30/03/12

AZZARDO COMPULSIVO


Ultimamente sono apparsi al telegiornale molti interventi sulla dipendenza dal gioco d'azzardo. Quasi settimanalmente ci sono interviste a persone che dichiarano di essersi rovinati, o che hanno dilapidato i capitali della moglie, o che vanno a rubare per poi giocare tutto alle macchinette dei bar o di qualche sala slot della città.


Quante volte abbiamo visto in un Casinò le sale delle roulette quasi vuote e le sale delle Slot affollate di gente? Se ci fate caso è gente che gira in mezzo al frastuono delle macchinette, con gli occhi persi nel vuoto, forse alla ricerca della sfuggente ispirazione: quale sarà la macchinetta buona?


Mi pare proprio che questa situazione stia dilagando e mi chiedo perchè vent'anni fa si parlava molto meno di questo problema. Perchè oggi c'è il boom delle Slot Machines? Ci sono diverse cause: alcune ovvie e altre meno.


La prima causa è di ordine economico perchè è noto che più ci si impoverisce con il lavoro (o per la sua mancanza) più si cerca di affidarsi alla "fortuna" quale mezzo per risolvere o alleviare quella precaria situazione. E' un effetto della "speranza" insita nella natura umana. Si dice che la speranza sia l'ultima a morire e, infatti, in questo caso fa morire te.


Una seconda causa è l'assenza in queste persone di una méta; la mancanza di un'occupazione che li interessi; uno scarso coinvolgimento esistenziale verso i parenti e gli amici che gli stanno attorno, e dai quali potrebbero invece ricevere la piena appagatezza di una vita spesa per una ragione e senza la noia di soddisfare solo se stessi. In sostanza, chi va a giocare si annoia a fare altro e, come rilevato nel precedente post, il "quarto nemico" che è dentro di loro fa cadere la loro scelta in qualcosa di automatico, ripetitivo, che gli faccia dimenticare i problemi e la noia dell'inappagante egoismo della loro vita. In quei momenti sono come zombies e, annullando se stessi, vedono la Slot Machine come l'oggetto di un impulso irrefrenabile e l'unico loro desiderio è sentire lo scampanellio della macchinetta che preannuncia una cascata di monetine. Il bello è che per quanto la vincita sia consistente, non sarà mai tale da risolvere la loro precaria situazione economica o esistenziale e molto probabilmente ciò che vincono oggi, lo perderanno domani in un carosello di campane, stelle, animaletti vari o altri simboli rotanti che, fermandosi ad un loro intervento manuale, danno loro l'illusione di poter influire sull'andamento dei risultati. La loro fine invece è segnata con una costante erosione di ciò che possiedono, sia esso capitale liquido o altri beni materiali, suoi o di altre persone a loro vicine.


La terza causa è l'ignoranza, sia dei reconditi motivi nascosti nel loro subconscio, sia degli effetti del meccanismo che regola il mercato di questo tipo di gioco d'azzardo. I motivi che risiedono dentro di loro fanno parte della seconda causa, ma il più delle volte sono ignorati, anche se spesso vi è in questi giocatori un velato senso di colpa che li accompagna in questa rovinosa attività. Per quanto riguarda il meccanismo di questo mercato, sembra che il "malato" non conosca gli effetti che le regole imposte dai gestori producono; ma forse non gli importa nemmeno approfondirlo.


La macchinetta è regolata per trattenere in se una modesta percentuale e ridistribuire in Payout tutto il resto. E' come se in una vasca entrassero 100 litri d'acqua all'ora, mentre ne escono 95. E' chiaro che, ferma restando la quantità d'acqua disponibile, alla fine, dopo innumerevoli passaggi, tutta l'acqua sarà stata fagocitata dalla vasca. Certo durante questo carosello di "riempi e svuota", molti "assetati" saranno stati soddisfatti realizzando le loro piccole ma appaganti vincite. Ma allora, come mai alla fine ci rimetteranno tutti trovandosi più poveri di quando avevano cominciato il gioco? Eppure nel frattempo avevano realizzato qualche vincita e in quei momenti si erano sentiti felici e contenti. La fortuna aveva elargito loro 2-3-400 Euro e per quella notte avevano dormito appagati e impazienti di tentare nuovamente la fortuna il giorno dopo.


Ecco il punto della questione: la "reiterazione" di un gesto che cerca un risultato da uno strumento che è strutturato per recare un vantaggio (anche se piccolo) al gestore. I nostri "zombies" tentano e ritentano giorno dopo giorno la fortuna, sperando che lo strumento abbia raccolto denaro da altri e lo ridistribuisca proprio a loro. Certo la massa dei giocatori è variabile e non vi è mai una quantità fissa di denaro circolante. Esiste però una media che manifesterà la sua influenza in un grande numero di giocate e su questa media agirà quella piccola percentuale a favore dei gestori. In pratica quel piccolo vantaggio è una tassa che si paga per l'uso della macchinetta e, se i soldi che entrano ed escono fossero sempre gli stessi, alla fine sarebbero stati tutti incamerati dai gestori. Essendo invece variabili, l'azione di questa tassa agirà in modo subdolamente medio e ognuno ne subirà gli effetti nel tempo. Alla lunga il risultato è che tutti i giocatori devono per forza subire una erosione e tutti si troveranno alla fine perdenti. Il fatto è solo una questione di tempo. Non è infatti pensabile che un giocatore scelga sempre la macchinetta e il momento favorevoli; ogni giocatore rientrerà in una media standard e quindi alternerà nel suo gioco momenti favorevoli e sfavorevoli. Il risultato sarà una continua perdita del suo denaro, anche se intervallata da qualche fortuito incasso. Non importa quanto impiegherà a perdere tutto; il gestore ha pazienza e intanto ogni giorno incassa la percentuale dalla massa degli altri "zombies".


Vi racconto un fatto al quale ho assistito personalmente. Nel bar dove vado a fare qualche partitina a ramino, c'è una sala con una ventina di Slot. Qualche anno fa c'era un cinese che pagava un altro cinese per stazionare nella sala e controllare i pagamenti e gli incassi delle macchinette. Poi arrivava lui e giocava sulla macchinetta che aveva incassato e non pagato. Questa cosa andò avanti per un paio d'anni, ma ora quel cinese non viene più, non perchè l'abbiano cacciato (al gestore del bar non interessa chi vince e chi perde perchè lui incassa sempre e comunque) ma forse perchè il "movimento" (gergo della mala) alla fine non ha prodotto i suoi frutti.


Personalmente avrò giocato alle macchinette dei bar (mai in un Casinò perchè ho sempre giocato alla roulette) non più di cinque volte, vent'anni fa. Appena mi sono reso conto che con i miei soldi avrei contribuito ad arricchire persone che si approfittano di altre persone e che alla fine avrei perso in ogni caso le eventuali vincite, non ho più inserito in quei buchi neri nemmeno un gettone (allora funzionavano a gettoni). Posso dire quindi che personalmente non sono mai caduto nella rete di quelle persone che, approfittando delle debolezze del loro prossimo, cercano di "depredarlo" con mezzi subdoli, ingannevoli, approfittando delle loro deficienze esistenziali e della loro ignoranza dei meccanismi che regolano una siffatta raccolta di denaro. Non ci gioco perchè so come andrebbe a finire e non mi va di regalare il mio denaro ai furbi di turno.


Ora sta avvenendo la stessa cosa con il gioco "on line". Come abbiamo visto nei precedenti post, alla roulette "on line" ci sono due tipi di gioco: c'è il processore e c'è il "live".


Con il processore non ci piove che si tratta dello stesso meccanismo delle "macchinette" e quindi io non ci gioco.


Per quanto riguarda il "live", pur essendo diverso perchè reale, l'effetto per i gestori è il medesimo, mentre per il giocatore no: anche qui ad ogni colpo il banco ottiene una sua quota che però non è stabilita percentualmente a priori dai gestori (quota variabile nella sua resa quantitativa), mentre il giocatore può usufruire degli stessi risultati che si ottengono con il gioco in un Casinò reale. Ma come è possibile ciò se i numeri sono prodotti meccanicamente con il lancio della pallina da parte di un croupier? Qui non ci sono permanenze pilotate e i numeri sono veramente casuali. Qui non ci sono percentuali di "payin" già stabilite a priori. Qui un giocatore fortunato può sbancare il tavolo. Qui una serie di giocatori esperti può mettere in negativa il banco e produrre grosse perdite ai gestori. Allora, come mai la Casa non se ne preoccupa, tanto da non considerare nemmeno un ricorso al taroccamento come con il processore?


La spiegazione è semplice ed è sotto ai nostri occhi ad ogni spin. Se osserviamo il tavolo che il Casinò on line ci mostra a ogni colpo, vediamo che il tappeto è coperto completamente dalle puntate fatte dalla massa dei giocatori on line. Non c'è un numero o una Chance liberi. Tutto è puntato dalle centinaia di giocatori on line che stanno giocando in quel momento.


Al gestore non serve altro: se tutto il tappeto è coperto, il banco incassa automaticamente. Pagherà le vincite con le puntate perdenti e, nella media delle boules, gli resteranno le puntate che non possono coprire il 37° numero perchè entrerà in funzione la famosa differenza fra quantità di fiches pagate e numeri disponibili (36 contro 37). Qui il vantaggio del banco si manifesta e si realizza veramente a ogni colpo. Talvolta il banco pagherà di più perchè il numero che esce è più caricato degli altri, ma state pur certi che nella media le vincite e le perdite dei giocatori si equivalgono e al banco resterà un incasso costante dovuto a quella differenza fra numeri disponibili e pezzi pagati, sia che si tratti di numeri pieni, sia che si tratti di altre combinazioni multiple, perchè il banco avrà sempre un numero in più rispetto alla proporzionalità del pagamento.


Ecco perchè non hanno bisogno di taroccare i numeri che escono. Le centinaia di giocatori che intervengono su quell'unico tavolo forniscono al banco un'assicurazione contro ogni possibilità di perdita. Pur mantenendo il gioco regolare, i gestori non devono fare altro che ritirare, alla fine di ogni giorno, una rete piena di "pescato", pur lasciando ai giocatori la completa possibilità di vincere, ammesso che abbiano un gioco vincente.


Quanti giocatori ci possono stare attorno a un tavolo di roulette in un Casinò terrestre? 20, 30, 40? In una roulette on line non ci sono limiti e quindi potete immaginarvi come sarà coperto quel tavolo. Ecco che, pur mantenendo regolare il gioco, i gestori di quel tavolo diventeranno in poco tempo i nuovi "Paperon De Paperoni" dell'era di Internet.


Con ciò non commettono nulla di irregolare: hanno semplicemente trovato il modo di mutare in oro gli elettroni della rete, ma nello stesso tempo ci permettono anche di vincere se i nostri sistemi saranno in grado di farlo. A loro non serve imbrogliare, e tutti hanno la stessa possibilità di vincere come in un Casinò terrestre. A loro basta che ci siano 100 persone in onda e che ognuna di loro faccia le proprie puntate, qualunque sia il loro importo.


Oggi non ho pubblicato nulla perchè attualmente sono in fase di studio e sto tormentando in tutti i modi possibili un gioco sui Pieni, applicato alle Figure di 2 con cui può uscire un Cavallo. Ne ho provate di tutti i colori: gioco settoriale, complessivo, sull'allargamento, sul calore. In tutti i casi non si può eliminare la partita difficile. Alla fine il gioco chiude, ma l'impegno economico raggiunge limiti che non vorrei raggiungere. Attualmente ho trovato una soluzione ma ora devo completare le sperimentazioni per vedere se resiste.


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15/03/12

NEMICO N°4


Nel precedente post abbiamo visto i tre principali nemici del sistemista.


1°) La speranza di vincere di più in una partita.
2°) L'impazienza di giocare senza aspettare che la roulette ci indichi una strada.
3°) L'incostanza peregrinando senza sosta da un sistema all'altro in cerca del "miracolo".


Sono tre nemici che si trovano dentro di noi e che derivano da una situazione caratteriale, per effetto della quale non si è mai appagati di ciò che si possiede. I primi due sono deleteri in quanto la speranza, a differenza del detto, ti fa morire e l'impazienza ti porta verso l'ignoto. L'incostanza può essere costruttiva, ma se persistente nel tempo, anche dannosa e dispersiva.


Oggi aggiungo alla lista un nemico che poche persone sanno individuare dentro di se e i cui rimedi possono essere scambiati per incertezza, paura, codardia o mancanza di sicurezza. Possiamo definire questo nemico come "temerarietà", o "spavalderia", o "sicurezza", o "visione ottimistica del futuro". Vediamo di cosa si tratta.


Ogni essere umano compie un'azione solo dopo aver messo nella sua "bilancia mentale" la convenienza di fare o non fare quella determinata azione. Per esempio, quando alla mattina vi svegliate, mettete in competizione il fatto di restare a letto con qualcosa che dovete fare alzandovi o, se non avete qualcosa da fare in particolare, il fatto stesso di alzarvi. Voi vi alzerete dal letto solo se ciò che dovete fare da alzati è più forte e conveniente del restare a letto. Oppure vi alzerete solo se il restare a letto è più noioso o fastidioso dell'alzarsi. In ogni caso la scelta che farete dipende da una convenienza che può essere conscia o meno, ma che comunque avviene dentro di voi. Farete sempre la scelta per voi più conveniente. La stessa cosa avviene quando per esempio volete prendere un qualsiasi oggetto. Dovete scegliere se allungare la mano o restare fermi nella situazione del momento. Ciò che avviene dentro di voi è una contrapposizione fra il fare e il non fare il movimento del braccio per prendere la cosa. Se il prendere la cosa è più importante del restare fermi, alzerete il braccio; se è meno importante o meno conveniente, non lo alzerete rinunciando a prendere la cosa. In quest'ultimo caso l'immobilità supera il beneficio che ci darebbe la cosa.


In pratica ogni nostra azione deriva da una scelta, anche inconsapevole, se fare o non fare un qualcosa per ottenere un qualcos'altro. Se il qualcos'altro è più importante del non fare nulla, faremo l'azione per ottenerlo.


A cosa servono tutti questi vaneggiamenti? Servono a descrivere il perchè ci buttiamo a capofitto in azioni pericolose e incerte. Servono a farci capire il meccanismo che scatta dentro di noi quando stiamo per affrontare una roulette. Qual è la visione preponderante nell'immaginarci l'esito del gioco che stiamo per intraprendere? Non sarà di certo una visione di noi perdenti, che non imbrocchiamo un pieno. Sarà senz'altro quella che ci raffigura mentre incassiamo un pieno, o che chiudiamo vincenti un sistema, o che indoviniamo i numeri che escono. Ecco l'analogia. L'auto raffigurazione di una situazione vincente è superiore a ogni altra considerazione sulle nostre azioni future, anche se quelle azioni potrebbero non essere giustificate rispetto alla realtà cui stiamo andando incontro. In pratica ciò che di solito ci raffiguriamo è preponderante rispetto alla consapevolezza di ciò che potrebbe accadere. Sappiamo che c'è la possibilità di perdere, ma la "visione ottimistica del futuro" è preponderante rispetto a una visione negativa.


Questo è il classico comportamento del giocatore "casuale". Lui non solo spera di vincere, ma si immagina già vincente e quindi la sua scelta di andare o meno a giocare cadrà sulla raffigurazione preponderante: andrà a giocare perchè nella sua mente si vede vincente.


Questo comportamento, però, è naturale; è insito nella natura umana e regola e condiziona tutte le nostre attività. Però, alla roulette è deleterio. Qui non si tratta di cercare e ottenere un risultato per noi conveniente; alla roulette il risultato è indipendente dai nostri desideri o aspettative e non possiamo fare nulla per modificarlo, come invece faremmo con qualsiasi altra azione che dipenda da noi.


Quando andiamo a fare un sistema, dobbiamo eseguirlo in modo corretto, non con la speranza che sia vincente, ma con la consapevolezza che ciò che stiamo per fare è giustificato da un comportamento standard della roulette. Non aggiungiamoci forzature, perchè ciò che deve accadere può accadere alla fine di un percorso che non può essere accorciato senza il rischio di un risultato diverso. Dobbiamo sempre essere consapevoli che lo sviluppo del gioco può non coincidere per lungo tempo con ciò che è previsto.


Ultimamente ho avuto questo scambio di corrispondenza con un amico che, a mio parere, deve darsi una regolata perchè mi pare che il suo comportamento non sia stato dei più corretti. Questa è la prima mail ricevuta.


ciaooo nino!!! come và?? sono appena tornato da...........ho fatto 3 giorni consecutivi ven-sab-dom. ven ho vinto 400,sab ho vinto 80,dom HO PERSO 700.....è inutile inizio a pensare che non ci sia SOLUZIONE ho provato di tutto e di + ma niente vinci 1-2-3.....ma poi arriva il giorno che si riprende tutto.io e altri 3 amici insieme abbiamo provato x 3 mesi dal vivo tutti i migliori sistemi circolanti,e non ci crederai ma quello che da una certa sicurezza nei risultati (anche se oggi ho perso 700 proprio con quello)è il tuo CRESTA DELL'ONDA,ho notato poi che spesso la ripetizione di un numero coincide con quello della terzina ora ti chiedo PERCHE NON STUDI UN METODO CHE ABBINA LA RIPETIZIONE ALLA 3A DELLE TERZINE CON LA RIPETIZIONE ALLA 3A DEI NUMERI PIENI? in modo che in un ciclo logico la una o altra combinazione ti permetta di chiudere senza raggiungere esposizioni deleterie? ciaooooo
nota: la mia CONVINZIONE che esista un metodo vincente inizia a VACILLARE


Ricevuta la mail, mi sono incuriosito e ho così risposto.


Dimmi esattamente come giochi. Quanto è il pezzo base. Quando attacchi il gioco e su che cosa. Con che capitale giochi. Se per partita vai a una o più vincite. Che progressione usi.
Dimmi perchè hai perso i 700. Che cosa è successo nella permanenza.


Questa è stata la risposta.


che velocità nino allora x gradi: io gioco con pezzi da 10€ capitale 500€,attacco dopo la prima vincita fittizia sulle terzine vado fino alla terza vincita a meno che la prima vincita arrivi nei primi colpi.ho perso perchè la terzina 16-17-18 al 13°-17°-18°colpo è stata colpita con il doppiaggio del n°16 allora pensavo fosse molto calda e ho iniziato puntando 1 pezzo sulla terz e 1 sul n° 16 alla fine c'è stato un allargamento a 6/7 terz con doppiaggio di 5 num che io ho messo in gioco pensando che tra terzine e n°pieni almeno 1 si fosse doppiato, invece nonostante facessi la montante solo sulle terz ho finito la cassa + altre 200€ sfigaaaaa pensa dopo 1 solo colpo dalla mia uscita dal gioco i doppiaggi uscivano a ripetizione e per ben 3 volte pieno+ terzina


Risposta mia.


Ora capisco. Tu affronti il gioco con 50 pezzi e pretendi di vincere. Quando vinci è perchè sei fortunato in quel giorno. Io gioco con 500 pezzi e non perdo mai. Se ci metto 500€ gioco da 1€. Se ci metto 5000€ gioco da 10€. Se ci metto 50€ gioco da 10Cent. E' tutto in proporzione.
Poi se gioco terzine non ci gioco i pieni. Casomai se gioco pieni comincio con le terzine.
Tu con pochi pezzi rischi troppo. Infatti le terzine sono uscite, ma tu non avevi più fiches da giocare.
Per quanto riguarda le terzine che vanno a 4-5 uscite ci dovrò dedicare un po' di tempo per pensarci.
Ciao.


Avete capito? Il nostro amico ha semplicemente assecondato la sua visione del gioco che era piacevolmente preponderante rispetto a tutti gli altri possibili sviluppi della permanenza. Inoltre non ha calcolato la disponibilità economica relativamente alla possibile durata del percorso da fare.


I numeri sono 37 e solo un ciclo di 37 colpi ci può dare un'indicazione giustificata di un comportamento standard. Un minor numero di colpi ci darà risultati aleatori in quanto potrebbero essere non sufficienti a formare i disegni tendenziali. Un maggior numero di colpi è già passato per la tendenzialità e l'unica statistica che si potrebbe osservare è su 74 colpi, pari a due cicli logici. Nel mezzo vi sarà aleatorietà come nel primo caso di numeri insufficienti.


Se mettiamo in atto un sistema, per vincere con quel sistema dobbiamo avere delle ragioni valide e giustificate. Il sistema vince perchè statisticamente chiude un disegno. Se poi non lo chiude, o lo chiude in ritardo, ciò dipenderà da uno scarto e non da un comportamento standard (entro certi limiti) della roulette.


Il nostro amico sapeva e aveva la conoscenza del gioco, ma non aveva la corretta predisposizione per affrontarlo. Nella sua mente era preponderante la "visione ottimistica del futuro". Quanti giocatori affrontano la roulette in queste condizioni?


Oggi ho pubblicato un sistema che parla di "due terzi settoriali". Necessita di una cassa di almeno 500 pezzi e di molta pazienza in quelle partite dove le vincite avvengono alla fine di un ciclo logico. E' un gioco impegnativo e per farlo ci vuole un forte carattere di sistemista, ma con la consapevolezza che alla fine le vincite ci saranno.


CAPITOLO: NUMERI PIENI.
TITOLO:DUE TERZI NEL SETTORE. (n°65)


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01/03/12

IL NEMICO E' IN NOI


Sapete quali sono i principali nemici di un sistemista? Ce ne sono parecchi, ma quelli più importanti si trovano dentro di noi. 

1°) La bramosia di vincere di più. E' il desiderio di sfruttare fino in fondo, anche dopo il conseguimento di un utile, una partita che ha delle ulteriori possibilità di vincere. Questo è il principale nemico di un sistemista il cui gioco si svolge per partite. Io stesso ho fatto caso che quando ottengo un utile di pochi pezzi, penso invariabilmente se andando avanti con quella partita potrei arrivare a ottenere di più. Poi però mi dico che lo scopo è stato raggiunto e mi impongo lo stop obbligandomi a immaginare un seguito lungo e difficile, con notevole esposizione economica e relativo stress psicologico. In pratica mi raffiguro mentre mi rimprovero e mi dico "chi me l'ha fatto fare?". Dopo aver posto in atto questa "cura psicologica", chiudo la partita e affronto la nuova, ma sempre con il rimpianto di aver perso un possibile incasso eclatante. So però che la via scelta è quella giusta perchè la ricerca degli incassi eclatanti alla fine non paga.


Classica è la storiella del giocatore che alla cassa del Casinò si era accorto che la sua vincita era di 990 mila lire. Invece di cambiare le fiches, disse al suo compagno di gioco: "aspetta che vinco un altro pezzo per arrotondare a un milione" e ritornò nella sala delle roulette. Tre ore dopo se ne andò ripulito da cima a fondo. Aveva perso le 990 mila lire che aveva vinto, più tutti i suoi soldi.


2°) L'impazienza di giocare. Quanti sistemisti hanno la pazienza di aspettare 10-20 lanci di pallina senza poter puntare una fiche sul tavolo? Io credo siano molto pochi. Ciò dipende dalla non conoscenza di cosa sia e di cosa produce una roulette. Una roulette è composta di 37 numeri che possono uscire in una vastissima gamma di modi. Solitamente il sistemista comune pretende di vincere in un breve lasso di tempo, senza dare alla permanenza la possibilità di realizzare le sue tendenze. E' chiaro che la roulette fa sempre alcune cose e le fa sempre allo stesso modo quantitativo, ma non qualitativo. Ne è prova la "Legge del terzo" che dal punto di vista quantitativo non si discosta più di certi valori dal risultato standard. Qualitativamente, invece, un risultato non è predeterminabile neanche lontanamente, per cui qualsiasi approccio in questo senso è completamente aleatorio. I disegni si formano, ma non sapremo mai in anticipo con quali numeri. "Quanti" si, ma "quali" no. Ormai tutti dovrebbero sapere che in un adeguato numero di colpi la roulette costruisce invariabilmente determinati disegni. Per poter sfruttare questi disegni bisogna per forza aspettare che il disegno si formi al 99% e poi giocare per quell'1% che lo completa. Se non si ha la pazienza di attendere questa maturazione, si rientra nella categoria dei giocatori comuni e, in definitiva, di quelli casuali perchè si agisce su una indeterminatezza assoluta. Certo quell'1% può aprirsi in più posizioni, ma alla fine, entro i fatidici 36-37 colpi, si realizzerà. E' come prevedere il futuro; solo che i futuri possono essere 2-3-4 e non si sa quali e quanti se ne realizzeranno.


Non ci si può allora meravigliare se sbagliamo il colore per 15 volte consecutive, perchè ciò fa parte di uno scarto non frequente, ma possibile. Non ci si può meravigliare se esce per 6-7 colpi consecutivi l'unica sestina che abbiamo escluso dal gioco, perchè ciò fa parte di uno scarto non frequente, ma possibile. Che sia una Sestina fissa o diversa a ogni colpo, sempre di scarto si tratta ed è possibile.


Per me la pazienza non è mai stata un problema perchè sono nato con la mentalità della costruzione del gioco e quindi l'attesa iniziale, prima di un attacco, non mi ha mai dato fastidio.


3°) Il desiderio di trovare sempre qualcosa di meglio. Una ventina d'anni fa avevamo insegnato a una persona, nostra conoscente, un sistema sul quadrato delle Sestine. Successivamente ci eravamo persi di vista e, continuando la nostra vita di "sistemisti-ricercatori", passavamo da un sistema all'altro cercando sempre di trovare il "miracolo". L'anno successivo lo incontrai al Lido di Venezia e gli chiesi come andava con il gioco. Mi rispose che con il gioco delle Sestine, che gli avevamo insegnato noi, era arrivato a vincere più di 8 milioni. Non tutte le giornate erano vincenti, ma se la giornata si presentava difficile lui aveva il coraggio di andarsene anche con qualche pezzo di perdita.


Non aveva cercato di migliorare il gioco; aveva semplicemente abbandonato le sedute non appena le perdite si riducevano a pochi pezzi, ammortizzandole con le sedute successive. Questo signore non sapeva granché di roulette, ma era stato in grado di ottimizzare il suo comportamento per ottenere un saldo attivo nella somma delle giornate di gioco. Mentre noi passavamo da un sistema all'altro nel tentativo di trovare chissà che cosa, lui aveva accumulato 8 milioni di lire a pezzi da 5 mila.


Purtroppo il desiderio della ricerca è dentro di noi e quando i risultati non sono quelli che desideriamo, siamo portati a non subire la temporanea sconfitta e cerchiamo sempre un'altra soluzione, magari abbandonando un gioco che alla lunga sarebbe vincente.


D'altro canto i cambiamenti non sempre portano al peggio. Ecco una mail che ho ricevuto pochi giorni fa.


"Ciao Nino, ho rispolverato il tuo sistema dei passaggi sui cavalli a schema doppio, e devo dire che nell'ultimo mese mi ha regalato parecchie soddisfazioni..Dopo un periodo di test dove ho imparato a capire il sistema ho voluto provarlo su winga in reale con una cassa di 200 euro...Devo dire che a oggi in neanche un mese di gioco, mi ha regalato qualcosa come 1160 pezzi(da 1 euro) di guadagno....Non voglio dimostrarti le mie vincite ma solo farti e fare capire che la vincita costante si può ottenere basta imparare a giocare il sistema, una cassa adeguata, e il giusto comportamento....guarda i miei screen delle partite..tutte piccole cifre che però a fine mese si sommano...Mi rendo conto che non sono cifre eclatanti che si leggono in giro tra i vari forum, non ti permettono di mangiare ostriche e champagne tutti i giorni, ma visto il periodo una famiglia trovarsi una tredicesima tutti i mesi non è male!!!!!Aspetto il tuo nuovo sistema sui pieni...Ciao"


Questo amico ha dimostrato (anche in altre occasioni) di non avere dentro di se i tre nemici che ho appena descritto. Anzi, ha certamente più "carattere" di me. Lui sceglie le partite; ha la pazienza di aspettare; non disdegna l'acquisito anche se è poco. Da quando lo conosco non mi ha mai detto di aver subìto una disfatta. E' sempre riuscito a portare a casa qualcosa. Io lo invidio e vorrei essere come lui.


Oggi ho pubblicato il sistema sulle Figure Ordinali dei Pieni. Più che altro è stato un "dovere di cronaca". Diciamo che affianca un sistema già pubblicato nel sito al numero 30.


CAPITOLO:NUMERI PIENI FIGURE ORDINALI
TITOLO: SPECCHIO SU FIGURE ORDINALI (n°64)


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