10/11/12

CAPITOLO ABBANDONATO


Il post del 27 ottobre parlava di gioco in differenziale. Allora era applicato a un gioco dove due giocatori avevano una "quasi uguale" opportunità di successo e i risultati su 160 taglie di P/B erano di 423 pezzi di utile con esposizioni non superiori ai 100 pezzi e puntate non superiori ai 32. Questo era il gioco che avevo riservato al mercato americano, dove i "contatori di carte" a Black Jack stanno cercando una alternativa alle loro attività, bloccate dalle Case da gioco.

Come sempre accade, però, l'evoluzione ci ha messo lo zampino e il gioco primario si è notevolmente migliorato, rendendo quasi inutile il secondo giocatore. A questo punto ho deciso di semplificarmi la vita togliendo dal libro il gioco differenziale perchè il secondo giocatore si è ridotto a vincere un pezzo ogni 6-7 taglie di media. Ciò vuol dire che il giocatore primario perde una partita ogni 6-7 taglie, ognuna delle quali è composta di 8-9 partite di media. Per il momento su 37 taglie (le stesse del precedente gioco) gli utili dell'unico giocatore sono di 195 pezzi e cioè con una media di 5,27 pezzi per taglia. Bisogna tener presente che ogni taglia è giocata fino alla sua fine e che quindi molte volte, se si fermasse il gioco a 4-5 pezzi di utile, il guadagno totale sarebbe molto superiore perchè non ci sarebbero molti tempi morti nel recupero di molte esposizioni.

Resta il fatto che ho scritto un capitolino sul gioco in differenziale e siccome non voglio cestinarlo definitivamente, ho deciso di pubblicarlo. Non si sa mai che a qualcuno faccia piacere leggerlo.

IL GIOCO IN DIFFERENZIALE
"Il gioco in differenziale è un modo di utilizzare due giocatori che giocano entrambi sulla stessa Chance. Naturalmente devono tenere linee di gioco diverse (con sistemi diversi) e possono anche usare montanti diverse. Il sistema che vedremo utilizza due giocatori che ricercano la propria chiusura in due punti diversi dello schema. Avremo un primo giocatore che ricerca la vincita in modo continuo in una parte dello schema e un secondo giocatore che interviene quando la permanenza si allarga nel suo campo di gioco. Vediamo perchè è utile ricorrere a due giocatori in un sistema che prevede la formazione di un disegno tendenziale.
Per quale motivo un giocatore di Chances Semplici entra in negativa con il suo gioco? Perchè segue una linea logica di sviluppo tendenziale delle Figure disponibili e prima o poi queste non escono per un lungo periodo nel modo previsto. Ogni volta che fa le sue puntate esce la Chance opposta e si formano così Figure da lui non giocate. Questo succede continuamente e se tali deviazioni si protraggono nel tempo, possono creare grosse esposizioni di cassa. A quel punto il giocatore spera che la tendenza del momento cambi linea e perciò continua imperterrito nella sua ricerca primaria, che però generalmente lo porta al salto della sua cassa. Egli non può cambiare il suo gioco durante la strada perchè ciò che sta cercando può uscire proprio in quel momento. Una volta scelta la strada, generalmente il giocatore va fino in fondo: o la permanenza ritorna sulla sua linea di gioco, o la sua cassa finisce per il protrarsi di quell'andamento contrario. Ciò succede a qualsiasi sistemista che tenga una linea di gioco costante e sempre uguale, anche se giustificata da una tendenza statistica. Tutto questo si chiama "scarto" che, come si riferisce a un ritardo di Chance, può anche riferirsi al ritardo dei risultati in una ricerca logica. In sostanza, un giocatore che non ottiene per lungo tempo la configurazione che sta giocando subisce uno scarto che rientra nelle stesse caratteristiche degli scarti alla roulette, o a qualsiasi altro gioco casuale e quindi anche al P/B.
Per ridurre gli effetti dello scarto, ho pensato di far intervenire un secondo giocatore che entrerà in gioco in tutti quei momenti in cui la permanenza non produce il disegno ricercato e che quindi si allarga in una zona o in un disegno che non sono di competenza del primo giocatore. In questo modo il secondo giocatore interviene soltanto in determinati momenti in cui il primo si trova in difficoltà e può così mitigare la sua esposizione incassando degli utili che altrimenti andrebbero persi. Questi saranno utili temporaneamente fittizi, ma che diverranno reali nel momento in cui il primo giocatore rientrerà dalla sua esposizione. In pratica ho introdotto la "temporalità" nella conduzione del gioco, dove il secondo giocatore interviene soltanto durante alcuni sviluppi della permanenza. Ciò significa che egli può entrare in gioco, sospendere il suo attacco e rientrare in un altro momento nella stessa taglia o in taglie successive. La sua azione sfrutta quelle periodiche deviazioni dalla tendenza che renderebbero la vita difficile al primo giocatore. Si tratta di un gioco doppio sulla stessa Chance Semplice e può essere applicato sia alla roulette, sia al Trenta-Quaranta, sia al Punto-Banco. Per comprendere tale meccanismo vediamo alcuni esempi di gioco in differenziale. Per semplicità entrambi i giocatori puntano sulla stessa Chance ma in tempi diversi. La montante è quella utilizzata con il gioco e la vedremo in seguito.

Come potete notare, il primo giocatore ha realizzato 4 pezzi di utile, mentre il secondo ne ha realizzati altri 4 ma 3 dei quali erano fittizi perchè non aveva puntato niente. La contabilità generale, però, ha incassato 8 pezzi e cioè la somma di quelli contabilizzati da entrambi i giocatori. Questo è il risultato di un gioco in differenziale. Non ci sono mai pezzi persi e alla fine tutto rientra nel risultato finale. Naturalmente bisogna che entrambi i giocatori arrivino a chiudere la propria montante. In caso contrario la cassa generale totalizzerà in meno i sospesi dei due giocatori."

Questo era il piccolo capitolo dedicato al gioco in differenziale.
 
 
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