Da quando la roulette esiste in questa forma definitiva,
lo zero è sempre stato considerato come un nemico. Sto parlando di
roulette francesi, che si trovano nei Casinò terrestri e con con un
solo zero che alla sua sortita imprigiona le puntate sulle Semplici.
Non parlo di roulette con doppio zero o roulette "on line"
dove le Semplici sono perse al 100%.
Se si fanno giochi sulle Chances Semplici, lo zero
rappresenta la tassa che ci fa perdere il 50% della puntata fatta nel
momento della sua sortita. Da qui deriva anche la definizione che
generalizza il vantaggio del banco sul giocatore. Tale vantaggio
viene generalmente definito come "tassa dello zero"
per indicare che la roulette ha un pagamento proporzionalmente iniquo
rispetto alla totalità dei numeri disponibili. In pratica
rappresenta il 37° numero mentre il banco paga in proporzione a 36
numeri.
Lo zero rappresenta una tassa anche quando giochiamo
Chances Multiple come cavalli, terzine, sestine, dozzine e colonne,
non solo per l'iniquità dei pagamenti che vengono fatti come se lo
zero non esistesse, ma anche perchè è escluso dalla simmetria dei
loro giochi.
Per quanto riguarda la Chance Multipla dei Pieni, un
giocatore casuale può puntare lo zero come un qualsiasi altro numero
e la tassa che deve pagare è dovuta soltanto all'iniquità del
pagamento. Un sistemista sui numeri Pieni invece, considera
generalmente lo zero come estraneo al suo gioco, semplicemente perchè
non rientra nella simmetria dei suoi schemi. In questo caso, oltre
all'iniquità del pagamento, il sistemista dovrà pagare l'esclusione
dello zero dal suo gioco. Tutto ciò perchè lo zero è un numero che
non può essere inserito in uno schema senza modificarne la struttura
simmetrica.
Durante la mia carriera di sistemista ho sempre escluso
lo zero dai miei giochi che si sono succeduti sulle varie Chances.
Che giocassi terzine, sestine o pieni, non puntavo mai lo zero,
semplicemente perchè non rientrava nella simmetria dello schema.
Questo fino a poco tempo fa.
La svolta è avvenuta da quando ho abbandonato i giochi
sulle Terzine (gioco da me preferito per lungo tempo) dedicandomi
esclusivamente ai Pieni. Come tutti i principianti, molto tempo fa
avevo la convinzione errata che più numeri si coprivano, più
aumentavano le possibilità di beccare il numero uscente.
Naturalmente si doveva nel contempo giocare una Chance che avesse un
pagamento abbastanza remunerativo e i 12 pezzi della Terzina mi
sembravano sufficienti per una manovra finanziaria che avesse una
certa resistenza.
Da quando sono passato a giocare esclusivamente Pieni,
utilizzo sempre schemi simmetrici che escludono lo zero ma, a
differenza di prima, lo punto costantemente e non per recuperare un
po' di esposizione, ma per andare in utile con un sol colpo. Lo zero
è diventato il mio Jolly; il numero che indipendentemente
dall'esito del sistema mi permette di recuperare tutta l'esposizione
e ottenere il mio utile.
Si tratta di un solo numero che paga, come tutti gli
altri, 35 volte la posta che è il massimo incasso consentito alla
roulette. Il suo costo è facilmente assorbito dalla montante sugli
altri numeri perchè anch'essi incassano il massimo. Naturalmente
questo ha una ragione se gli altri numeri sono puntati a masse
diverse perchè seguono linee di gioco diverse. In caso contrario la
sua puntata sarebbe uguale a tutti gli altri numeri (cosa pur sempre
valida) ma non si parlerebbe più di recupero e utile, bensì di
guadagno uguale a tutti gli altri.
In questo modo lo zero è diventato il nostro amico e,
pur pagando una tassa per l'inequità del pagamento, la sua sortita
ci permette di azzerare l'esposizione e darci un utile. Senza la
sortita dello zero il gioco si svolge regolarmente sugli altri numeri
e se i diversi giochi praticati concludono le loro chiusure
tendenziali, il suo sarà stato un costo che non avrà condizionato
più di tanto la montante utilizzata per i diversi giochi.
In una delle ultime sere stavo giocando con due sistemi
in allargamento e, a metà partita, è uscito lo zero che, tolta
l'esposizione totale, mi ha lasciato un utile di 20 pezzi. Lo scopo
era stato raggiunto e oltretutto si erano sviluppati molti numeri con
pochi doppioni. A quel punto mi aspettavo l'inizio di una serie di
doppiaggi e perciò ho stoppato la partita. Infatti, per ben 10 colpi
non avrei vinto con entrambi i giochi perchè i doppioni sono entrati
a ripetizione frammisti a uno o due numeri di allargamento ma non
puntati. Verso la fine del ciclo le vincite ci sono state, ma mi
sarebbero costate termini di montante fino a 7-8 pezzi per pieno.
Avrei ottenuto lo stesso il mio utile, ma con qualche sofferenza in
più.
Ieri sera poi, non ho addirittura giocato i miei soliti
due o tre sistemi perchè lo zero è uscito cinque, forse sei volte
in una ventina di colpi. A quel punto ho lasciato perdere i sistemi
perchè avevo raggiunto comunque lo scopo.
Quindi, in molti casi lo zero è la nostra salvezza e se
durante la partita non esce, ci penserà il gioco a recuperare il suo
costo.
Lo
zero non è più un nemico.
Sono sempre impegnato nella stesura del nuovo libro sul
Punto-Banco e quindi non posso dedicarmi alla pubblicazione dei nuovi
giochi che sto utilizzando alla roulette on line. Mi trovo in una
difficoltà espositiva: la descrizione di più interventi,
differiti nel tempo, nella stessa riga che contiene più interventi.
Esporre 3-4 puntate in orizzontale è facile, basta sfalsare i colori
della scrittura. L'impossibile è esporre i mutevoli effetti di
quelle puntate sempre nella stessa riga. Specialmente se i dati si
riferiscono a due Chances. Dovrò ricorrere al verticale, anche se
occupa più spazio.
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere
fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non
esiste.
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