Cosa vedono gli avventori di un Casinò
nel "totem" di una roulette?
Vedono una decina di numeri posti in
sequenza di sortita che, se letti così come si trovano, possono dare limitate
indicazioni sulla frequenza (limitata a pochi colpi) dei tre settori della
ruota (vicini serie e orfanelli), o limitate indicazioni sulla frequenza delle
tre Chances Semplici, o limitate indicazioni su ritardi e calori, o qualche
altra indicazione sullo svolgersi della permanenza negli ultimi 10-15 colpi.
E' chiaro che un tale vantaggio a volte
funziona e a volte no perchè 10-15 colpi, anche se sono gli ultimi usciti, non
sono sufficienti a far capire cosa succederà poi. Quel piccolo settore di
permanenza non è sufficiente a individuare un disegno statistico, per cui il
seguito di quei numeri può essere qualsiasi cosa.
Sono 10 rossi? Se qualcuno decide di
andare a nero, sappia che ne possono uscire altri 15-20 perchè 10 non è poi uno
scarto così elevato nella storia della roulette. Manca per 10-15 volte una
Dozzina o Colonna? Se qualcuno decide di iniziare a giocarla, sappia che questa
può ritardare per altri 10 colpi. Sta uscendo in continuazione la serie
intervallata da un colpo di vicini o di orfanelli? Non è detto che l'andamento
continui e la serie può mettersi in ritardo per lungo tempo. C'è una finale in
calore intervallata brevemente da altre finali? Non c'è alcuna indicazione che
quella finale continui la sua momentanea frequenza. Gli esperti sanno che
quando alla roulette si rileva un fenomeno, è già tardi per trarne un vantaggio.
Il più delle volte il "totem"
non serve a niente. A chi vi fa riferimento può andar bene e può andar male. I
numeri sono pochi e il seguito ha troppe possibilità di sviluppo.
Per avere un'adeguata certezza (non
assoluta ma statistica) che il futuro sarà come prevediamo, sono necessari più
colpi indicativi e solo allora si potranno individuare i punti di un possibile
sviluppo dei disegni che statisticamente si formeranno in un ciclo logico di 36
o 37 colpi. E' ovvio che per visualizzare questi disegni non serve una semplice
stesura lineare della permanenza, bensì una sua disposizione in appositi schemi
che rendano possibile tale visualizzazione. Potranno essere schemi quadrati
(6x6), rettangolari come il tappeto (3x12), rettangolari come le Figure sui
Pieni (4x9), o altro ancora. L'importante è che possano contenere 36
inserimenti prodotti da un ciclo logico, sia di numeri, sia di altre Chances
che con una moltiplicazione di eventi eguagliano i risultati statistici dei
Pieni. Solo così riusciremo a individuare i disegni statistici e a trarne un
beneficio al momento del loro completamento.
Abbiamo risolto il problema? Certo che
no, perchè qui subentra la "capacità elusiva" della roulette.
A ogni spin può uscire un qualsiasi
numero perchè tutti i numeri hanno lo stesso diritto di sortita. E' vero che
tendenzialmente 12 non lo avranno perchè sono statisticamente destinati a
mancare nel ciclo logico, ma noi non possiamo stabilire a priori quali saranno.
Ecco che la conclusione di quel disegno statisticamente certo diventa possibile
in più posizioni e la conseguenza è un allargamento di Chances da giocare. Se
il disegno ricercato nei 36 colpi si chiude relativamente presto, non ci sono
problemi. Se si chiude verso la fine del ciclo, può venir meno la sostenibilità
economica perchè le aperture di gioco aumenteranno e non potremo più trarre un
vantaggio dalla nostra conoscenza del futuro. Diventerebbe troppo dispendiosa
per essere sostenuta con qualsiasi cassa.
Questa è la "capacità elusiva" della
roulette. Il disegno si forma, ma l'impegno per arrivare al suo completamento è
troppo grande da sostenere a causa di una proliferazione di aperture. Parafrasando
ciò che si dice sui massimi scarti, possiamo dire che un allargamento totale
delle Chances che entrano in gioco è "improbabile
ma non impossibile". Comunque, anche senza arrivare a quel limite,
basterà un allargamento di metà o di tre quarti della Chance in campo per
rendere insostenibile il gioco.
C'è un modo per evitare che ciò accada?
Credo che l'unica possibilità per "eludere" l'elusione, sia di non perseguire
un unico risultato sul possibile sviluppo della permanenza. E' chiaro che nel
numero delle partite ci saranno le più disparate permanenze e fra queste ci
saranno quelle favorevoli ma anche quelle sfavorevoli. Sappiamo che la roulette
non fa sempre ciò che ci si aspetta e che un'unica strada per arrivare alla
meta può essere elusa da molte delle possibili permanenze avverse. E' per
questo che molte partite buone sono vanificate da un'unica partita killer. La
causa è che facciamo sempre lo stesso gioco, che per di più persegue un unico
risultato.
Il sistema che attualmente sto testando
da qualche mese (non l'unico) prevede appunto una pluralità di chiusure. Il
disegno può formarsi un più punti dello schema e se non si forma da una parte,
si formerà abbligatoriamente da un'altra. In oltre le possibili chiusure sono
13 che però non si realizzeranno tutte. Basterà però che se ne realizzino tre o
quattro e lo scopo dell'utile sarà raggiunto. Dirò di più: a meno che non si formino 5-6 aperture prima del primo incasso,
io chiudo la partita al primo utile. In questo modo l'aleatorietà della
roulette è superata, anche perchè in questo gioco allargamento e calore si
compensano e in un modo o nell'altro non sono mai mancate le 6 vincite in 36
colpi. Se la permanenza è avversa per uno o due disegni, non lo sarà per gli altri
e noi saremo lì ad aspettarla.
Questo è il fulcro del problema
roulettistico. Creiamo più punti di possibile chiusura e l'aleatorietà non potrà
più eluderci.
Certo rimane sempre la possibilità di
una permanenza eccezionalmente anomala, dove per esempio possono uscire 10
numeri in 36 colpi. In questo caso, e se questi 10 numeri si disponessero in un
determinato modo, potremmo anche non arrivare a una chiusura, o che questa
arrivi a permanenza avanzata. Il fatto non sarebbe sostenibile e la "capacità elusiva" della roulette avrebbe
vinto ancora una volta.
Oggi ho pubblicato la prima parte di un
sistema sui numeri Pieni in Figure di 2
a Modalità 2. Si tratta di un gioco che consiglio di valutare bene prima di
giocarlo. Si va alla "compagna di
coppia": metodo di gioco
che abbiamo già visto applicato alle Terzine. Ora lo applichiamo alla Chance di base delle Sestine con elementi i Cavalli e con componenti i Pieni. E' un gioco che
dipende dal tipo di permanenza e quindi, come la maggior parte dei sistemi, può
vincere e può perdere, ma costituisce comunque un ulteriore studio sulle
possibili soluzioni per una "vincita
costante".
CAPITOLO: NUMERI PIENI. FIGURE ORDINALI.
TITOLO: FIGURE DI 2 A MODALITA' 2. (N° 71)
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