inizio”. 

Quindi, il fatto di prolungare i tentativi di vincita o dilungare la chiusura oltre un singolo ciclo logico di Figure, non fa altro che aumentare l’indeterminatezza dei risultati perché non vi è più una statistica che sia logica. Tuttalpiù si può cavalcare il calore andando contro lo scarto (vedi Figure Dimezzate) ma anche qui, dopo l’inserimento di più delle 8 Figure canoniche, la produzione delle nuove Figure non ha una precisa tendenza e i ritardi possono entrare in continuazione alternandosi sulle posizioni vuote. Che la cosa accada in successione sulle tre Chances in modo contemporaneo sarà alquanto difficile, ma non impossibile. A lungo andare può succedere e anche se utilizziamo compensazioni o montanti non a riduzione logica, lo scoperto può aumentare per effetto di incassi fra di loro distanziati. 

Come sappiamo, pur essendoci in un ciclo logico di Figure una “spettanza probabilistica relativa”, rimane il fatto che tali Figure sono formate da singoli colpi che rimangono a “spettanza probabilistica assoluta”. La spettanza relativa tende a formarsi soltanto perché, per non realizzarla, la roulette dovrebbe fare un percorso obbligato nella formazione delle Figure. Prendiamo per esempio l’allargamento totale. Man mano che le Figure si costruiscono, la roulette dovrebbe scegliere sempre il colore che forma una Figura nuova e mai ripetere sequenze di 3 già avvenute in precedenza. Cosa difficile ma non impossibile, tanto è vero che le diverse otto Figure di 3 hanno la probabilità di formarsi in media ogni 416 rilevamenti di Figura.
 
7/8x6/8x5/8x4/8x3/8x2/8x1/8 = 0,0024 x 100 = 0,24
100/0,24 = 416,66. 
 
Contrariamente a quanto sembra, non è un evento difficilmente riscontrabile, anche perché, se 416 è una media, l’evento si può presentare in tempi ravvicinati per poi dilungarsi nel tempo, ma nel frattempo avrà prodotto i suoi danni. Poi ci sono tutti gli altri casi in allargamento o in calore che, oltrepassato il ciclo logico, sono sempre più liberi dai condizionamenti della spettanza probabilistica relativa. Oltre questo limite (i cui risultati sono già di per se aleatori) non vi è più il sostegno della statistica e qualsiasi risultato è maggiormente casuale. 

Sotto questo punto di vista la roulette diventa uno strumento da cui è possibile trarre una vincita costante, ma per la cui realizzazione è necessaria molta disciplina, molta pazienza e molto tempo. Io non ho questi requisiti e pur consapevole dei pericoli, ritorno a sperare in un gioco fluido, senza lunghe interruzioni e remunerativo comunque. Sarà possibile? Probabilmente no! Qualcosa comunque mi frulla in testa e lo metterò in atto con la roulette live, sempre a pezzi minimi, ma che comunque in caso di sconfitta costano sempre un po’ di Euro. Se vuoi provare un gioco lo devi fare realmente per vedere eventuali modifiche. I test informatici vengono dopo. 

Abbiamo comunque un elemento a nostro favore: le Chances Semplici sono tre e la ricerca delle condizioni adatte a un attacco è più facilmente realizzabile che non su una sola Chance. Su tre possibilità i tempi di attesa si accorciano perché non tutte e tre procedono allo stesso modo. 

Quanto poi cavalcare lo scarto è una questione di sensibilità del giocatore. Si deve però essere coscienti che la prosecuzione del gioco oltre il ciclo logico può dare buoni frutti se lo scarto continua, ma può portare guai se gli scarti continuano a chiudersi a ripetizione. Sappiate che due Figure in successione possono capitare una volta ogni 32 rilevazioni: 

2/8 x 1/8 = 2/64 e cioè una su 32. 

In base a questi dati statistico-matematici, è facilmente comprensibile che la delimitazione del ciclo logico è essenziale per non incorrere in quei momenti contrari. Si perderanno molte occasioni vincenti, ma si eviteranno quegli eventi che purtroppo sono più ricorrenti in una permanenza superiore al ciclo logico. 

Purtroppo la roulette è così: come la vita di certe falene non dura più di un giorno, così la statistica della roulette non dura più di un ciclo logico.
 

PROPOSTA

Nel 1986 ho pubblicato il mio primo libro “LA FINE DELL’AZZARDO” i cui contenuti li potete trovare nel Sito. A suo tempo è stato venduto dal Comm. Delaiti del Centro Studi di Bologna, ma poiché mi ritrovo ancora circa 500 copie, lo metto a disposizione di chi non ne è in possesso ad un costo che in pratica rimborserà le spese di spedizione (o poco più). Ho pensato che è inutile tenerle a marcire in cantina e preferisco distribuirle a chi ne è interessato. Basta richiederle a me tramite e-mail.

 


 
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