Il post del 27 ottobre parlava di gioco in
differenziale. Allora era applicato a un gioco dove due giocatori
avevano una "quasi uguale" opportunità di successo e i
risultati su 160 taglie di P/B erano di 423 pezzi di utile con
esposizioni non superiori ai 100 pezzi e puntate non superiori ai 32.
Questo era il gioco che avevo riservato al mercato americano, dove i
"contatori di carte" a Black Jack stanno cercando una
alternativa alle loro attività, bloccate dalle Case da gioco.
Come sempre accade, però, l'evoluzione ci ha
messo lo zampino e il gioco primario si è notevolmente migliorato,
rendendo quasi inutile il secondo giocatore. A questo punto ho deciso
di semplificarmi la vita togliendo dal libro il gioco differenziale
perchè il secondo giocatore si è ridotto a vincere un pezzo ogni
6-7 taglie di media. Ciò vuol dire che il giocatore primario perde
una partita ogni 6-7 taglie, ognuna delle quali è composta di 8-9
partite di media. Per il momento su 37 taglie (le stesse del
precedente gioco) gli utili dell'unico giocatore sono di 195 pezzi e
cioè con una media di 5,27 pezzi per taglia. Bisogna tener presente
che ogni taglia è giocata fino alla sua fine e che quindi molte
volte, se si fermasse il gioco a 4-5 pezzi di utile, il guadagno
totale sarebbe molto superiore perchè non ci sarebbero molti tempi
morti nel recupero di molte esposizioni.
Resta il fatto che ho scritto un capitolino sul gioco in
differenziale e siccome non voglio cestinarlo definitivamente, ho
deciso di pubblicarlo. Non si sa mai che a qualcuno faccia piacere
leggerlo.
IL
GIOCO IN DIFFERENZIALE
"Il gioco in differenziale è un modo di utilizzare
due giocatori che giocano entrambi sulla stessa Chance. Naturalmente
devono tenere linee di gioco diverse (con sistemi diversi) e possono
anche usare montanti diverse. Il sistema che vedremo utilizza due
giocatori che ricercano la propria chiusura in due punti diversi
dello schema. Avremo un primo giocatore che ricerca la vincita in
modo continuo in una parte dello schema e un secondo giocatore che
interviene quando la permanenza si allarga nel suo campo di gioco.
Vediamo perchè è utile ricorrere a due giocatori in un sistema che
prevede la formazione di un disegno tendenziale.
Per quale motivo un giocatore di Chances Semplici entra
in negativa con il suo gioco? Perchè segue una linea logica di
sviluppo tendenziale delle Figure disponibili e prima o poi queste
non escono per un lungo periodo nel modo previsto. Ogni volta che fa
le sue puntate esce la Chance opposta e si formano così Figure da
lui non giocate. Questo succede continuamente e se tali deviazioni si
protraggono nel tempo, possono creare grosse esposizioni di cassa. A
quel punto il giocatore spera che la tendenza del momento cambi linea
e perciò continua imperterrito nella sua ricerca primaria, che però
generalmente lo porta al salto della sua cassa. Egli non può
cambiare il suo gioco durante la strada perchè ciò che sta cercando
può uscire proprio in quel momento. Una volta scelta la strada,
generalmente il giocatore va fino in fondo: o la permanenza
ritorna sulla sua linea di gioco, o la sua cassa finisce per il
protrarsi di quell'andamento contrario. Ciò succede a qualsiasi
sistemista che tenga una linea di gioco costante e sempre uguale,
anche se giustificata da una tendenza statistica. Tutto questo si
chiama "scarto" che, come si riferisce a un ritardo
di Chance, può anche riferirsi al ritardo dei risultati in una
ricerca logica. In sostanza, un giocatore che non ottiene per lungo
tempo la configurazione che sta giocando subisce uno scarto che
rientra nelle stesse caratteristiche degli scarti alla roulette, o a
qualsiasi altro gioco casuale e quindi anche al P/B.
Per ridurre gli effetti dello scarto, ho pensato di far
intervenire un secondo giocatore che entrerà in gioco in
tutti quei momenti in cui la permanenza non produce il disegno
ricercato e che quindi si allarga in una zona o in un disegno che non
sono di competenza del primo giocatore. In questo modo il secondo
giocatore interviene soltanto in determinati momenti in cui il primo
si trova in difficoltà e può così mitigare la sua esposizione
incassando degli utili che altrimenti andrebbero persi. Questi
saranno utili temporaneamente fittizi, ma che diverranno reali nel
momento in cui il primo giocatore rientrerà dalla sua esposizione.
In pratica ho introdotto la "temporalità" nella
conduzione del gioco, dove il secondo giocatore interviene soltanto
durante alcuni sviluppi della permanenza. Ciò significa che egli può
entrare in gioco, sospendere il suo attacco e rientrare in un altro
momento nella stessa taglia o in taglie successive. La sua azione
sfrutta quelle periodiche deviazioni dalla tendenza che renderebbero
la vita difficile al primo giocatore. Si tratta di un gioco doppio
sulla stessa Chance Semplice e può essere applicato sia alla
roulette, sia al Trenta-Quaranta, sia al Punto-Banco. Per comprendere
tale meccanismo vediamo alcuni esempi di gioco in differenziale. Per
semplicità entrambi i giocatori puntano sulla stessa Chance ma in
tempi diversi. La montante è quella utilizzata con il gioco e la
vedremo in seguito.
Come potete notare, il primo giocatore ha realizzato 4
pezzi di utile, mentre il secondo ne ha realizzati altri 4 ma 3 dei
quali erano fittizi perchè non aveva puntato niente. La contabilità
generale, però, ha incassato 8 pezzi e cioè la somma di quelli
contabilizzati da entrambi i giocatori. Questo è il risultato di un
gioco in differenziale. Non ci sono mai pezzi persi e alla fine tutto
rientra nel risultato finale. Naturalmente bisogna che entrambi i
giocatori arrivino a chiudere la propria montante. In caso contrario
la cassa generale totalizzerà in meno i sospesi dei due giocatori."
Questo era
il piccolo capitolo dedicato al gioco in differenziale.
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al Sito.
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