27/10/12

DIFFERENZIALE



Tutti noi sappiamo che il "differenziale" è quel meccanismo che durante una curva fa girare a velocità diversa le ruote posteriori delle automobili.

Quanti sanno cos'è il "differenziale" al gioco della roulette? Gli esperti certamente lo sanno, ma la maggioranza di tutti i nuovi adepti creati da Internet, lo sanno? Se non sanno nemmeno cosa siano le Figure, figuriamoci se sanno cos'è il gioco in differenziale.

Supponiamo che due persone che non si conoscono facciano entrambe un gioco sulla Chance Semplice del R/N utilizzando una D'Alembert (ma qualsiasi altra montante, anche diversa fra i due, è la stessa cosa). Supponiamo che Tizio giochi costantemente a R e Caio costantemente a N. Secondo lo svolgersi della permanenza capiterà che, ora l'uno, ora l'altro, faranno contemporaneamente puntate sui due colori a masse diverse, secondo i dettami della montante che ognuno ha. Tutto fila liscio finchè non ci mette lo zampino lo zero che, imprigionato entrambe le puntate, ne libererà soltanto una.

A questo punto i due si accorgono della reciproca presenza e decidono di unire gli sforzi per battere la macchina e pagare il giusto 50% di una sola mise all'uscita dello zero. Diversamente, uno dei due a turno avrebbe continuato a pagare il 100% e l'altro il 50%.

Per fare questo capiscono subito che non si possono puntare entrambi i colori contemporaneamente ma che, per evitare la doppia tassa dello zero, dovranno puntarne soltanto uno. Entrambi, però, vogliono giocare costantemente il loro colore preferito e quindi sorge il problema di come e cosa puntare su un solo colore.

Dopo una breve consultazione decidono la loro strategia. Ognuno prosegue il puntamento del proprio colore, ma solo sul carnet di gioco. Sul tappeto verrà messa la differenza fra le due puntate e sarà posta sul colore della puntata più alta. In questo modo ci sarà sempre un giocatore vincente, anche se esce il colore dove non c'è puntato niente. Com'è possibile?

E' possibile perchè, ammesso che nessuno dei due salti trascinando nel baratro anche l'altro, alla fine dei giochi i due si troveranno in tasca tutti i pezzi vinti, sia realmente, sia fittiziamente. Ciò succede perchè il giocatore vincente diminuisce lo scalino della montante, mentre quello perdente lo aumenta e ciò che non si è incassato ora lo si incasserà poi dall'aumentare della differenza fra le due puntate teoriche del carnet.

Supponiamo che Tizio deve puntare 8 pezzi e Caio deve puntarne 5. Entrambi annotano le loro puntate nel carnet ma solo Tizio punta 3 pezzi a R mentre Caio non punta niente. Esce N e, mentre Tizio annota che ha perso 8, Caio annota che ha vinto 5. Al colpo successivo Tizio aumenterà la puntata al termine superiore della montante, mentre Caio diminuirà la sua puntata al termine inferiore, ma si punterà però sempre la differenza sul colore che ha la puntata maggiore. Se lo squilibrio continua, la differenza della puntata sarà sempre più grande, ma quando il giocatore sfortunato rientrerà nei termini più bassi, recupererà la sua perdita, ma anche gli utili fittizi che nel frattempo il giocatore fortunato aveva annotato nel carnet. Come è possibile questo? E' possibile perchè Tizio in precedenza aveva puntato meno di quanto avrebbe dovuto se non ci fosse stato Caio e quando Caio ha diminuito le sue puntate, perchè vinceva spesso, Tizio ha aumentato la sua puntata più che proporzionalmente alla sua esposizione reale, incassando anche gli utili che Caio non aveva materialmente incassato, ma solo annotato nel suo carnet. In pratica il gioco in differenziale è un modo per rendere più blanda la montante, ma soprattutto ci permette di fare un gioco doppio. Se poi gli attacchi sono giustificati da un risultato tendenziale, il differenziale serve a mitigare gli scarti e arrivare alla chiusura senza grosse difficoltà espositive. Il giocatore fortunato finanzia quello sfortunato che al suo rientro incassa tutto quello che l'altro aveva vinto fittiziamente.

Ora, se applichiamo il differenziale a un gioco che matura sporadicamente e che è dannoso per un altro gioco base, abbiamo risolto il problema della negativa perchè, oltre ad alleggerire il gioco base, guadagna fittiziamente durante il suo svolgimento e tale guadagno si tramuterà più tardi in utili reali.

In pratica ho inserito nel gioco la "temporalità" degli eventi. Eventi che capitano periodicamente e che altrimenti manderebbero in negativa il gioco base. L'intervento di un secondo giocatore, invece, ha lo scopo di calmierare il primo e nel contempo produrre utili che altrimenti non potrebbero essere realizzati dal giocatore impegnato nel rientro dall'esposizione.

E' chiaro che non si tratta di due giochi entrambi continui. Uno può esserlo, ma l'altro subentra al verificarsi di certe situazioni che sarebbero dannose per il primo. Ecco che non importa che il secondo giocatore concluda il suo gioco. Egli può interromperlo al rientro del giocatore base e riprenderlo successivamente in un altro momento, all'altezza dell'interruzione e con nuove situazioni di gioco.

Questo è ciò che determina "l'incasso costante" ed è quello che ho intenzione di proporre agli americani per un nuovo libro sul Punto-Banco.

Il risultato dei test è di 314 pezzi in 124 taglie e quindi una media di 2,5 pezzi per taglia. Massima puntata 32 pezzi e massima esposizione inferiore ai 100.

Forse i "contatori di carte" avranno un sostituto, sempre fintanto che le case da gioco non prenderanno anche qui i loro provvedimenti.

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Se uno va al Casinò una volta nella vita può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.

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