Sono
convinto che nessuno si possa arricchire alla roulette mediante
l'utilizzo di un metodo costante nel tempo.
Non
sto parlando del giocatore casuale, ma del giocatore sistemista che
utilizza le sue conoscenze sul comportamento dei numeri casuali e ne
trae vantaggio alla maturazione di determinati disegni tendenziali.
L'unica
possibilità di ottenere una grossa vincita ce l'ha soltanto il
"grosso" giocatore casuale che, utilizzando il "Paroli",
di solito lascia andare per il tutto la serie o i vicini e questi
escono ripetutamente per dieci-quindici volte. Tutti gli altri
comportamenti implicano delle scelte e, come ben sapete, non si può
sempre indovinare la scelta giusta. Quel giorno il "grosso"
giocatore avrà conseguito una vincita che per qualcuno potrebbe
essere considerata da ricchi e se si sarà fermato in tempo, sarà
anche riuscito a portarsela a casa. Il fatto che poi ritornerà
speranzoso al Casinò, ci dice quale sarà la sua fine.
Il
giocatore sistemista, invece, non si basa sulla fortuna perchè sa
che per i frequentatori assidui la fortuna non esiste. Esiste
soltanto lo svolgersi di una "permanenza personale" che
snocciola nel tempo tutte le più disparate e possibili situazioni.
Se il suo sistema è in grado di sostenere le inevitabili situazioni
negative, può raggiungere la "vincita costante";
almeno fino a quel momento perchè il futuro non è mai prevedibile e
ciò che non è successo in venti anni, può succedere il giorno
dopo. Quindi, quando si parla di vincita costante, ci si riferisce
sempre al passato e non al futuro. Chi ha un concetto realistico
della roulette può dire: fin qui ho sempre vinto per quarant'anni
(magari); d'ora in poi non lo so.
Qualcuno
dice che chi possiede un sistema vincente non lo cede ad altri e che
dovrebbe essere ricco utilizzandolo personalmente. Che bisogno ha di
venderlo? Perchè dovrebbe condividere la "gallina" che fa
le uova d'oro? Perchè cerca qualche spicciolo se può arricchirsi
con il suo sistema?
Sono
affermazioni che ho trovato spesso in Internet, ma che denotano la
non conoscenza di una realtà che è diversa dall'immaginario.
Per
rendere un sistema sempre vincente (almeno nelle intenzioni) bisogna
che questo sia in grado di sostenere tutti gli scarti negativi che
nel corso delle sedute sicuramente gli capiteranno. Per sostenere lo
scarto, che di solito non si sa quanto dura, bisogna disporre sempre
delle "munizioni" e se queste finiscono, finisce anche la
"vincita costante". Tutto questo si traduce nel dover avere
a disposizione una cassa con una adeguata quantità di pezzi (unità
di misura del casinista) e, a meno che il sistemista non sia un
Rockefeller che mette a rischio tutto il suo impero, il valore del
pezzo base non potrà essere molto elevato.
In
sostanza, il sistemista deve sempre tener presente il rapporto
"incasso/esposizione" per far durare più a lungo possibile
le sue munizioni.
La
domanda che vi pongo è: può un sistemista arricchirsi con
gli incassi costanti del suo gioco? Credo proprio di no perchè,
supposto non voglia correre rischi forzando il gioco, la sua vincita
giornaliera sarà di 20-30-50 pezzi e questi pezzi non possono essere
di grosso valore. Certo dipende dalla grandezza della sua cassa, che
sarà comunque condizionata dai massimali del tavolo. Il sistemista
dovrà sempre tener presente che non può fare puntate oltre certi
limiti dettati dalla Casa da gioco e che se ci dovesse arrivare, un
ipotetico incasso successivo non sarebbe in grado di recuperare tutta
l'esposizione pregressa. Tutto questo per certi livelli di potenza
economica perchè la stragrande maggioranza dei sistemisti usa il
pezzo minimo o al massimo doppio o quadruplo del minimo.
Però,
anche se il sistemista non si arricchisce, può senz'altro trarre un
piccolo ma costante beneficio che gli permetta di migliorare la sua
vita. Ma la sta veramente migliorando? Affrontare giorno dopo giorno
il viaggio di andata e ritorno al Casinò, è divertente? Combattere
al tavolo verde contro gli ostinati scarti contrari, è rilassante?
Avere gli incubi notturni di essere al Casinò e di non poter giocare
per la ressa, o per la mancanza di carta e penna, o perchè le tue
fiches sono diventate dei sassi, è piacevole? Eppure queste sono le
aspettative per un regolare sistemista di routine.
Di
solito si tratta di persone giovani, con gli ormoni pienamente
funzionanti e, come ho già accennato in un altro post, con una
preponderante visione di una seduta facile e vincente. Chi dopo
quaranta anni di roulette e trenta di Casinò conosce i pro e i
contro, non ha più la bramosia del gioco a tutti i costi e
preferisce una vita più tranquilla, magari studiando sempre nuove
soluzioni e divulgando ciò che è riuscito a trovare. Questo è un
divertimento puro e senza intenzioni di lucro. A una certa età lo
studio e la ricerca sostituiscono la fregola del gioco: che
sia pigrizia? Forse. Naturalmente bisogna vedere se le cose che
divulga sono valide e se, anche con parecchi distinguo, possono
arricchire (intellettualmente) chi le legge.
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al Sito.
Se
uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci
va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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