16/12/10

EQUALIZZATORE


Leggendo qua e là nei vari Forum, trovo molto spesso proposte di sistemi a “copertura” del tableau. Giocare a “copertura” vuol dire coprire un’area che può comprendere una combinazione di due o più Chances Multiple o Semplici, e giocarla in continuazione intervenendo con una progressione appositamente scelta per contrastare i periodi in cui tale area non esce. L’area può cambiare, ma la quantità della copertura rimane la stessa.

Un altro tipo di attacco consiste nel giocare determinati numeri che cambiano secondo l’ultimo uscito, arrivando a coprirne 27 o, per chi non ha voglia di puntarne così tanti, solo 12. Qui non mi fermo a commentare perché il gioco si commenta da solo.

Di solito l’area coperta va dalla metà ai due terzi del tappeto e, in queste condizioni, di solito, le vincite non tardano a scadere. Se poi arrivano le serie di perdite, gli scoperti sono per forza spalmati in più partite, contando sul fatto che, data la “copertura”, tra un incasso e l’altro, non debbano esserci molti colpi persi. Del resto si capisce benissimo che il recupero non può avvenire con una riduzione logica perché non basterebbero i soldi della Banca D’Italia.

In pratica, l’azione del giocatore, più che sulla scelta dell’attacco, si concentra sulla manovra finanziaria e cerca di trarre un vantaggio dall’aumento della montante che dovrebbe sopportare l’inevitabile raggiungimento dell’equilibrio statistico di tutti i settori del tappeto.

Altri studiano più costruttivamente la quantità media in cui una Chance Multipla si presenta in un ciclo di 12, 24 o 36 colpi. Il fatto è che ogni quantità raggiunge un risultato medio che possiamo definire “stabile” in un numero di cicli che siano formati da 36 colpi di roulette.
Al primo ciclo (12 colpi) la Legge del terzo è fortemente instabile; al secondo (24 colpi) è probabilmente stabile; al terzo (36 colpi) è tendenzialmente stabile.
Questo ci porta a visualizzare le varie quantità delle Chances Multiple come se fossero gli elementi di un equalizzatore. Avete presente le colonnine delle varie bande sonore di un equalizzatore? Si alzano e si abbassano per arrivare poi alla combinazione perfetta che ottiene il suono perfetto. La stessa cosa avviene per le quantità delle Chances (terzine, cavalli, pieni) lungo il percorso per raggiungere la maturazione dei 36 colpi, che stabiliscono il limite minimo per una corretta realizzazione della Legge del terzo, sia che si parli di sestine, terzine, cavalli o pieni. La configurazione finale tende al risultato statistico ma la strada per arrivarci può contenere anomalie che non osservano un regolare andamento con l’avanzamento della permanenza.

Bernoulli ci dice che aumentando la quantità delle boules, tutte le Chances tendono all’equilibrio, mentre la Legge del terzo di dice che nel singolo ciclo tutte le Chances tendono ad apparire per i due terzi. Entrambe sono tendenze che nei brevi periodi possono non rispettare quanto previsto. Nel lungo periodo, invece, tendono ad avvicinarsi alla media teorica.

Se prendiamo un numero di boules che tende all’infinito, tutte le combinazioni di Chances risulteranno presenti in egual numero. Se prendiamo un numero di cicli che tende all’infinito, tutte le Chances in essi contenute rispecchieranno percentualmente i due terzi sia che si tratti di pieni sia che si tratti di Chances Multiple.

A questo punto, vista la discrepanza fra il pensiero di alcuni ricercatori e la realtà oggettiva, vorrei esporre la mia opinione sui punti essenziali necessari per costruire un qualsiasi sistema che utilizzi la Legge del terzo.

1°) Esame della configurazione standard in un ciclo di 36 colpi, sia si tratti di pieni, o qualsiasi altra Chances multipla. In questo caso i cicli naturali delle multiple subiranno una “moltiplicazione di eventi” che aumenta il loro numero fino a 36 colpi di roulette.
2°) Individuazione di un disegno che in un ciclo completo di pieni (36 colpi) si formi sempre, anche se giochiamo sestine, terzine o cavalli. In pratica l’attacco deve essere “giustificato” da un comportamento tendenziale, che se poi non si realizza sarà dipeso da uno scarto anomalo ed eccezionale.
3°) Valutazione se la strada da percorrere per arrivare alla maturazione del disegno individuato sia percorribile con i mezzi disponibili.
4°) Utilizzo di una montante che nei periodi intermedi sia in grado di sopportare gli scostamenti, dalla tendenza statistica, della Legge del terzo (variazioni delle bande dell’equalizzatore).

Per finire voglio pubblicare la testimonianza di una persona che come me ha capito quali sono i migliori approcci per un attacco costruttivo alla roulette.

Egr. sig. Zantiflore,
da molto tempo seguo il suo lavoro, riguardo alle metodologie applicate alla roulette, con grande stima e ammirazione (ho acquistato la sua ultima opera della quale ho molto apprezzato la zona calda sulle sestine, a patto si disponga di un buon capitale e di molta pazienza).

I doppi nei settori sulle terzine, sistema micidiale anche se molto difficile da applicare realisticamente, senza commettere errori; meglio quindi giocarlo seguendo la permanenza personale.

Dal suo sito ho trovato sperimentando con grande successo 2 metodologie veramente straordinarie delle quali posso confermare hanno raggiunto il guadagno costante e sono: la 3 diversa con cambio di passo sulle terzine: un vero portento; scoperti molto contenuti, mai violenti e chiusure delle partite certe.

Mutualità del terzo al 50% obbligato sulle chance semplici; sistema formidabile praticamente infallibile con il quale sto vincendo da 15 giorni consecutivi dai 15 a 20 pezzi a seduta, senza rischiare le coronarie. Oltre il 95% delle partite si concludono entro i 4 colpi e le restanti, le quali raggiungono i ballottaggi della D'Alembert, rientrano in positivo in pochi colpi. Max puntata 16 un’unica volta. D'altronde la matematica non è un’opinione: la ruota per portarci a giocare in terza linea ha poche possibilità contro le migliaia a nostro favore. Rispetto al gioco composto questo sistema ha delle potenzialità nettamente superiori.

Con il composto difatti ho vinto a lungo, ma con i ballottaggi stentavo molte volte a rientrare e 2 volte ho superato i 100 pezzi effettivi di scoperto a causa del tallone d’Achille di questa metodologia: la figura RRN o NNR ripetuta per 4 o 5 volte. In tal evenienza il sistema non ha difesa; poi comunque si rientra ma solo dopo interminabili colpi alla D'Alembert e aver raggiunto passivi importanti.
Ora le chiedo, ritornando al 50% obbligato, di esprimere un suo parere sul mio modo di procedere al trattamento dello "0". Siccome ho poche possibilità di giocare alla roulette francese, quasi sempre applico il sistema all'americana la quale con lo 0 si inghiotte la puntata per cui io mi comporto così: dopo la comparsa della casella verde io non punto (così si evita l'eventualità nefasta del doppio 0) e aspetto il tiro successivo. Nel caso di una ripetizione di puntata perdente, sia fosse vincente o perdente, continuo il gioco fino a una vincita sui doppioni, o un’altra ripetizione di puntata perdente, a patto mi riporti in attivo. Nel caso di un doppione sulle figure, se risultasse perso, continuo normalmente al livello superiore della montante. Nel caso risultasse vincente registro il passivo, risalgo di 5 colpi ed inizio una nuova partita. Questo è quello che faccio io, spero che vada bene.

Volevo chiedere un’ultima cosa riguardo alla montante di recupero: non ha mai pensato o sperimentato di adottare la contro D'Alembert per contenere lo scoperto?
Chiedo scusa per il dilugamento e nel ringraziarla le porgo i miei più distinti saluti.

Per il momento sto finendo la stesura di un sistema sui cavalli che completa un discorso iniziato con le terzine. Non è sempre vincente; come sempre, fra tante partite vincenti ai primi colpi, se ne trova qualcuna che richiede un impegno che arriva fino ai 200 pezzi (comunque di molto inferiore ai 1600 dei Gamblingbrothers). Sto cercando di migliorarlo, ma sarà un’ardua impresa, proprio perché il ciclo che ci garantisce il risultato è lungo 36 colpi.

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Nino.zantiflore@tiscali.it