La Legge sulla
distribuzione delle Figure ci dice che i colpi di 1 sono tanti quanti i
superiori; che quelli di 2 sono la
metà di quelli di 1 e tanti quanti i superiori; che quelli di 3 sono la metà di quelli di 2 e tanti quanti i
superiori e così via. Generalmente si parla di "filotti" che partendo da un simbolo isolato arrivano a gruppi
di 2-3-4-5…n simboli consecutivi uguali.
La distribuzione, però, può anche essere considerata
come una vera e propria distribuzione di Figure e cioè che riguarda gruppi di
simboli anche misti e quindi non sempre omogenei, ma fra di loro diversi
(filotti e non). Ecco che le Figure prese in considerazione da questa Legge
possono essere considerate non come "filotti" di varia lunghezza, ma
secondo la loro composizione all'interno di una lunghezza sempre uguale. Ne
risulta che non ci saranno più possibili lunghezze senza limiti, ma per quanto
riguarda le Figure di 3 ci saranno solo otto possibilità e quindi la loro
distribuzione sarà determinata dalla "spettanza probabilistica relativa"
che ci si aspetta di trovare alla fine di un loro ciclo logico.
Tuttavia, che le possibili Figure di 3 siano otto, ha
importanza solo in un ciclo logico perché nulla vieta che, anche se in casi
molto rari, un particolare susseguirsi di Figure si ripeta per più di otto
volte. In effetti, una sequenza per esempio di 10 Figure qualsiasi è come una
Figura di 30, anch'essa soggetta alle stesse leggi della distribuzione. La
differenza è che con queste Figure molto lunghe si allungano i tempi e quindi si
allungano anche le configurazioni vincenti o perdenti.
Produrre otto Figure diverse senza doppioni, implica
una sequenza di simboli indirizzata sempre alla formazione di nuove Figure e
questo deve perdurare per ben otto Figure di 3 e cioè per 24 spin. In pratica,
per formare le otto Figure diverse, la roulette deve fare un percorso che
inizialmente sarà sempre "libero"
(al 50%) fra i due simboli, ma fino a un certo punto. Da quel punto in avanti, in
corrispondenza di certi termini delle figure, quel percorso diventerà per la
roulette "obbligato" (al
100%) fino alla fine del ciclo.
Voglio dire che all'inizio di ogni ciclo i due simboli
potranno godere del 50% di possibilità di sortire ad ogni spin e quindi la
roulette potrà usufruire di una spettanza
probabilistica assoluta; ma una volta completato per esempio un sottoschema
con le quattro Figure diverse inizianti con lo stesso simbolo, per ottenere le
otto Figure diverse senza doppioni, la roulette dovrà obbligatoriamente far
sortire al primo spin di ogni successiva Figura il simbolo opposto a quello già
presente per quattro volte sulla stessa riga dello schema delle Figure. Solo
così formerà una nuova Figura diversa.
A questo punto, per creare otto Figure diverse,
la roulette non sarà più supportata dalla spettanza probabilistica assoluta, ma
in quel termine dovrà produrre obbligatoriamente il simbolo opposto a quello
già sortito per quattro volte. In pratica, per trovare le otto Figure diverse, gli
otto simboli di ogni termine dovrebbero contenere per quattro volte le due
Semichances poste in una Figura diversa. Se prendiamo come esempio la Chance
del R/N, tutti e tre i termini delle otto figure sono costituiti da quattro R e
quattro N variamente disposti nella stessa riga orizzontale di ognuno dei tre
termini. Ogni volta che uno spin riguarda il termine in cui uno dei due simboli
è già presente per quattro volte in quattro Figure diverse, significa che
quelle quattro Figure sono già presenti nello schema e per creare una nuova
Figura con quello spin, la roulette dovrà obbligatoriamente far sortire il
simbolo opposto a quello già completato.
Se per esempio in quel termine sono già presenti
quattro R, che hanno quindi formato le relative quattro Figure diverse, per
costruire una nuova Figura la roulette dovrà obbligatoriamente far sortire in
quel termine un N. E' un percorso obbligato ed è per questa difficoltà che tale
evento si presenta in media soltanto una volta ogni 416 rilevamenti di Figura
(considerando lo zero 399). Vediamo un esempio pratico. Al secondo termine
delle otto Figure i quattro R sono già tutti presenti.
Al primo e al terzo termine la roulette può imporci
una spettanza probabilistica assoluta
perché entrambi i simboli sono disponibili, ma al secondo termine non può
perché per formare le otto Figure diverse deve ogni volta far uscire un N.
A questo punto la roulette scende essa stessa al
livello del giocatore e per averne il sopravvento, da un certo punto in poi,
non può più fare affidamento sulla spettanza probabilistica assoluta, ma sarà
penalizzata essa stessa dalla spettanza probabilistica relativa, che però sappiamo essere a vantaggio
del giocatore perché lui può scegliere la configurazione più probabile.
Tutto questo è un bel discorso,
ma alla fine dobbiamo sempre fare i conti con la Legge sulla distribuzione delle Figure che ci preannuncia che
qualsiasi Figura, di qualsiasi lunghezza, ci capiterà fra i piedi nei dovuti
tempi.
Il gioco che sto facendo
attualmente, con qualche modifica migliorativa, è ancora quello preannunciato nei precedenti
post e dura imperterrito dalla fine di Maggio. In un periodo di tempo che varia
da un’ora e mezza a due, alla roulette live on line, rende dai 6 ai 10 pezzi,
pur avendo trovato una o due partite perdenti nel corso di queste 45 sessioni
di gioco. Il problema è quando troverò 3-4 partite consecutivamente perdenti in
cui lo scoperto aumenterà a dismisura e per il cui recupero sarebbero forse
necessarie 10-20 giornate di gioco.
Certo si fa fatica a credere che
ciò possa avvenire perché la partenza ottimale a cui sono obbligati i due tipi
di attacco del gioco, rende un simile evento estremamente difficile. Tuttavia,
il test di Luca ha prodotto questi risultati.
Come vedete il gioco ha un trend
positivo, ma presenta due picchi fortemente negativi. Poiché Luca ha usato una
martingala, i due picchi negativi non fanno testo per determinare lo scoperto
di cassa. Usando una montante a scaglioni lo scoperto sarebbe di molto
inferiore e recuperabile con le sessioni successive.
Resta il fatto che una delle due negative
è durata per ben 16 puntate ottenendo la vincita solo dopo il completamento di
3 partite consecutivamente perdenti. Ciò è successo dopo 230.000 spin di gioco,
ma è comunque successo.
In linea teorica si potrebbe
giocare una vita senza incontrare una di queste negative, ma ciò è lasciato
alla fatalità e chiaramente non va bene.
La prima idea che ci viene
spontanea per superare questo evento, è l’utilizzo di una montante a scaglioni
con la quale potremmo sostenere la negativa di 16 puntate in questo modo:
1-2, 2-4, 4-8, 8-16, 16-32, 32-64,
64-128, 128-256.
Questo è un esempio di montante
unica che deve vincere entro le 16 puntate di tre partite completamente
perdenti. Anche così, però, dopo una vincita ai termini alti si dovrebbe
scalare gradatamente nella montante e se le successive vincite fossero fra loro
distanziate, lo scoperto aumenterebbe sempre di più.
A questo punto bisognava restringere
il campo d’azione della montante di modo che la negativa generale fosse
spezzata in tante piccole negative che non avrebbero portato lo scoperto oltre
un certo limite. Ho allora pensato al famoso sistema di Garcia che posticipava
il recupero dello scoperto in un tempo successivo, al verificarsi di una
particolare condizione. Ho allora aumentato gli attacchi e, di conseguenza, ho
diviso la montante in altrettante sezioni le cui negative non possono superare
certi limiti di scoperto. La tendenza, disattesa in quel periodo di permanenza
negativo, dovrebbe poi ristabilirsi e darci la possibilità di recuperare nel
tempo i tanti piccoli scoperti. In pratica non ho fatto altro che interrompere
la negativa generale per creare tante piccole negative recuperabili nel tempo,
quando però ognuna di esse sarà richiamata in gioco. Questa soluzione
allungherà i tempi di seduta, ma almeno impedirà forti scalate sulla montante.
Questa è la soluzione che al
momento ho trovato sull’ultimo gioco che sto facendo in reale. Vi sarebbe
tuttavia un’altra soluzione che però non ho ancora provato.
Si potrebbe introdurre un “punto di svolta” nel procedere della
permanenza.
Perché il sistemista perde in un
picco negativo? Perché la sequenza contraria è durata oltre i normali limiti di
scarto e, spin dopo spin, il giocatore continua la sua linea di condotta nella
ricerca del disegno che secondo la tendenza dovrebbe formarsi. Egli ha scelto
quel disegno tendenziale, ma sappiamo che nel lungo periodo la distribuzione
delle Figure lo farà mancare. Puntata dopo puntata, nella speranza che sia ogni
volta la volta buona, egli arriverà alla fine della cassa senza che l’evento si
sia verificato. Come si può ovviare a questo percorso predestinato?
La cosa è semplice ed è il
classico “uovo di Colombo”. Basta semplicemente spostare il fulcro del gioco
dal disegno che stiamo ricercando e porlo
sugli esiti del gioco stesso.
Abbiamo davanti a noi una quantità di possibili sviluppi: alcuni positivi e altri negativi. Basterà interrompere i percorsi
negativi a una giusta altezza di scoperto che sia poi recuperabile in poche partite
successive, o che sia addirittura compensato con le altre linee di gioco. Come
dobbiamo interrompere il percorso negativo? Ma semplicemente puntando l’opposto
di ciò che dovremmo puntare. Se per il percorso “dritto” dovremmo puntare a R, quell’ultima puntata la faremo a “rovescio” a N.
Se in quel colpo esce il dritto,
avremo interrotto in ogni caso l’andamento negativo e lo scoperto, che sarà
modesto, potrà essere recuperato con le successive partite che dovrebbero
essere in sequenza vincenti (le partite negative sono distanziate fra loro). Se
in quel colpo esce il rovescio, avremo incassato un colpo che per il gioco sarebbe
stato perdente e quindi potremo continuare il gioco a rovescio finchè non esce
il dritto, abbassandoci nella montante.
Vi sembra una sciocchezza?
Pensateci bene! Perché siete saltati della cassa ogni volta che vi è andata
male? Perché avete continuato a puntare su una linea negativa che era
predestinata fin dall’inizio del gioco e non vi siete fermati fino alla fine.
Non sto parlando di “stop loss” puro e semplice perché con questa pratica sei
sicuro di restare scoperto e di dover poi recuperare. Sto parlando di “un punto di svolta” che si adegua
all’andamento del momento. Se va male, significa che il gioco avrebbe ottenuto
la sua chiusura e quindi la partita riprende con un altro inizio e un recupero non
molto importante da fare. Se invece va bene, significa che la negativa sta
continuando e non vi è limite sul quanto può continuare, tanto da arrivare
addirittura all’utile ripetuto per parecchie volte.
Non ho mai messo in pratica
questo “punto di svolta” perché il gioco
che sto facendo non lo ha ancora richiesto. La divisione della montante e le
compensazioni fra giocatori mi permettono di non salire più di tanto nelle
puntate. Tutto ciò deriva dal gioco sulle FIGURE DIMEZZATE, che ne è il capostipite.
Ieri sera, per sveltire il gioco,
ho provato una modifica che esula dal ciclo logico. Come al solito ho avuto una
negativa che è arrivata intorno ai 200 pezzi di scoperto. Per fortuna
l’andamento si è girato in tempo e sono risalito a -20 pezzi. Sono passato al
gioco basato sul ciclo logico e ho messo a recupero immediato quei 20 pezzi. In
tre partite li ho recuperati con 6 pezzi di vincita in più. Non c’è nulla da
fare, se non hai la pazienza di una partenza ottimale e non basi il tuo gioco
in un ciclo logico, la roulette ti batte.
PROPOSTA
Nel 1986 ho pubblicato il mio primo libro “LA FINE DELL’AZZARDO” i cui contenuti li potete trovare nel Sito.
A suo tempo è stato venduto dal Comm. Delaiti del Centro Studi di Bologna, ma
poiché mi ritrovo ancora circa 500 copie, lo metto a disposizione di chi non ne
è in possesso ad un costo che in pratica rimborserà le spese di spedizione (o
poco più). Ho pensato che è inutile tenerle a marcire in cantina e preferisco
distribuirle a chi ne è interessato. Basta richiederle a me tramite e-mail.
Vai al Sito.
Se uno va al Casinò una volta nella vita, può essere
fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la fortuna non esiste.
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famiglia)