19/11/10

50% OBBLIGATO


Solitamente, nei miei sistemi utilizzo lo sviluppo di una permanenza per formare delle configurazioni il cui completamento dovrebbe darci la vincita.

Se questo completamento non si realizza, perché la Legge del terzo non produce i suoi effetti, viene a mancare la condizione necessaria affinché il gioco funzioni e, quindi, restiamo sempre alla mercé di un’imprevedibilità dovuta agli esiti di una tendenza che, essendo tale, non è certa. Se la Legge del terzo funziona, vinciamo; se non funziona, perdiamo, o soffriamo finché non si ristabilisce la tendenza.

La realtà è che nella messa in pratica di un determinato sistema, il nostro gioco si svolge sempre allo stesso modo; sempre per lo stesso tipo di configurazione; sempre contro una sequenza di numeri che, prima o poi, finirà con l'apparire. E' quindi logico aspettarsi che, alla fine, una tale sequenza si presenterà perché non si può essere sempre fortunati e non si può sempre schivare l'evento contrario.

Di solito si tratta di un evento contrario continuo, dove la sequenza dei numeri si incastra perfettamente alla nostra figura giocata, numero dopo numero, per 8-9-10 colpi consecutivi; ma che può anche presentarsi con qualche vincita, intervallata da 3-4-5 perdite. E' chiaro che un simile andamento smonta qualsiasi capitale. In un modo o nell'altro, quindi, la roulette la fa da padrona, magari lasciandoci vincere per giorni consecutivi, ma poi reclamando i suoi diritti con la maturazione di quella figura che ci farà perdere, o soffrire per il recupero dell’esposizione. Questo è ciò contro cui dobbiamo combattere.

Con il sistema pubblicato il 31/10 non ho mai perso, ma ho dovuto subire negative che sono arrivate ai 20 pezzi sulla D’Alembert e ho dovuto impiegare molte partite per il recupero di quell’esposizione. Anche se alla fine sono comunque arrivato all’utile, la cosa non mi piaceva per niente. Ho quindi cominciato a pensare come interrompere quelle sequenze negative e sono arrivato a questa conclusione.

Quando nel nostro gioco inseriamo le figure allo scopo di stabilire il loro doppiaggio, iniziamo con l’inserimento della prima figura per ogni Chance. La seconda figura di ogni Chance è giocata se il primo termine corrisponde con il primo della figura da doppiare. Se è diverso, è inserita la nuova figura, ma su di essa non sarà stato fatto nessun tentativo di doppiaggio. Lo schema si evolve, ma la posizione occupata non ci da la possibilità di chiudere la partita con il doppione. Non ci fa giocare. Ciò succede soltanto in seconda riga, ma questi tre tentativi, che possono mancare, sono proprio quelli che, nella maggioranza delle partite, ci permetterebbero di chiudere il gioco ai primi colpi.

La variante (spero sia l’ultima) che oggi propongo, fa sì che ogni figura inserita nello schema ci dia la possibilità di ottenere il doppione e, quindi, che non ci siano maturazioni di schema senza l’alternativa di vincere o perdere. La somma degli esiti darà il responso.

Spero che questa sia l’ultima variante su questo sistema perché, a dir il vero, mi sono stancato delle Chances Semplici. Forse ci ritornerò più avanti con altri tipi di attacco. Da domani ritornerò sulle terzine.
CAPITOLO: Chances Semplici
TITOLO: Legge del terzo su 3 Chances in Mutualità. 50% obbligato.

Vai al Sito.
Vai al PDF.

Nino.zantiflore@tiscali.it