16/07/14

IL PUNTO DI SVOLTA


La Legge sulla distribuzione delle Figure ci dice che i colpi di 1 sono tanti quanti i superiori; che quelli di 2 sono la metà di quelli di 1 e tanti quanti i superiori; che quelli di 3 sono la metà di quelli di 2 e tanti quanti i superiori e così via. Generalmente si parla di "filotti" che partendo da un simbolo isolato arrivano a gruppi di 2-3-4-5…n simboli consecutivi uguali.

La distribuzione, però, può anche essere considerata come una vera e propria distribuzione di Figure e cioè che riguarda gruppi di simboli anche misti e quindi non sempre omogenei, ma fra di loro diversi (filotti e non). Ecco che le Figure prese in considerazione da questa Legge possono essere considerate non come "filotti" di varia lunghezza, ma secondo la loro composizione all'interno di una lunghezza sempre uguale. Ne risulta che non ci saranno più possibili lunghezze senza limiti, ma per quanto riguarda le Figure di 3 ci saranno solo otto possibilità e quindi la loro distribuzione sarà determinata dalla "spettanza probabilistica relativa" che ci si aspetta di trovare alla fine di un loro ciclo logico.

Tuttavia, che le possibili Figure di 3 siano otto, ha importanza solo in un ciclo logico perché nulla vieta che, anche se in casi molto rari, un particolare susseguirsi di Figure si ripeta per più di otto volte. In effetti, una sequenza per esempio di 10 Figure qualsiasi è come una Figura di 30, anch'essa soggetta alle stesse leggi della distribuzione. La differenza è che con queste Figure molto lunghe si allungano i tempi e quindi si allungano anche le configurazioni vincenti o perdenti.

Produrre otto Figure diverse senza doppioni, implica una sequenza di simboli indirizzata sempre alla formazione di nuove Figure e questo deve perdurare per ben otto Figure di 3 e cioè per 24 spin. In pratica, per formare le otto Figure diverse, la roulette deve fare un percorso che inizialmente sarà sempre "libero" (al 50%) fra i due simboli, ma fino a un certo punto. Da quel punto in avanti, in corrispondenza di certi termini delle figure, quel percorso diventerà per la roulette "obbligato" (al 100%) fino alla fine del ciclo.

Voglio dire che all'inizio di ogni ciclo i due simboli potranno godere del 50% di possibilità di sortire ad ogni spin e quindi la roulette potrà usufruire di una spettanza probabilistica assoluta; ma una volta completato per esempio un sottoschema con le quattro Figure diverse inizianti con lo stesso simbolo, per ottenere le otto Figure diverse senza doppioni, la roulette dovrà obbligatoriamente far sortire al primo spin di ogni successiva Figura il simbolo opposto a quello già presente per quattro volte sulla stessa riga dello schema delle Figure. Solo così formerà una nuova Figura diversa.

A questo punto, per creare otto Figure diverse, la roulette non sarà più supportata dalla spettanza probabilistica assoluta, ma in quel termine dovrà produrre obbligatoriamente il simbolo opposto a quello già sortito per quattro volte. In pratica, per trovare le otto Figure diverse, gli otto simboli di ogni termine dovrebbero contenere per quattro volte le due Semichances poste in una Figura diversa. Se prendiamo come esempio la Chance del R/N, tutti e tre i termini delle otto figure sono costituiti da quattro R e quattro N variamente disposti nella stessa riga orizzontale di ognuno dei tre termini. Ogni volta che uno spin riguarda il termine in cui uno dei due simboli è già presente per quattro volte in quattro Figure diverse, significa che quelle quattro Figure sono già presenti nello schema e per creare una nuova Figura con quello spin, la roulette dovrà obbligatoriamente far sortire il simbolo opposto a quello già completato.

Se per esempio in quel termine sono già presenti quattro R, che hanno quindi formato le relative quattro Figure diverse, per costruire una nuova Figura la roulette dovrà obbligatoriamente far sortire in quel termine un N. E' un percorso obbligato ed è per questa difficoltà che tale evento si presenta in media soltanto una volta ogni 416 rilevamenti di Figura (considerando lo zero 399). Vediamo un esempio pratico. Al secondo termine delle otto Figure i quattro R sono già tutti presenti.

  
Al primo e al terzo termine la roulette può imporci una spettanza probabilistica assoluta perché entrambi i simboli sono disponibili, ma al secondo termine non può perché per formare le otto Figure diverse deve ogni volta far uscire un N.

A questo punto la roulette scende essa stessa al livello del giocatore e per averne il sopravvento, da un certo punto in poi, non può più fare affidamento sulla spettanza probabilistica assoluta, ma sarà penalizzata essa stessa dalla spettanza probabilistica relativa, che però sappiamo essere a vantaggio del giocatore perché lui può scegliere la configurazione più probabile.

Tutto questo è un bel discorso, ma alla fine dobbiamo sempre fare i conti con la Legge sulla distribuzione delle Figure che ci preannuncia che qualsiasi Figura, di qualsiasi lunghezza, ci capiterà fra i piedi nei dovuti tempi.

Il gioco che sto facendo attualmente, con qualche modifica migliorativa,  è ancora quello preannunciato nei precedenti post e dura imperterrito dalla fine di Maggio. In un periodo di tempo che varia da un’ora e mezza a due, alla roulette live on line, rende dai 6 ai 10 pezzi, pur avendo trovato una o due partite perdenti nel corso di queste 45 sessioni di gioco. Il problema è quando troverò 3-4 partite consecutivamente perdenti in cui lo scoperto aumenterà a dismisura e per il cui recupero sarebbero forse necessarie 10-20 giornate di gioco.

Certo si fa fatica a credere che ciò possa avvenire perché la partenza ottimale a cui sono obbligati i due tipi di attacco del gioco, rende un simile evento estremamente difficile. Tuttavia, il test di Luca ha prodotto questi risultati.


Come vedete il gioco ha un trend positivo, ma presenta due picchi fortemente negativi. Poiché Luca ha usato una martingala, i due picchi negativi non fanno testo per determinare lo scoperto di cassa. Usando una montante a scaglioni lo scoperto sarebbe di molto inferiore e recuperabile con le sessioni successive.

Resta il fatto che una delle due negative è durata per ben 16 puntate ottenendo la vincita solo dopo il completamento di 3 partite consecutivamente perdenti. Ciò è successo dopo 230.000 spin di gioco, ma è comunque successo.

In linea teorica si potrebbe giocare una vita senza incontrare una di queste negative, ma ciò è lasciato alla fatalità e chiaramente non va bene.

La prima idea che ci viene spontanea per superare questo evento, è l’utilizzo di una montante a scaglioni con la quale potremmo sostenere la negativa di 16 puntate in questo modo:
1-2, 2-4, 4-8, 8-16, 16-32, 32-64, 64-128, 128-256.
Questo è un esempio di montante unica che deve vincere entro le 16 puntate di tre partite completamente perdenti. Anche così, però, dopo una vincita ai termini alti si dovrebbe scalare gradatamente nella montante e se le successive vincite fossero fra loro distanziate, lo scoperto aumenterebbe sempre di più.

A questo punto bisognava restringere il campo d’azione della montante di modo che la negativa generale fosse spezzata in tante piccole negative che non avrebbero portato lo scoperto oltre un certo limite. Ho allora pensato al famoso sistema di Garcia che posticipava il recupero dello scoperto in un tempo successivo, al verificarsi di una particolare condizione. Ho allora aumentato gli attacchi e, di conseguenza, ho diviso la montante in altrettante sezioni le cui negative non possono superare certi limiti di scoperto. La tendenza, disattesa in quel periodo di permanenza negativo, dovrebbe poi ristabilirsi e darci la possibilità di recuperare nel tempo i tanti piccoli scoperti. In pratica non ho fatto altro che interrompere la negativa generale per creare tante piccole negative recuperabili nel tempo, quando però ognuna di esse sarà richiamata in gioco. Questa soluzione allungherà i tempi di seduta, ma almeno impedirà forti scalate sulla montante.

Questa è la soluzione che al momento ho trovato sull’ultimo gioco che sto facendo in reale. Vi sarebbe tuttavia un’altra soluzione che però non ho ancora provato.

Si potrebbe introdurre un “punto di svolta” nel procedere della permanenza.

Perché il sistemista perde in un picco negativo? Perché la sequenza contraria è durata oltre i normali limiti di scarto e, spin dopo spin, il giocatore continua la sua linea di condotta nella ricerca del disegno che secondo la tendenza dovrebbe formarsi. Egli ha scelto quel disegno tendenziale, ma sappiamo che nel lungo periodo la distribuzione delle Figure lo farà mancare. Puntata dopo puntata, nella speranza che sia ogni volta la volta buona, egli arriverà alla fine della cassa senza che l’evento si sia verificato. Come si può ovviare a questo percorso predestinato?

La cosa è semplice ed è il classico “uovo di Colombo”. Basta semplicemente spostare il fulcro del gioco dal disegno che stiamo ricercando e porlo sugli esiti del gioco stesso. Abbiamo davanti a noi una quantità di possibili sviluppi: alcuni positivi e altri negativi. Basterà interrompere i percorsi negativi a una giusta altezza di scoperto che sia poi recuperabile in poche partite successive, o che sia addirittura compensato con le altre linee di gioco. Come dobbiamo interrompere il percorso negativo? Ma semplicemente puntando l’opposto di ciò che dovremmo puntare. Se per il percorso “dritto” dovremmo puntare a R, quell’ultima puntata la faremo a “rovescio” a N.

Se in quel colpo esce il dritto, avremo interrotto in ogni caso l’andamento negativo e lo scoperto, che sarà modesto, potrà essere recuperato con le successive partite che dovrebbero essere in sequenza vincenti (le partite negative sono distanziate fra loro). Se in quel colpo esce il rovescio, avremo incassato un colpo che per il gioco sarebbe stato perdente e quindi potremo continuare il gioco a rovescio finchè non esce il dritto, abbassandoci nella montante.

Vi sembra una sciocchezza? Pensateci bene! Perché siete saltati della cassa ogni volta che vi è andata male? Perché avete continuato a puntare su una linea negativa che era predestinata fin dall’inizio del gioco e non vi siete fermati fino alla fine. Non sto parlando di “stop loss” puro e semplice perché con questa pratica sei sicuro di restare scoperto e di dover poi recuperare. Sto parlando di “un punto di svolta” che si adegua all’andamento del momento. Se va male, significa che il gioco avrebbe ottenuto la sua chiusura e quindi la partita riprende con un altro inizio e un recupero non molto importante da fare. Se invece va bene, significa che la negativa sta continuando e non vi è limite sul quanto può continuare, tanto da arrivare addirittura all’utile ripetuto per parecchie volte.

Non ho mai messo in pratica questo “punto di svolta” perché il gioco che sto facendo non lo ha ancora richiesto. La divisione della montante e le compensazioni fra giocatori mi permettono di non salire più di tanto nelle puntate. Tutto ciò deriva dal gioco sulle FIGURE DIMEZZATE, che ne è il capostipite.

Ieri sera, per sveltire il gioco, ho provato una modifica che esula dal ciclo logico. Come al solito ho avuto una negativa che è arrivata intorno ai 200 pezzi di scoperto. Per fortuna l’andamento si è girato in tempo e sono risalito a -20 pezzi. Sono passato al gioco basato sul ciclo logico e ho messo a recupero immediato quei 20 pezzi. In tre partite li ho recuperati con 6 pezzi di vincita in più. Non c’è nulla da fare, se non hai la pazienza di una partenza ottimale e non basi il tuo gioco in un ciclo logico, la roulette ti batte.


PROPOSTA
Nel 1986 ho pubblicato il mio primo libro “LA FINE DELL’AZZARDO” i cui contenuti li potete trovare nel Sito. A suo tempo è stato venduto dal Comm. Delaiti del Centro Studi di Bologna, ma poiché mi ritrovo ancora circa 500 copie, lo metto a disposizione di chi non ne è in possesso ad un costo che in pratica rimborserà le spese di spedizione (o poco più). Ho pensato che è inutile tenerle a marcire in cantina e preferisco distribuirle a chi ne è interessato. Basta richiederle a me tramite e-mail.




  
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