13/01/10

STRATEGIE DEL PRINCIPIANTE

STRATEGIE DEL PRINCIPIANTE

Giorni fa, parlando di roulette con un conoscente, mi sono sentito dire: “La roulette fa quello che vuole!” e mi racconta un fatto accadutogli qualche anno addietro.

Mi trovavo al Casinò di Campione e avevo vinto 6 milioni giocando qua e là sui vicini e sulla serie. Passando fra i tavoli ho notato che una roulette aveva prodotto 9 colpi di numeri neri, tutti della colonna centrale. Mi venne l’acquolina in bocca e mi dissi: “Perché non sfruttare quest’occasione per prendermi altri duecentomila lire?”. Cominciai puntando 100 mila a rosso e 200 mila sulle colonne laterali. Dato che al primo colpo uscì ancora un nero della colonna centrale, iniziai a raddoppiare la posta pensando che certamente il colpo successivo avrebbe interrotto quella strana sequenza. La strana sequenza durò per altri sette colpi, ma prima di arrivarci io avevo già perso 8 milioni.

Quanti ne abbiamo sentiti di questi discorsi? Certo gli esperti queste cose le sanno, ma i principianti purtroppo no!

Mi rivolgo quindi ai principianti portando alla loro attenzione questo piccolo ragionamento.

Quella serie di 17 neri della colonna centrale corrisponde a una cosiddetta “figura” facente parte di altre figure con le stesse caratteristiche. Anche se la quantità dei rossi e dei neri delle tre colonne varia, tali raggruppamenti costituiscono pur sempre delle figure che, per la “Legge sulla distribuzione” delle stesse, hanno il diritto di presentarsi nello sviluppo del loro naturale ciclo di eventi. In pratica, ogni figura di qualsiasi grandezza ha il diritto di presentarsi dopo un certo numero di colpi. Questa tendenza rispecchia semplicemente le “Leggi naturali del caso” e la comparsa di queste “fenomenate” (come le chiamava un mio compagno di esperienze) è inevitabilmente periodica.

Questo che significa? Significa che se andiamo in cerca di questi fenomeni, alla fine troveremo la stessa “fenomenata” dello sventurato mio conoscente.

Il principiante però mi dice: “Ho fatto la stessa cosa tante altre volte e mi è sempre andata bene. La sfortuna ha voluto che capitassi proprio in quel tavolo dov’è durata più delle altre volte”.

Siamo sicuri che sia sfortuna? O non è forse il naturale epilogo di chi cerca guai tra tutte le “fenomenate” di ogni genere e dimensione?

Il naturale pensiero del principiante è che la roulette non può produrre sempre le stesse cose. Questo è vero, ma le può produrre per il tempo necessario a esaurire le risorse finanziarie del giocatore. Ciò è possibile proprio per la proporzionalità dei pagamenti rispetto alla quantità dei numeri disponibili.

Per concludere, vorrei solo far presente al principiante un aspetto della questione.

Giocando contro la “fenomenata”, che cosa ottieni in caso di esito favorevole? Un pezzo.
Giocando contro la “fenomenata” che cosa ottieni in caso di esito sfavorevole? La perdita completa delle tue risorse economiche.
Giocando a favore della “fenomentata” che cosa rischi in caso di esito sfavorevole? La perdita di una mise.
Giocando a favore della “fenomenata” che cosa ottieni in caso di esito favorevole? La possibilità di vincere innumerevoli volte; la possibilità di fare un “paroli” in vincita, anche prelevando di volta in volta parte delle vincite.

Qualcuno dirà che il diverso comportamento del giocatore avrebbe prodotto una permanenza diversa per le ben note ragioni e quindi non ci sarebbe stata la stessa sequenza di eventi. Io dico però che il diverso comportamento del giocatore non ostacola il processo distributivo delle figure e quindi, alla fine, troverà anch’egli la “fenomenata” abbastanza lunga da procurargli un buon incasso.

Qual è la morale di questa storiella?

Forse è meglio non rischiare mai tanto per vincere poco. Forse è meglio fare il contrario, rischiando poco per vincere tanto. Certo i risultati non saranno immediati, ma l’occasione alla fine arriverà. Se il mio conoscente avesse giocato a favore della “fenomenata”, quanto sarebbe riuscito a incassare alla fine degli 8 colpi con un paroli, anche ridotto lungo il cammino?

NINO ZANTIFLORE

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nino.zantiflore@tiscali.it