Al gioco della roulette, e forse
in qualche altro gioco, il carattere della maggioranza dei giocatori tende a mettere
in primo piano l’evento del momento trascurando una più ampia visione di ciò
che è accaduto e che accadrà in un più lungo periodo di eventi. Se a questo
giocatore date la possibilità di avere una serie di possibili eventi, sempre a lui
favorevoli, cercherà ogni volta di ottenere il risultato desiderato per ognuno
di essi. Questo tipo di giocatore sa che tutti gli eventi sono a lui favorevoli
e sa anche che questa è una cosa eccezionalmente rara. Sa che tutti gli altri
esseri umani non hanno questa possibilità e i loro eventi sono quasi sempre
sfavorevoli, anzi, sono destinati ad esserlo; però la sua ingordigia lo tenta
continuamente e da quel gioco pretende sempre il massimo. Se ottiene di meno,
non è contento.
Egli sa che la moltitudine degli
eventi che lo riguardano non è sempre uguale. Ce ne saranno alcuni il cui esito
è facilmente raggiungibile e altri il cui esito è meno facilmente raggiungibile,
ma comunque sempre raggiungibile. Un sistema può essere sempre vincente, ma ciò
non vuol dire che quel vantaggio, che il giocatore ha su tutti gli eventi, abbia
un risultato sempre quantitativamente appagante. Il fatto però è che anche in quei
casi il vantaggio ci sarà. Sarà stato un vantaggio che ha dato un risultato minore,
ma è comunque sempre un vantaggio.
E allora, perché quell’essere
umano non si sente soddisfatto se ottiene un risultato limitato? In fin dei
conti è riuscito a superare le difficoltà imposte da eventi casuali,
imprevedibili e non superabili da qualsiasi altro essere umano. E’ riuscito ad
annullare il riferimento di quello
“scarto” tanto temuto dagli altri esseri umani, semplicemente cambiando il
riferimento stesso e quindi non è più soggetto alla sua usuale e nefasta azione. Egli è consapevole di questa straordinaria
possibilità; ciononostante egli
pretende che l’evento in corso sia per lui vantaggioso nella misura che lui
ritiene soddisfacente.
Talvolta, dopo una lunga
battaglia con le leggi naturali del caso, capita che il risultato ottenuto sia
minimo e non uguale alle altre sedute, dove il vantaggio ha dato con buona
profusione. A questo punto sorge in lui il desiderio di far proseguire l’evento
per ottenere un maggior risultato; un risultato che sia ritenuto
sufficientemente appagante dalle sue valutazioni di giudizio.
Questo è il modo di pensare del
comune giocatore e molto probabilmente egli prolungherà l’evento, con il
rischio che le leggi naturali del caso gli rendano ancora più difficile di
prima, uscirne con un maggior profitto.
L’essere umano ha un mezzo per
superare questo desiderio pericoloso:
ha la possibilità di pensare che la sua vita non finisce con quella partita. Come
diceva una certa Rossella, “dopotutto domani è
un altro giorno”.
Egli può visualizzare nella sua mente che i suoi eventi sono una molteplicità
di occasioni, dove ci saranno risultati migliori e altri inferiori.
L’importante è non avere eventi nefasti perché ciò costituirebbe un passo
indietro nella sua strada.
Ecco che allora se su 20
occasioni si ottiene un vantaggio di 100 e su quella in corso si ottiene solo 30,
è inutile contrariarsi. Ciò rientra nell’andamento degli eventi e non è detto
che i prossimi eventi siano uguali a questo. Egli deve sforzarsi di capire che
ciò che vale è la media dei
risultati e se un giorno il suo vantaggio gli da 30, ci sarà il giorno che gli
darà 150. Perché rischiare il passo indietro per ottenere di più? Sarà la media
a determinare il suo successo finale.
Perché questa riflessione? Perché
giorni fa mi è capitato di ottenere un utile di soli 3 pezzi dopo una partita
un po’ lunga sul OVER THE TOP seconda parte (l’ultima modifica suggerita con la
seconda circolare) e con una mise per pieno di 3 pezzi. Avevo superato il
momento espositivo ma l’utile era alquanto esiguo. Stavo ricominciando a
giocare con una nuova costruzione del gioco, ma qui mi sono fermato e ho
considerato tutto quello che ho valutato qui sopra. A quel punto mi sono
convinto e ho chiuso la seduta.
Per qualcuno questi vaneggiamenti
sono ovvi e rientrano nel comportamento abituale del sistemista serio e
preparato. Per altri saranno senz’altro riflessioni di cose balenate
velocemente nel loro subconscio, ma abitualmente ignorate in favore della
bramosia di un maggior risultato.
AVVISO
Dal 4 al 25 Settembre sono in
ferie (era ora) e quindi non potrò rispondere ai vostri messaggi. Ci risentiamo
dopo il 25.
Se uno va al Casinò una volta
nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la
fortuna non esiste.
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Paese e i tuoi figli)