Ma davvero l'uomo può
fare la differenza?
Gentile Signor Nino,
sono .............. dalla provincia di Vicenza. Sono
un appassionato di Roulette, mi sono avvicinato qualche anno fa e la cosa mi
sta appassionando molto...La seguo forse dall'inizio della mia
"carriera" perchè i suoi lavori mi hanno sempre affascinato...I suoi
sistemi, le sue idee, i suoi schemi mi fanno "impazzire". Li ho
provati quasi tutti, quelli che per teoria e tipologia di chance si avvicinano
di più al mio modo di giocare. Purtroppo però devo dire che tutti i sistemi da
me provati mi hanno regalato si gioie ma anche tanti dolori. Alla fine le
partite killer sono arrivate e hanno portato via il buono fatto fino a quel
momento.
Alcuni
mesi fa casualmente parlando con ............. mi disse che la conosceva, che
era stato a casa sua, ecc.......... lo
contattai e gli chiesi se era possibile incontrarci per una parola. Disponibile
al massimo ci incontrammo e parlammo dei suoi sistemi tutto il tempo...
Purtroppo anche lui mi confermò quello che gia io avevo provato.. che la
partita killer è li in agguato. .................... Poi
sorrise come se nascondesse qualcosa e mi disse che stava giocando un suo
vecchio lavoro che non si trovava sul sito, ma era un sistema che aveva messo
in vendita lei alcuni anni fa. Allora quasi intimorito gli chiesi se era
possibile avere una copia, e lui senza batter ciglio mi diede la sua. Ma anche
questo lavoro alla fine risultò come gli altri...Partite facili seguite da
partite impossibbili. Lo ringraziai, gli feci vedere i miei test e lui mi
disse:"Sono come i miei all'inizio, vuoi vedere come si vince con questo
sistema?". Una sera venne a casa mia, ci collegammo a Winga e
giocammo...+38 pezzi con esposione massima di 8 pezzi totali in tre chiusure!!!!...Vabbè
fortuna...la seconda sera idem...la terza idem....In una settimana di gioco
continuo, solo una sera ha superato i 3
pezzi per cavallo..... Mi ha spiegato come fare e da gennaio non ho mai perso
una partita.... Il tutto sta nello
scegliere la "partita" giusta con il
giusto compromesso di colpi doppioni e presenze..(un pò quello che diceva lei
qualche tempo fa nel blog)...Mi rendo conto che non
è un gioco facile, non è per tutti; è più
il tempo che si passa a guardare che a giocare!!!! Le racconto questa cosa perchè
mi ha fatto molto pensare....Ma
davvero l'uomo secondo lei può fare così tanto la differenza alla roulette? Un suo
lavoro magari snobbato da tanti, .............reso
così micidiale da un'intuizione di una persona?....Vorrei un suo parere su
questo. Colgo l'occasione per salutarla
e augurarle buon lavoro.
Risposta mia.
Salve........................................ Sono contento quando sento che qualcuno vince con i
miei spunti di gioco. Mi piacerebbe sapere che modifica ha fatto sul gioco dei
cavalli (che potrebbe essere il gioco sui Cavalli posizionali o i giochi sul 3°
doppiato sovrapposto ecc.).
Per rispondere alla sua domanda,
è solo l'uomo che può vincere alla roulette, in caso contrario ne risulta una
parità fra vincite e perdite e in questo equilibrio influisce la tassa che ti
decurta sempre più il capitale. Questo naturalmente nel tempo.
Sto cercando di abbinare
allargamento e calore senza dover mettere troppi numeri in gioco e quando avrò
ottenuto ciò che voglio lo pubblicherò.
Cordiali saluti. Non mi ha annoiato per niente. Mi fa
sempre piacere comunicare con gli studiosi di roulette.
Seconda mail:
Speravo
in una risposta diversa, del tipo "no se un sistema e' buono vincono
tutti!!!".. Mi son reso conto che questo valore aggiunto ancora non ce
l'ho... Nonostante tutte le indicazioni del caso faccio molta fatica, non ho la
scioltezza e il colpo d'occhio dimostrati da ............... (e'
proprio lui).. Alla fine un sistema e' come una camicia sartoriale, puo' andare
bene anche a me ma non avra' la stessa resa della persona che se l'e' cucita
addosso!!!....il sistema in questione e' il 3* doppione orizzontale sui cavalli
con complessivo.. Alla fine si usa il solo complessivo entrando in gioco dopo
10 12 colpi con 2 doppioni e 3 cavalli al massimo da giocare. Si aspetta che
entri un quarto cavallo e poi si entra in gioco... Sembra incredibile ma nel
giro di pochi colpi si chiude.... Questo e' un po' il sunto ma le variabili da
rispettare sono tante... Vedendolo giocare mi diceva prima cosa avrebbe fatto
la roulette....incredibile!!! Ecco a me manca questo...spero che sia solo
inesperienza, o magari perche' devo farmi la mia "camicia
sartoriale"... Lei cosa dice? Spero di veder presto il suo ultimo lavoro
pubblicato cosi' da provare a cucirmelo addosso!!! Chissa...
Questo scambio di mail richiama
l'attenzione su un punto essenziale che riguarda il gioco sistemistico alla
roulette. Per quante risoluzioni possiamo trovare, il problema sarà sempre la
partita "killer" che, con il passare della permanenza, arriva
inesorabilmente dopo un certo numero di partite vincenti. Nei miei giochi il
disegno ricercato è sempre "statistico", ma nel contempo è soggetto
allo "scarto" e in questo caso può ritardare la sua comparsa
producendo importanti impegni economici.
In definitiva ciò significa che
gioco ragionato e gioco casuale si equivalgono. Nel gioco casuale vi è una compensazione
proporzionata fra colpi vincenti e perdenti;
nel gioco ragionato (sistemistico), pur non essendoci compensazione di partite,
vi è una compensazione economica fra
tutte le partite vincenti e quell'unica perdente. Mentre nel primo si realizza
una parità fra puntate vinte e perse (con una leggera prevalenza di queste
ultime a causa della tassa del 37° numero), nel secondo è sufficiente uno scarto
negativo per pareggiare tutti gli esiti positivi precedenti e l'uso di montanti
in perdita aggrava l'evento;
talvolta anche con il salto della cassa.
Ci sono vari metodi di attacco
sistemistico e tutti sono soggetti allo scarto negativo.
C'è un attacco sui
ritardi e tutti sanno che prima o poi arriva il ritardo insostenibile.
C'è un attacco
sulla copertura del tappeto e tutti sanno che quel piccolo gruppo di numeri
esclusi può uscire consecutivamente per più volte.
C'è un attacco sui
settori del cilindro e tutti sanno che le losanghe, o la casualità, o una
diversità di lancio, rendono aleatoria la loro individuazione.
C'è un attacco sul
calore e tutti sanno che l'equilibrio è dietro l'angolo, specialmente se il
gioco si protrae oltre il ciclo logico.
C'è un attacco sui
disegni statistici prodotti dalla Legge del terzo e tutti sanno che a lungo
andare la statistica può essere disattesa da uno scarto.
Ecco che dopo un periodo più o
meno lungo di gioie, arrivano i dolori. Non c'è nulla da fare, se il gioco è
fisso, sempre uguale, la permanenza non lo è. Ad ogni partita utilizziamo la
permanenza del momento e ognuna di queste permanenze ha una storia a se stante.
Una storia che si differenzia fra miliardi di possibili permanenze: possibile che pretendiamo di non
incocciare mai quella a noi ostile? Possibile che pretendiamo sia la permanenza
ad adattarsi al nostro gioco?
Il mio amico di Verona l'ha
capito. Forse anche autonomamente, ha capito ciò che ho più volte ribadito in
questo blog e cioè l'utilizzo della partenza
ottimale. Attualmente io faccio ancora di più: ho davanti a me due e talvolta tre giochi un po' diversi tra loro
e in contrapposizione fra allargamento e calore; lascio passare 15 spin e poi scelgo il gioco da attaccare e, se
la situazione è favorevole, li attacco anche entrambi. E' molto difficile che le
chiusure previste ritardino in entrambi, ma il vero problema non è il
funzionamento del gioco: il vero
problema è il comportamento del giocatore.
Purtroppo "con un sistema buono non vincono tutti"
e fra questi mi ci annovero pure io. Un paio di settimane fa giocavo un misto
fra CRESTA DELL'ONDA e una specie di DUE TERZI NEL SETTORE convertito sul
calore invece che sull'allargamento. I test eseguiti dimostravano che alla fine
del ciclo logico di 36 spin, fra i due giochi vi era un certo numero di
chiusure e molte partite di prova avevano dato cospicui utili. In tutti i miei
post ho sempre detto che la quantità delle vincite disponibili deve sopperire soltanto
ai ritardi della prima vincita e che quando si raggiunge l'utile è saggio
stoppare la partita perchè lo scopo è stato raggiunto. In quel caso non mi sono
fermato. Con le prime due chiusure avevo già ottenuto più di 40 pezzi di utile
ma, nonostante ciò, ho continuato la partita e poichè il seguito della
permanenza è stato un completo allargamento, ho perso tutta la cassa, meno i 40
pezzi vinti. Quelli non li ho persi perchè ho la sana abitudine di azzerare la
cifra che porto al tavolo uscendo e rientrando nel sito. Ogni volta che ottengo
un utile io capitalizzo, mettendo a rischio solo la cassa iniziale.
Questo dimostra che anche uno
come me, che predica bene, a volte non segue i suoi propri consigli dimostrando
che alla roulette è l'uomo che vince e non il sistema buono. Mi rendo conto
che, pur avendo a disposizione una moltitudine di buoni sistemi, che se usati
nei dovuti modi e con le dovute partenze sarebbero vincenti, non ho il
carattere del sistemista perchè a volte non ho la pazienza o la prudenza che
dovrebbe avere un buon sistemista.
Abbiamo la possibilità di giocare
comodamente a casa. Non dobbiamo più affrontare un lungo viaggio per
raggiungere un Casinò terrestre e non dobbiamo più pretendere di vincere a
tutti i costi per recuperare almeno le spese. A casa nostra possiamo osservare
la permanenza e se vediamo che con i primi 10-15 spin si adatta al nostro
sistema, possiamo iniziare l'attacco, magari avendo risparmiato delle puntate
non vincenti. Se in questa attesa dedicata all'osservazione scadono delle
chiusure, non è successo nulla di grave. Avremo perso delle occasioni, ma abbiamo
senz'altro scelto la partita più favorevole da giocare e magari risparmiato
delle puntate che sarebbero state a vuoto.
Questa "filippica" (più
che altro rivolta a me stesso) serve a dirci che se non ci mettiamo
l'osservazione con la conseguente scelta del gioco adatto alla permanenza del
momento, la roulette si rimangia tutto quello che prima ci ha dato e il nostro
amico delle mail l'ha capito già da tempo. Io continuo ad avere la speranza di
trovare un gioco con il quale tutti vincono, ma secondo la logica, senza "l'osservazione" e la "scelta" non si arriva da nessuna parte.
Ci sarà sempre uno spezzone di permanenza contraria al nostro sistema.
La cosa è paragonabile a ciò che
facevano i contatori di carte a Black Jack. Ottenevano un vantaggio di circa il
30% contando le figure che il croupier faceva passare durante la smazzata e se
la situazione era favorevole, iniziavano il loro attacco con pezzi di grosso
valore. Potevano passare anche dei giorni "sott'acqua", ma alla fine
quella percentuale produceva i suoi effetti e il guadagno era assicurato. Con
la roulette dovrebbe essere la stessa cosa, con il vantaggio, però, che il
croupier non può fare nulla per impedire gli effetti della nostra osservazione.
Al Black Jack hanno eliminato l'inconveniente tagliando molte più carte dai
mazzi; alla roulette il croupier non può eliminare dei numeri dal cilindro.
Se uno va al Casinò una volta
nella vita, può essere fortunato. Se ci va con una certa regolarità, per lui la
fortuna non esiste.
(Compra Italiano; proteggi il tuo
Paese e i tuoi figli)