Un
ciclo chiuso è l'acquisizione di una permanenza composta di
un determinato quantitativo di spin commisurato al riferimento.
L'attività
giornaliera di una roulette produce una permanenza continua che va
dall'apertura del tavolo e si sviluppa fino alla sua chiusura.
Durante questa attività "la frequenza relativa tende alla
probabilità e la media sperimentale tende alla media teorica"
(Principio di Bernoulli).
Un
gioco improntato su questa realtà deve per forza cercare lo
sfruttamento degli scarti negativi o positivi che si presentano
durante questo percorso; volendo, anche legando le giornate di gioco
indipendentemente da luogo e tempo (permanenza personale). Altri
giochi possono essere fissi (affidandosi alla potenza di una manovra
finanziaria) o variabili (che seguono l'andamento sperando nella sua
continuazione). Alla fine il principio di Bernoulli tenderà a
realizzarsi ma nel frattempo ci saranno stati i periodi di scarto.
Possiamo dire che l'equilibrio è una situazione che si realizza in
un tempo che tende all'infinito e che lo scarto riguarda i frammenti
di questo infinito. Lo scarto negativo o positivo non riguarda solo i
numeri o le altre Chances del tavolo, ma anche gli esiti dei
nostri attacchi. Se incappiamo in una permanenza contraria, siamo in
uno scarto negativo, mentre se la permanenza è favorevole, siamo in
uno scarto positivo.
Il
guaio di questo modo di utilizzare la roulette è che lo scarto
negativo non ha limiti e anche se ci hanno detto che ben
difficilmente si può protrarre oltre le cinque volte la radice
quadrata del numero dei ballottaggi, possiamo sempre trovare lo
scarto che supera i precedenti, perchè la permanenza su cui
giochiamo è infinita e la tassa del banco agisce indisturbata perchè
la "simmetria" può esercitare pienamente la sua
azione.
La
quantità degli incassi è simmetrica alla quantità delle perdite,
relativamente alle coperture eseguite. Se copriamo molto, vinciamo
più spesso noi del banco, ma incassiamo di meno di quanto incassa il
banco quando vince lui. In pratica e secondo l'esperienza che tutti
possono verificare, l'esito positivo di una giornata è inversamente
proporzionale alle coperture del tappeto. Più numeri copri, minore
sarà la probabilità che tu esca vincente dal Casinò. In ogni caso,
con una permanenza aperta non vi è una conclusione che sia certa
entro tempi accettabili e quindi, relativamente alle coperture, tante
volte vince il banco e tante volte vinci tu, ma alla fine sarai
perdente per la tassa del minor pagamento. Tutto ciò succede perchè
non hai un gioco che ti da una chiusura vincente entro un tempo
accettabile. Se questo gioco esistesse, non ci sarebbe più simmetria
o tassa del banco, perchè puoi contare su una vincita finale certa
che annulla la simmetria e su un motante adeguato che annulla gli
effetti della tassa.
Questo
gioco lo si può ottenere con i cicli chiusi che altro non
sono se non spezzoni di permanenza adeguati alla quantità della
Chance su cui si gioca.
Nel
vasto campo della roulette si possono considerare due tipi di cicli
chiusi:
1°)
Il ciclo chiuso logico.
2°)
Il ciclo chiuso assoluto.
Questo
è un estratto dal ZANTIFLORE IN VETTA e da altri precedenti
trattati.
CICLO
LOGICO
Il ciclo logico è una
permanenza di tanti termini quanti sono gli elementi che compongono
una Chance. Per la Chance multipla dei Pieni il ciclo logico è una
permanenza che comprende 37 spin. Per i Cavalli è una permanenza che
comprende 18 spin. Per le Terzine 12 e per le Sestine 6. In pratica
il ciclo logico offre alla roulette la possibilità di far sortire
tutti gli elementi contenuti nella Chance su cui si gioca, mentre la
Legge del terzo condiziona queste sortite producendo, alla fine del
ciclo, la nota proporzione fra Chances sortite (due terzi) e mancanti
(un terzo). In questo modo emergono delle tendenzialità che,
secondo il loro grado di affidabilità, possiamo così riassumere:
Numeri Pieni: ciclo
logico di 37 spin; presenze 24, assenze 13.
Cavalli: ciclo logico di
18 spin; presenze 12, assenze 6.
Terzine: ciclo logico di
12 spin; presenze 8, assenze 4.
Sestine: ciclo logico di
6 spin; presenze 4, assenze 2.
Per le Dozzine/Colonne il solo
ciclo logico è troppo aleatorio e quindi è inutile descriverlo. Per
le Chances Semplici il ciclo logico ha un senso solo se sono rilevate
in Figura che sia composta di almeno tre termini.
Naturalmente questa è una
tendenza le cui variazioni statistiche in più o in meno dalla giusta
proporzione sono inversamente proporzionali alla grandezza della
Chance. Una tendenza che si perfeziona con l'aumentare del numero
delle prove.
CICLO ASSOLUTO
Il ciclo assoluto è
sempre una permanenza di 36 spin, anche se le Chances
giocate contengono un numero di elementi inferiore a 36. Lo zero è
escluso dal conteggio perchè non rientra nella simmetria degli
schemi. Per i Numeri Pieni i due cicli sono uguali perchè gli
elementi della Chance coincidono con la permanenza di 36 spin. Per
Cavalli, Terzine o Sestine, non c'è uguaglianza fra gli elementi
delle Chances e i 36 spin (escluso lo zero) del ciclo assoluto e
quindi bisogna procedere a una "moltiplicazione di eventi"
al fine di eguagliare il tutto. Ecco che per un ciclo assoluto sui
Cavalli occorre uno schema contenente due cicli logici di 18 spin
(36). Per le Terzine uno schema contenente tre cicli logici di 12
spin (36) e per le Sestine uno schema di 6 cicli logici di 6 spin
(36). In questi casi si dovranno costruire degli schemi che
contengono due volte i Cavalli, tre volte le Terzine e sei volte le
Sestine perchè il ciclo assoluto dev'essere sempre di 36
spin. In questo modo ogni numero del cilindro ha la possibilità di
sortire e nello stesso tempo diamo la possibilità allo schema di
formare gli stessi disegni prodotti da un ciclo logico sui Numeri
Pieni, ottenendo così una maggiore regolarità nel complesso dei
risultati. Il motivo di questa analogia fra ciclo logico sui Pieni e
ciclo assoluto sulle altre Chances Multiple è facilmente intuibile.
Con il ciclo logico sui Pieni diamo la possibilità alla pallina di
visitare tutte le caselle disponibili (vedi Legge del terzo) mentre
con il ciclo assoluto diamo la possibilità alla Chance giocata
(diversa dai pieni) di compensare eventuali anomalie dei singoli
cicli logici con una "moltiplicazione di eventi".
Per esempio, in un complessivo di 6 cicli logici di Sestine ci
saranno cicli logici con Sestine in allargamento e cicli logici con
Sestine in calore. Nell'insieme dei 6 cicli queste anomalie si
compenseranno, dandoci alla fine una configurazione simile a
quella che si ottiene con un ciclo logico sui Numeri Pieni.
Riassumendo, con il ciclo
assoluto riusciamo a ottenere un affidabile risultato tendenziale
anche sulle Chances Multiple diverse dai Pieni, che possiamo così
riassumere:
Cavalli:
Ciclo assoluto di 36 spin (due cicli logici); presenze 24, assenze
12.
Terzine: Ciclo assoluto
di 36 spin (tre cicli logici); presenze 24, assenze 12.
Sestine: Ciclo assoluto
di 36 spin (sei cicli logici); presenze 24, assenze 12.
Vediamo allora un esempio di
ciclo assoluto su ognuna di queste Chances. La permanenza è
riportata con il "nome"
dell'elemento della Chance.
Cavalli
Inseriamo un ciclo logico di 18
spin in ognuna delle due righe dello schema. In totale sono 36 spin e
la somma dei due cicli rispecchierà il risultato standard dei Numeri
Pieni.
Primo ciclo logico:
20 1 3 31 19 13 14 19 2 7 31 27 13 15 7 9 1 15.
Secondo ciclo logico:
13 27 2 9 13 26 33 9 9 14 8 27 31 1 15 26 25 2.
La somma dei due cicli ha dato
23 presenze e 13 assenze (Legge del terzo mantenuta).
Terzine
Inseriamo un ciclo logico di 12
spin in ognuna delle tre righe per un totale di 36 spin.
Primo ciclo logico:
19 1 4 34 19 13 16 22 4 10 34 25.
Secondo ciclo logico:
16 16 10 7 4 13 16 28 4 10 13 25.
Terzo ciclo logico:
31 7 7 13 10 28 34 1 13 25 28 4.
La somma dei tre cicli ha dato
25 presenze e 11 assenze (Legge del terzo mantenuta).
Sestine
Inseriamo un ciclo logico di 6
spin in ognuna delle sei righe per un totale di 36 spin.
Primo ciclo logico:
4 1 1 6 4 3.
Secondo ciclo logico:
3 4 1 2 6 5.
Terzo ciclo logico:
3 3 2 2 1 3.
Quarto ciclo logico:
3 5 1 2 3 5.
Quinto ciclo logico:
6 2 2 3 2 5.
Sesto ciclo logico:
6 1 3 5 5 1.
La somma dei sei cicli ha dato
25 presenze e 11 assenze (Legge del terzo mantenuta).
Come possiamo notare, il
risultato totale tendenziale è uguale a quello di un ciclo logico
sui Numeri Pieni e anche qui ci saranno le variazioni fra presenze e
assenze che solitamente non superano i 4 punti in difetto o in
eccesso.
C'è tuttavia da notare che per
le Terzine e i Cavalli, la giusta moltiplicazione di eventi dovrebbe
essere come per le Sestine e cioè utilizzata con il "quadrato"
12x12 per le Terzine e 18x18 per i Cavalli. Con la giusta quantità
di cicli logici si otterrebbero le giuste proporzioni in modo più
stabile.
Ecco
che in base a questa consapevolezza il ciclo logico dovrebbe
essere usato solo per i Numeri Pieni, mentre per le altre Chances
Multiple dovrebbe essere usato solo il ciclo assoluto perchè
il loro ciclo logico può contenere deviazioni in difetto o in
eccesso ben più grandi di quelle del ciclo logico sui Pieni.
In
base a queste conoscenze siamo arrivati a stabilire che la simmetria
con il banco può essere superata da una vincita certa all'interno di
un ciclo chiuso e che la tassa può essere superata con l'incremento
del montante utilizzato allo scopo. Se entro un percorso sostenibile
ottengo sempre una vincita, non vedo come simmetria o tassa
possano nuocermi. La tassa sarà sempre pagata, ma superata. Detto
questo, ci sono due piccoli problemi.
Primo
problema.
L'esito
finale certo non risolve il pericolo dello scarto perchè, come lo
scarto si riferisce all'andamento di una permanenza, così si può
riferire alla chiusura ricercata all'interno di un ciclo logico. Il
disegno certo ricercato può maturare presto o può maturare verso la
fine del ciclo chiuso; può maturare in pochi punti dello schema o
allargarsi in molti punti. Il problema sarà quindi la sostenibilità
del gioco fino alla maturazione della (o delle) chiusura ricercata.
Secondo
problema.
Il
primo problema non è l'unico che riguarda il gioco all'interno di un
ciclo chiuso. Il secondo problema è il giocatore. Dopo aver
concluso una partita vincente, che cosa farà il giocatore? Egli ha
davanti a sé due strade:
1°)
Ricostruire ex novo lo schema prendendo una nuova permanenza.
2°)
Ricostruire lo schema mediante una risalita nella permanenza
appena utilizzata per la precedente partita.
La
prima strada è senza dubbio la migliore. Evita consecuitività nella
permanenza e rende meno frequente l'incontro di partite difficili.
La
seconda strada è più facile e comoda. Ricostruire ex novo lo schema
è "palloso" e implica una perdita di tempo che non tutti i
giocatori sono disposti a sopportare. Non importa se così facendo si
evitano quelle consecutività nella permanenza che alla lunga ti
portano allo scarto negativo; loro (e fra loro mi ci metto anch'io)
non hanno la pazienza di aspettare una nuova costruzione del gioco o
il completamento di una "partenza ottimale". Molte volte
vedono che se avessero iniziato il gioco prima, avrebbero vinto e
quindi sono portati ad anticipare il gioco o fare una risalita nella
vecchia permanenza. Dobbiamo essere consapevoli che la risalita fa
risparmiare tempo, ma ci farà arrivare con maggiore frequenza a
un'evoluzione di permanenza difficoltosa per il gioco.
Ho
conosciuto una persona (che si può definire professionista) che,
dopo aver ottenuto l'utile in una partita, aspetta la conclusione del
ciclo chiuso per iniziarne un'altra. Lui interviene sugli interi
cicli chiusi che incontra nella giornata. Non fa risalite e nemmeno
ricomincia la rilevazione dal punto in cui ha interrotto la partita
vincente: aspetta addirittura che il ciclo si concluda. Nemmeno io
arrivo a tanto. Applica un mio gioco pubblicato nel sito e l'ha
modificato secondo suoi parametri per ottenere un risultato che molto
difficilmente non si realizza. E' ben vero che in un Casinò
terrestre ci sono più tavoli e nel cambio di tavolo si possono
prendere i numeri del totem, ma in ogni caso bisognerà rilevare
nuovi numeri e perdere del tempo senza giocare. Eppure questi sono i
veri professionisti che non sono li per giocare, ma per svolgere
un'attività finalizzata all'utile e, soprattutto, finalizzata al
superamento delle leggi naturali del caso. Ciò che importa non è il
gioco in se stesso, ma il risultato ludologico. Se per ottenere lo
scopo necessita l'attesa che si presenti la condizione, il
professionista attende. Ciao Stanislao e salutami Sorrento.
Sapete
cosa mi ha detto una persona riguardo a questo argomento? Una volta
un suo conoscente è andato al Casinò e a fine giornata se ne è
andato senza aver giocato un colpo perchè la condizione non si era
presentata. Quanti sono in grado di fare questo? Certamente io
no...!!!
Nel
post del 9 Agosto ho preannunciato il nuovo gioco sui SISTEMI DI
RIFERIMENTO. E' stata una delusione perchè è arrivata la
permanenza contraria. Ero partito con 300 pezzi di cassa e poi sono
passato a 500. Ne avevo accumulati 1.500, ma alla fine la permanenza
contraria si è preso i 500 della cassa. Il gioco non ha la sicurezza
della vincita entro un percorso ragionevole perchè ho lasciato alla
roulette una scappatoia: un percorso che, anche se reso
difficoltoso da una percentuale contraria del 66,6% sugli esiti di
ogni attacco, è sempre possibile, e alla lunga si presenta facendoti
pagare il conto.
I
sistemi di riferimento erano 6 (le Sestine) e ogni volta che una
Sestina produceva o falliva la chiusura ricercata, tenevo valido
l'ultimo numero eliminando tutte le precedenti rilevazioni di quella
Sestina. Questo era fatto in contemporanea su tutte e sei le Sestine
e la giustificazione del gioco era quella percentuale del 66,6% di
chiusura rispetto alla non chiusura della Sestina (33,3%). Quando una
apertura si presentava con la configurazione scelta per il gioco,
iniziava l'attacco su quella Sestina e così era per tutte le altre
Sestine. C'erano configurazioni di apertura rifiutate e una sola
configurazione accettata. La maturazione della chiusura aveva una
probabilità del 66,6% di vincere contro il 33,3% di fallire.
L'iniziale puntata allargata alle Sestine intere rallentava la
scalata del montante, ma poi, quando si abbandonava la puntata
allargata e si passava alla puntata del gioco, quella esclusione di
due numeri della Sestina lasciava alla roulette una strada aperta e
quindi, a lungo andare, percorribile. L'intento era di avere una
percentuale favorevole su tutte le aperture accettate che si
presentavano in un gioco continuo e quindi senza l'utilizzo di cicli
chiusi. A lungo andare, e dopo innumerevoli giorni vincenti, la
permanenza si è adattata a quel "corridoio lasciato aperto"
e siccome si giocano Cavalli, la scalata del montante è divenuta
insostenibile. Allora si cerca di rallentare la scalata tenendo le
puntate più basse del necessario, cercando di recuperare il tutto
con più chiusure. A questo punto le Sestine eliminate si riformano
causando nel frattempo colpi perdenti sulle altre Sestine che sono in
gioco. Il punto è che ogni volta non si riparte da capo con il
montante, ma si prosegue all'altezza dell'esposizione, o quasi, per
cui basta che lo scarto negativo si protragga ancora per un po' e si
raggiunge il limite della cassa.
NON
E' UN GIOCO CHE UTILIZZA IL CICLO CHIUSO e perciò è aperto a
tutti gli sviluppi della permanenza continua. Il difetto non è
l'esito dell'attacco sulle Sestine aperte, ma la sequenza delle
Sestine che sortiscono. La vincita sulle Sestine aperte avviene in
media due volte su tre, e quindi vi è un vantaggio sulla frequenza
di quelle Sestine. Il problema è la persistente sortita di Sestine
non accettate al gioco e ciò si può protrarre nel tempo perchè il
gioco non si avvale di un ciclo chiuso. L'allargamento delle aperture
sarebbe di per se superabile perchè il gioco continuo ti permette di
calibrare il montante per più vincite, ma il fallimento di alcune
chiusure e la ricostruzione delle relative Sestine ti fanno
stazionare con continue puntate perdenti.
Di
solito non abbandono un gioco se prima non arrivo a una conclusione
soddisfacente. In questo caso, pur restando in positivo, ho deciso di
abbandonarlo perchè il gioco tiene una via aperta alla roulette e,
soprattutto, non si avvale di un CICLO CHIUSO.
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Se
uno va al Casinò una volta nella vita, può essere fortunato. Se ci
va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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