02/07/10

CAMBIO DI PASSO

L’IMPORTANZA DEL CAMBIO DI PASSO

Chi nella sua vita non ha subito una disfatta al Casinò?

Eppure aveva un buon metodo; le prove fatte a casa avevano dato ottimi risultati; c’era si qualche partita difficile, ma era stata superata dalla montante; errori non ne aveva commessi.
Eppure quella permanenza incontrata al Casinò è stata in grado di mangiargli il capitale, forse senza aver ottenuto neanche una vincita.

Quanti studiosi di roulette hanno avuto queste esperienze (almeno nei primi anni di attività) durante la loro carriera di “casinisti”?
Ebbene, io chiedo a questi signori se, tornati a casa dalla nefasta esperienza, hanno provato a rifare quella partita perdente utilizzando, sì la stessa permanenza, ma iniziando il gioco alcuni numeri dopo.

Se si tratta di un gioco sul continuo dei numeri della permanenza, ciò non ha alcuna importanza: gli eventi non sarebbero cambiati. Ma se si tratta di un gioco su cicli chiusi e su disegni statistici, avrebbero visto che la situazione sarebbe cambiata notevolmente. La partita (o le partite) che prima era stata perdente, ora sarebbe stata vincente. I disegni ricercati si sarebbero realizzati senza difficoltà (anche se diversamente) e gli utili gratificanti sarebbero venuti, magari copiosi. Tutto per una manciata di numeri in più o in meno.

Se fossi entrato al Casinò solo cinque minuti dopo. Se mi fossi seduto a un altro tavolo. Se avessi aspettato i risultati di un gioco fittizio prima di iniziare quello reale.

Questi sono i ripensamenti e i rimpianti che comunemente si fanno quando si è coscienti che una permanenza è diversa dall’altra e che ciò che produce un tavolo in quel momento è diverso da ciò che produrrà cinque o dieci minuti dopo con un'altra partenza. Tutto ciò, naturalmente, se si fa un gioco in cui la vincita dipende dalla formazione di disegni statistici, ricercati da uno o più cicli chiusi.

Quale insegnamento possiamo trarre da queste osservazioni? Come possiamo trarre un qualche vantaggio dai diversi effetti che una diversità temporale produce nei risultati che otteniamo?

Forse si potrebbe costruire un secondo schema, iniziante 4-5 numeri dopo, per poi scegliere quale dei due si presenta nelle migliori condizioni per il nostro attacco.
Forse ci si potrebbe presentare al tavolo con due tipi di schema per lo stesso gioco e scegliere poi la costruzione migliore per quella permanenza.

Ho fatto queste semplici considerazioni solo per introdurre il gioco che ho pubblicato oggi. E’ lo stesso gioco pubblicato la settimana scorsa, ma di diverso ha il rifiuto delle partite inizianti con una coppia di figure posizionali. Questo rifiuto avviene semplicemente tagliando i primi numeri della permanenza, servita per la costruzione dello schema. In pratica si finge di essere entrati in quel tavolo alcuni minuti dopo e quindi di aver iniziato la costruzione dello schema in un momento diverso.
E’ un “cambio di passo” che mi permette di fare una partenza meno onerosa rispetto alla precedente. Certo non si elimineranno tutti i rischi e pericoli, ma di certo ne sarà eliminato almeno uno.

CAPITOLO: FIGURE POSIZIONALI.
TITOLO: Alla terza figura diversa con cambio di passo.

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nino.zantiflore@tiscali.it