Sono
passati alcuni giorni e ho continuato a fare in reale la modifica che
ho condiviso con voi. A parte qualche inconveniente, dovuto alla
mancata accettazione delle puntate da parte del casinò on line (ora
sono passato alla fibra e vedrò se lo fa ancora), il gioco è andato
bene, anche se ho trovato anch'io per la prima volta una partita che
non ha chiuso una configurazione primaria in 18 spin. Ha chiuso la
prima vincita al 23° spin e la seconda al 24°. Anche uno di voi mi
ha avvertito di aver trovato 18 spin senza chiusure primarie, ma
questo già lo potevamo presumere e quindi in questi sporadici casi
si dovrebbe proseguire il gioco oltre i 18 spin sostenendolo un po'
di più. Le chiusure alla fine arrivano ed è solo una questione di
sostenibilità. Ci sarà un maggior impegno della montante.
Nel
mio caso questa è stata la permanenza che ho incontrato: 29
2 2 15 10 7 21 27 26 13. Qui ho iniziato il gioco con lo zero
e 3 carrè. 10 22 24 Quì ho recuperato
con il carrè da 2 pezzi. 5 qui ho
recuperato con il carrè. 33 35 19 16 31 9 27 4
17+ Quì ho preso il pieno
e Cavallo chiudendo la terza Sestina. 23
qui ho preso il secondo pieno e Cavallo chiudendo la quarta Sestina.
A questo punto ero scoperto di circa 100 pezzi che ho recuperato con
le successive partite. Anche se questa per me è stata la prima
volta, ogni tanto queste partite si incontrano e allora bisogna
sostenere il gioco con un adeguato impegno di cassa.
Inoltre
non dimenticatevi di puntare sempre lo zero. Se dobbiamo pagare la
tassa, preferisco pagarla in modo che quando esce lo zero mi ripaghi
di quanto ho impegnato con lui e che mi faccia recuperare lo scoperto
della partita. Lo zero esce in media ogni 37 spin da noi giocati
e io mi regolo anche in tal senso. Non ci si scappa. Facendo un gioco
sui pieni, la sua puntata è facilmente assorbita dagli incassi degli
altri pieni, e molte volte la sua sortita ci toglie dai momenti
difficili.
Ultimamente
applico il gioco in questo modo: Il primo colpo lo faccio con le
puntate allargate sui Carrè. Poi punto i Cavalli che comprendono gli
altri numeri della Sestina. Se per esempio l'apertura è sui numeri
25 28 e 30, punto il cavallo 25/28 e il Cavallo 27/30 da 1. Poi ci
inserisco il carrè 26/30 così tutta la Sestina è coperta e un suo
numero diverso da quelli che chiudono la configurazione primaria, mi
fa recuperare 9 o 18 pezzi del puntato. Poi se la chiusura ritarda,
punto i pieni e li incremento con il passare degli spin se la vincita
non arriva. Quando prendo pieno e cavallo, ho in più l'utile del
cavallo.
Non
è un sistema. E' un gioco che deve essere condotto con
l'esperienza e con l'osservazione dello sviluppo del momento. Gli
incrementi non vanno fatti in modo dissennato, ma sempre prevedendo
la possibilità che la vincita ritardi.
Come
vi ho già detto, non attaccate mai prima dei 9 spin della partenza
ottimale e se non ci sono almeno 3 Sestine aperte. Non importa se vi
passano davanti vincite non giocate. L'importante è avere meno colpi
possibili da giocare per arrivare alle chiusure. Andate alla seconda
chiusura solo se le restanti Sestine in gioco dopo la prima
vincita sono almeno 3. Se non ci sono potete cominciare una nuova
partita o aspettare lo sviluppo di quella in corso e vedere se se ne
formano di nuove. Se diventano 3 o 4 potete continuare la partita e
cercare una seconda vincita. Dovete appropriarvi del gioco e farlo
vostro con l'esperienza.
Io
ho sempre utilizzato 500 pezzi e non sono mai saltato, ma la cassa
giusta sarebbe di 1000. Il gioco comunque rende in un paio d'ore sui
100 pezzi senza neanche forzare molto le puntate. E' chiaro che se
prendete un pieno e il suo cavallo, incassate anche un buon utile.
Dipende da quanto era il pieno che è quello che deve recuperare
tutto lo scoperto. Il cavallo è un di più e serve a recuperare
qualcosa in caso il numero vinto non sia uno di quelli della
chiusura.
ATTENZIONE:
questo non è un sistema. E' solo la condivisione di un modo di
giocare, redditizio e divertente se funziona. I pericoli sono
l'allargamento delle aperture primarie alle 6 Sestine e il calore
continuato su Sestine già chiuse. Il rimedio è la limitazione della
risalita (risalire di pochi spin) e l'accettazione dell'attacco con
le partenze ottimali. Se la permanenza staziona molto su Sestine già
chiuse, faremmo puntate a vuoto.
Non
è assolutamente un gioco che abbia la pretesa di vincere sempre,
perchè prima o poi incontrerà la sua figura contraria nei 18 spin.
Però credo che, oltre questo limite, due chiusure ci siano sempre al
massimo entro i 24 spin. La difficoltà è l'allargamento delle
puntate e naturalmente il ritardo delle chiusure.
Da
due giorni sto provando un nuovo modo di attaccare questo gioco.
Aspetto
la chiusura fittizia di una Sestina e poi risalgo sui numeri di
quella Sestina ricostruendo solo su di essa una nuova apertura. Le
altre Sestine che non hanno ottenuto la chiusura continuano i loro
inserimenti. A questo punto, se sono passati i 9 spin della partenza
ottimale, attacco il gioco su quella Sestina. Questo lo si fa per
tutte e sei le sestine. Ogni volta che una Sestina chiude, si risale
solo su quella e si ricostruisce l'apertura attaccandola, anche
ripetutamente per più volte. Naturalmente, con questa procedura il
gioco alla fine si allarga su tutte e sei le Sestine e quindi io vado soltanto a due vincite e poi riparto da capo con l'inserimento di
numeri nuovi. In questo modo andiamo a giocare sulle Sestine in
calore e non attacchiamo Sestine che si aprono ma non chiudono già
in partenza, facendoci sprecare inutilmente puntate a vuoto. In
questo modo non si gioca su quelle Sestine che sono in ritardo e si va per
forza a giocare su quelle che escono più delle altre. Si dovrebbe
risparmiare molte puntate che invece prima si facevano anche su
quelle destinate al ritardo già dalla prima apertura.
Gioco
da provare, perchè l'idea mi è venuta pochi giorni fa. Io
continuerò a provarlo per i prossimi giorni e vediamo cosa succede.
Nel
frattempo ho ricevuto questa mail che dimostra come si può giocare e
modificare quanto a suo tempo da me proposto con altri giochi.
Ciao Nino,
sarei felice
di ricevere lo schema per la variazione di approccio sul tuo ultimo
sistema. A dire il vero il Sistema Zantiflore non l’ho mai giocato
in reale, me lo tengo lì come un tesoretto da sfruttare più avanti,
pur avendone sperimentato e appreso i meccanismi.
Questo perché
non riesco a staccarmi dall’Over the top parte III, con cui ho
sempre vinto, tranne piccole cifre causate da miei azzardi (ovvero
dalla violazione di una delle tue raccomandazioni più sacrosante e
più difficili da seguire: quella di fermarsi alla prima vincita
senza farsi ingolosire).
Lo gioco come
indicato da te, partendo sempre da quattro aperture, parto con tre
solo dopo almeno 13-14 spin, gioco per due spin i cavalli, poi passo
direttamente ai pieni.
So che prima
o poi capiterà la partita “disgraziata”, quella in cui c’è
una assenza totale delle spezzate, ma nel frattempo di module ne ho
guadagnate 6-7, quindi...
In
effetti le statistiche che hai pubblicato parlano all’incirca del
5% di assenza per le singole spezzate, ciò si traduce in una
(teorica) assenza contemporaneadelle
due nello 0,25% (fermo restando che dovrebbe mancare anche lo zero,
che una partita lunga secondo me va giocato) in soldoni si dovrebbero
vincere 997,5 partite su mille, se la matematica (per la quale ho
propensione ma non studi approfonditi) non mi inganna (tempo fa in un
ciclo di 36 ho incontrato la totale assenza delle figure 1/0 1/1, in
compenso erano presenti quattro 0/1).
Ho provato
anche a giocare col filotto di cinque, giocando lo zero solo a
partire all’aumento della montante; un mix con l’Over the Top
parte I insomma.
So che lo
sconsigli, ma è molto divertente e di norma chiude presto, però può
portare talvolta a esposizioni importanti.
Poco male, mi
faccio esperienza acquistando sicurezza a poco prezzo visto che al
momento gioco ancora i 10 cent, comincerò a giocare sul serio dopo
l’estate, quando avrò bisogno di incrementare le entrate di casa,
causa università di mio figlio.
A
risentirci e ... grazie ancora per tutto
Sono
queste le mail che mi spronano a continuare la mia attività. Non mi
interessano commenti e critiche di persone che non danno nulla, ma
che cercano solo di sostenersi fra loro con denigrazioni gratuite e
che non corrispondono alla realtà delle mie intenzioni.
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