Parliamo di Figure di 3.
Una delle forze della roulette è
l’impazienza del giocatore. Individuare un momento vincente è facile, ma la
successiva continuazione del gioco è difficile perché, per ricreare quelle
condizioni di probabilità, bisogna giocare sui risultati di ogni singolo ciclo logico che nella sua completezza si
svolge in 24 spin. Per ogni partita si dovrebbe aspettare la formazione
ottimale per un tipo di attacco, oppure si dovrebbe addirittura aspettare la
formazione di un intero ciclo logico che fungerà di riferimento per l’attacco su un secondo ciclo logico, fino al
conseguimento del primo utile. A quel punto è stato ottenuto un risultato e tutto
dovrebbe essere azzerato iniziando da capo le rilevazioni fino alla maturazione
di un nuovo punto di attacco.
Avete fatto caso che raramente un
inizio di seduta ci da un risultato negativo? Avete fatto caso che i primi
attacchi sono quasi sempre vincenti? Dopo aver racimolato 5-6-10 pezzi, ecco
che arriva la negativa che ci impegna economicamente. Che sia l’effetto della “simmetria” fra gli esiti nostri e del
banco? Certamente, ma è anche l’effetto di una simmetria fra le Figure che
oltre un certo limite non hanno più una tendenza statistica. Una volta ottenuta
la tendenza, il seguito non ha più un senso. Ecco perché si perde: la pigrizia, l’impazienza, il tempo,
la continuazione di un gioco già sfruttato, determinano tutte le difficoltà del
giocatore fino ad arrivare alla sconfitta. Una volta un croupier disse
all’amico e collaboratore Alberto: “noi viviamo perché, quando vince, il
giocatore non si ferma e non se ne va”. In realtà non servirebbe
fermarsi e andarsene, ma semplicemente “cercare
un nuovo inizio” (espressione presa dal grandissimo film APOCALIPTO di Mel
Gibson). Se ogni volta ragionassimo solo e soltanto sulla “spettanza probabilistica relativa”, credo che non ci sia simmetria
che tenga. Noi possiamo giocare su ciò che accadrà, ma quando accadrà la
ricerca deve finire. Non si deve proseguire per ulteriori ricerche perché,
proseguendo, diventerebbero sempre più aleatorie.
A questo punto i matematici
obbietteranno che il gioco si fa su ciò che si punta indipendentemente da ciò
che si rileva. Se dei tre termini delle Figure di 3 ne gioco solo due, è come
se giocassi sulle Figure di 2 e non su quelle di 3. Vero…! Ma solo in un certo
senso ed entro certi aspetti. Le configurazioni finali che io ricerco sono date
dalle Figure di 3 e non da quelle di 2 e quindi ciò che la “spettanza probabilistica relativa” mi
darà sarà su uno sviluppo delle Figure di 3, ma sostenute economicamente come
se fossero di 2. In pratica c’è la promozione “prendi 3 paghi 2”. In pratica,
il percorso che si fa per vincere su una Figura di 3 è diverso da un possibile
percorso sulle Figure di 2 e da ciò risulterà che le puntate fatte su quei due
colpi giocati non avranno un senso
logico per quelle Figure di 2 realmente giocate, mentre lo avranno per
quelle di 3. Resta comunque il fatto che al realizzarsi della prima spettanza
relativa si dovrebbe interrompere il gioco perché con la sua prosecuzione
aumentano le probabilità delle deviazioni dalla media statistica.
Penso comunque che un tale
comportamento sia praticabile solo da un “contatore di carte” al Black Jack.
Penso che per mantenere nel tempo una tale condotta siano necessari
determinazione, consapevolezza del risultato finale, impegno economico adeguato
ai pochi pezzi che si riuscirà a racimolare nella giornata. Solo questo
comportamento offre buone probabilità che il nostro attacco sarà vincente.
Oltrepassato il primo risultato di quell’attacco, l’aleatorietà dei successivi
attacchi aumenterà sempre più e non avremo più una certezza statistica di
supporto.
Non essendo un matematico, e non
immaginando come potrebbero i matematici trovare le basi per un gioco vincente sulle
Semplici se non con i soliti rientri o accentuazioni di scarti, conduzioni
continue supportate da progressioni economiche più o meno resistenti,
inseguimenti dei vari andamenti della permanenza (sortante, Avant-dernier
ecc.), ho sempre cercato soluzioni visibili nei disegni statisticamente formati
dalle Figure. Tuttavia, pur consapevole di quell’aumento di difficoltà nella
continuazione di una partita, ho sempre cercato un gioco che mi permettesse
tale continuazione, restando però invariabilmente invischiato nell’andamento
contrario. Sembra non ci sia nulla da fare:
se non si cercano “nuovi inizi” la
simmetria ci fotte.
Ho commesso lo stesso errore
anche con il nuovo gioco. Nonostante avessi già ottenuto 5-6 pezzi di utile e
nonostante avessi notato l’avanzata evoluzione degli schemi, ho proseguito il
gioco alla ricerca di ulteriori vincite nella speranza che la “pacchia”
continuasse. Naturalmente è accaduto ciò che, Figura dopo Figura, aumentava di
probabilità e mi sono trovato con uno scoperto di quasi 200 pezzi con la
puntata. Comunque, dato che il particolare disegno negativo non può durare a
lungo, ho fortunatamente recuperato quasi tutto lo scoperto con due o tre
incassi e quindi mi sono fermato a uno stop loss di 40 pezzi, recuperati il
giorno dopo, naturalmente partendo all’altezza dello scoperto del giorno prima.
Come al solito, i primi attacchi sono sempre vincenti.
Comunque il giorno dopo non ho
commesso lo stesso errore e, dopo aver ottenuto il recupero e una giusta
maturazione della spettanza probabilistica relativa, ho interrotto il gioco e
sono passato a un “nuovo inizio”
arrivando a fine giornata senza problemi. Nonostante l’esperienza però, sono
comunque stato tentato di risalire di qualche Figura per risparmiare tempo, ma
ho resistito alla tentazione e sono partito con le Figure nuove che si sono
presentate dopo lo stop winn. Che sia stato utile o inutile, non lo so.
Tuttavia penso sia meglio tagliare di netto il passato e creare un “nuovo inizio”.
Quindi, il fatto di prolungare i
tentativi di vincita o dilungare la chiusura oltre un singolo ciclo logico di Figure, non fa altro
che aumentare l’indeterminatezza dei risultati perché non vi è più una
statistica che sia logica. Tuttalpiù si può cavalcare il calore andando contro
lo scarto (vedi Figure Dimezzate) ma anche qui, dopo l’inserimento di più delle
8 Figure canoniche, la produzione delle nuove Figure non ha una precisa
tendenza e i ritardi possono entrare in continuazione alternandosi sulle
posizioni vuote. Che la cosa accada in successione sulle tre Chances in modo
contemporaneo sarà alquanto difficile, ma non impossibile. A lungo andare può
succedere e anche se utilizziamo compensazioni o montanti non a riduzione
logica, lo scoperto può aumentare per effetto di incassi fra di loro distanziati.
Come sappiamo, pur essendoci in
un ciclo logico di Figure una “spettanza
probabilistica relativa”, rimane il fatto che tali Figure sono formate da
singoli colpi che rimangono a “spettanza
probabilistica assoluta”. La spettanza relativa tende a formarsi soltanto
perché, per non realizzarla, la roulette dovrebbe fare un percorso obbligato
nella formazione delle Figure. Prendiamo per esempio l’allargamento totale. Man
mano che le Figure si costruiscono, la roulette dovrebbe scegliere sempre il
colore che forma una Figura nuova e mai ripetere sequenze di 3 già avvenute in
precedenza. Cosa difficile ma non impossibile, tanto è vero che le diverse otto
Figure di 3 hanno la probabilità di formarsi in media ogni 416 rilevamenti di
Figura.
7/8x6/8x5/8x4/8x3/8x2/8x1/8 = 0,0024
x 100 = 0,24
100/0,24 = 416,66.
Contrariamente a quanto sembra,
non è un evento difficilmente riscontrabile, anche perché, se 416 è una media, l’evento
si può presentare in tempi ravvicinati per poi dilungarsi nel tempo, ma nel
frattempo avrà prodotto i suoi danni. Poi ci sono tutti gli altri casi in
allargamento o in calore che, oltrepassato il ciclo logico, sono sempre più
liberi dai condizionamenti della spettanza probabilistica relativa. Oltre
questo limite (i cui risultati sono già di per se aleatori) non vi è più il
sostegno della statistica e qualsiasi risultato è maggiormente casuale.
Sotto questo punto di vista la
roulette diventa uno strumento da cui è possibile trarre una vincita costante,
ma per la cui realizzazione è necessaria molta disciplina, molta pazienza e
molto tempo. Io non ho questi requisiti e pur consapevole dei pericoli, ritorno
a sperare in un gioco fluido, senza lunghe interruzioni e remunerativo
comunque. Sarà possibile? Probabilmente no! Qualcosa comunque mi frulla in
testa e lo metterò in atto con la roulette live, sempre a pezzi minimi, ma che
comunque in caso di sconfitta costano sempre un po’ di Euro. Se vuoi provare un
gioco lo devi fare realmente per vedere eventuali modifiche. I test informatici
vengono dopo.
Abbiamo comunque un elemento a
nostro favore: le Chances Semplici
sono tre e la ricerca delle condizioni adatte a un attacco è più facilmente realizzabile
che non su una sola Chance. Su tre possibilità i tempi di attesa si accorciano
perché non tutte e tre procedono allo stesso modo.
Quanto poi cavalcare lo scarto è
una questione di sensibilità del giocatore. Si deve però essere coscienti che
la prosecuzione del gioco oltre il ciclo logico può dare buoni frutti se lo
scarto continua, ma può portare guai se gli scarti continuano a chiudersi a
ripetizione. Sappiate che due Figure in successione possono capitare una volta
ogni 32 rilevazioni:
2/8 x 1/8 = 2/64 e cioè una su
32.
In base a questi dati
statistico-matematici, è facilmente comprensibile che la delimitazione del
ciclo logico è essenziale per non incorrere in quei momenti contrari. Si
perderanno molte occasioni vincenti, ma si eviteranno quegli eventi che
purtroppo sono più ricorrenti in una permanenza superiore al ciclo logico.
Purtroppo la roulette è così: come la vita di certe falene non dura
più di un giorno, così la statistica della roulette non dura più di un ciclo
logico.
PROPOSTA
Nel 1986 ho pubblicato il mio primo libro “LA FINE DELL’AZZARDO” i cui contenuti li potete trovare nel Sito.
A suo tempo è stato venduto dal Comm. Delaiti del Centro Studi di Bologna, ma
poiché mi ritrovo ancora circa 500 copie, lo metto a disposizione di chi non ne
è in possesso ad un costo che in pratica rimborserà le spese di spedizione (o
poco più). Ho pensato che è inutile tenerle a marcire in cantina e preferisco
distribuirle a chi ne è interessato. Basta richiederle a me tramite e-mail.
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere
fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo Paese e la tua
famiglia)