Ultimamente sono apparsi al telegiornale
molti interventi sulla dipendenza dal gioco d'azzardo. Quasi settimanalmente ci
sono interviste a persone che dichiarano di essersi rovinati, o che hanno
dilapidato i capitali della moglie, o che vanno a rubare per poi giocare tutto
alle macchinette dei bar o di qualche sala slot della città.
Quante volte abbiamo visto in un Casinò
le sale delle roulette quasi vuote e le sale delle Slot affollate di gente? Se
ci fate caso è gente che gira in mezzo al frastuono delle macchinette, con gli
occhi persi nel vuoto, forse alla ricerca della sfuggente ispirazione: quale sarà la macchinetta buona?
Mi pare proprio che questa situazione
stia dilagando e mi chiedo perchè vent'anni fa si parlava molto meno di questo
problema. Perchè oggi c'è il boom delle Slot Machines? Ci sono diverse cause: alcune ovvie e altre meno.
La prima causa è di ordine economico perchè è noto
che più ci si impoverisce con il lavoro (o per la sua mancanza) più si cerca di
affidarsi alla "fortuna" quale mezzo per risolvere o alleviare quella
precaria situazione. E' un effetto della "speranza" insita nella
natura umana. Si dice che la speranza sia l'ultima a morire e, infatti, in questo
caso fa morire te.
Una seconda causa è l'assenza in queste
persone di una méta; la mancanza di un'occupazione che li interessi; uno scarso coinvolgimento
esistenziale verso i parenti e gli amici che gli stanno attorno, e dai
quali potrebbero invece ricevere la piena appagatezza di una vita spesa per una
ragione e senza la noia di soddisfare solo se stessi. In sostanza, chi va a
giocare si annoia a fare altro e, come rilevato nel precedente post, il "quarto nemico" che è dentro di loro fa cadere
la loro scelta in qualcosa di automatico, ripetitivo, che gli faccia
dimenticare i problemi e la noia dell'inappagante egoismo della loro vita. In
quei momenti sono come zombies e,
annullando se stessi, vedono la Slot Machine come l'oggetto di un impulso
irrefrenabile e l'unico loro desiderio è sentire lo scampanellio della
macchinetta che preannuncia una cascata di monetine. Il bello è che per quanto la
vincita sia consistente, non sarà mai tale da risolvere la loro precaria
situazione economica o esistenziale e molto probabilmente ciò che vincono oggi,
lo perderanno domani in un carosello di campane, stelle, animaletti vari o
altri simboli rotanti che, fermandosi ad un loro intervento manuale, danno loro
l'illusione di poter influire sull'andamento dei risultati. La loro fine invece
è segnata con una costante erosione di ciò che possiedono, sia esso capitale
liquido o altri beni materiali, suoi o di altre persone a loro vicine.
La terza causa è l'ignoranza, sia dei reconditi motivi
nascosti nel loro subconscio, sia degli effetti del meccanismo che regola il
mercato di questo tipo di gioco d'azzardo. I motivi che risiedono dentro di loro
fanno parte della seconda causa, ma il più delle volte sono ignorati, anche se spesso
vi è in questi giocatori un velato senso di colpa che li accompagna in questa
rovinosa attività. Per quanto riguarda il meccanismo di questo mercato, sembra
che il "malato" non conosca gli effetti che le regole imposte dai
gestori producono; ma forse non gli importa nemmeno approfondirlo.
La macchinetta è regolata per trattenere
in se una modesta percentuale e ridistribuire in Payout tutto il resto. E' come
se in una vasca entrassero 100 litri d'acqua all'ora, mentre ne escono 95. E'
chiaro che, ferma restando la quantità d'acqua disponibile, alla fine, dopo
innumerevoli passaggi, tutta l'acqua sarà stata fagocitata dalla vasca. Certo
durante questo carosello di "riempi e svuota", molti "assetati"
saranno stati soddisfatti realizzando le loro piccole ma appaganti vincite. Ma
allora, come mai alla fine ci rimetteranno tutti trovandosi più poveri di
quando avevano cominciato il gioco? Eppure nel frattempo avevano realizzato
qualche vincita e in quei momenti si erano sentiti felici e contenti. La fortuna
aveva elargito loro 2-3-400 Euro e per quella notte avevano dormito appagati e
impazienti di tentare nuovamente la fortuna il giorno dopo.
Ecco il punto della questione: la "reiterazione" di un
gesto che cerca un risultato da uno strumento che è strutturato per recare un
vantaggio (anche se piccolo) al gestore. I nostri "zombies" tentano e
ritentano giorno dopo giorno la fortuna, sperando che lo strumento abbia
raccolto denaro da altri e lo ridistribuisca proprio a loro. Certo la massa dei
giocatori è variabile e non vi è mai una quantità fissa di denaro circolante. Esiste
però una media che manifesterà la sua influenza in un grande numero di giocate
e su questa media agirà quella piccola percentuale a favore dei gestori. In
pratica quel piccolo vantaggio è una tassa che si paga per l'uso della
macchinetta e, se i soldi che entrano ed escono fossero sempre gli stessi, alla
fine sarebbero stati tutti incamerati dai gestori. Essendo invece variabili,
l'azione di questa tassa agirà in modo subdolamente medio e ognuno ne subirà
gli effetti nel tempo. Alla lunga il risultato è che tutti i giocatori devono
per forza subire una erosione e tutti si troveranno alla fine perdenti. Il
fatto è solo una questione di tempo. Non è infatti pensabile che un giocatore
scelga sempre la macchinetta e il momento favorevoli; ogni giocatore rientrerà
in una media standard e quindi alternerà nel suo gioco momenti favorevoli e
sfavorevoli. Il risultato sarà una continua perdita del suo denaro, anche se
intervallata da qualche fortuito incasso. Non importa quanto impiegherà a
perdere tutto; il gestore ha pazienza e intanto ogni giorno incassa la
percentuale dalla massa degli altri "zombies".
Vi racconto un fatto al quale ho
assistito personalmente. Nel bar dove vado a fare qualche partitina a ramino,
c'è una sala con una ventina di Slot. Qualche anno fa c'era un cinese che
pagava un altro cinese per stazionare nella sala e controllare i pagamenti e
gli incassi delle macchinette. Poi arrivava lui e giocava sulla macchinetta che
aveva incassato e non pagato. Questa cosa andò avanti per un paio d'anni, ma
ora quel cinese non viene più, non perchè l'abbiano cacciato (al gestore del
bar non interessa chi vince e chi perde perchè lui incassa sempre e comunque)
ma forse perchè il "movimento" (gergo della mala) alla fine non ha
prodotto i suoi frutti.
Personalmente avrò giocato alle
macchinette dei bar (mai in un Casinò perchè ho sempre giocato alla roulette)
non più di cinque volte, vent'anni fa. Appena mi sono reso conto che con i miei
soldi avrei contribuito ad arricchire persone che si approfittano di altre persone
e che alla fine avrei perso in ogni caso le eventuali vincite, non ho più
inserito in quei buchi neri nemmeno un gettone (allora funzionavano a gettoni).
Posso dire quindi che personalmente non sono mai caduto nella rete di quelle
persone che, approfittando delle debolezze del loro prossimo, cercano di
"depredarlo" con mezzi subdoli, ingannevoli, approfittando delle loro
deficienze esistenziali e della loro ignoranza dei meccanismi che regolano una
siffatta raccolta di denaro. Non ci gioco perchè so come andrebbe a finire e
non mi va di regalare il mio denaro ai furbi di turno.
Ora sta avvenendo la stessa cosa con il
gioco "on line". Come abbiamo visto nei precedenti post, alla
roulette "on line" ci sono due tipi di gioco: c'è il processore e c'è il "live".
Con il processore non ci piove che si tratta dello stesso meccanismo delle
"macchinette" e quindi io non ci gioco.
Per quanto riguarda il "live", pur essendo diverso perchè
reale, l'effetto per i gestori è il medesimo, mentre per il giocatore no: anche qui ad ogni colpo il banco ottiene
una sua quota che però non è stabilita percentualmente a priori dai gestori (quota
variabile nella sua resa quantitativa), mentre il giocatore può usufruire degli
stessi risultati che si ottengono
con il gioco in un Casinò reale. Ma come è possibile ciò se i numeri sono
prodotti meccanicamente con il lancio della pallina da parte di un croupier?
Qui non ci sono permanenze pilotate e i numeri sono veramente casuali. Qui non
ci sono percentuali di "payin" già stabilite a priori. Qui un
giocatore fortunato può sbancare il tavolo. Qui una serie di giocatori esperti può
mettere in negativa il banco e produrre grosse perdite ai gestori. Allora, come
mai la Casa non se ne preoccupa, tanto da non considerare nemmeno un ricorso al
taroccamento come con il processore?
La spiegazione è semplice ed è sotto ai
nostri occhi ad ogni spin. Se osserviamo il tavolo che il Casinò on line ci
mostra a ogni colpo, vediamo che il tappeto è coperto completamente dalle
puntate fatte dalla massa dei giocatori on line. Non c'è un numero o una Chance
liberi. Tutto è puntato dalle centinaia di giocatori on line che stanno
giocando in quel momento.
Al
gestore non serve altro: se tutto il
tappeto è coperto, il banco incassa automaticamente. Pagherà le vincite con le
puntate perdenti e, nella media delle boules, gli resteranno le puntate che non
possono coprire il 37° numero perchè entrerà in funzione la famosa differenza
fra quantità di fiches pagate e numeri disponibili (36 contro 37). Qui il
vantaggio del banco si manifesta e si realizza veramente a ogni colpo. Talvolta
il banco pagherà di più perchè il numero che esce è più caricato degli altri,
ma state pur certi che nella media le vincite e le perdite dei giocatori si
equivalgono e al banco resterà un incasso costante dovuto a quella differenza
fra numeri disponibili e pezzi pagati, sia che si tratti di numeri pieni, sia
che si tratti di altre combinazioni multiple, perchè il banco avrà sempre un
numero in più rispetto alla proporzionalità del pagamento.
Ecco perchè non hanno bisogno di
taroccare i numeri che escono. Le centinaia di giocatori che intervengono su
quell'unico tavolo forniscono al banco un'assicurazione contro ogni possibilità
di perdita. Pur mantenendo il gioco regolare, i gestori non devono fare altro
che ritirare, alla fine di ogni giorno, una rete piena di "pescato",
pur lasciando ai giocatori la completa possibilità di vincere, ammesso che
abbiano un gioco vincente.
Quanti giocatori ci possono stare
attorno a un tavolo di roulette in un Casinò terrestre? 20, 30, 40? In una
roulette on line non ci sono limiti e quindi potete immaginarvi come sarà
coperto quel tavolo. Ecco che, pur mantenendo regolare il gioco, i gestori di
quel tavolo diventeranno in poco tempo i nuovi "Paperon De Paperoni"
dell'era di Internet.
Con ciò non commettono nulla di
irregolare: hanno semplicemente trovato il modo di mutare in oro gli elettroni
della rete, ma nello stesso tempo ci permettono anche di vincere se i nostri
sistemi saranno in grado di farlo. A loro non serve imbrogliare, e tutti hanno
la stessa possibilità di vincere come in un Casinò terrestre. A loro basta che
ci siano 100 persone in onda e che ognuna di loro faccia le proprie puntate,
qualunque sia il loro importo.
Oggi non ho pubblicato nulla perchè attualmente
sono in fase di studio e sto tormentando in tutti i modi possibili un gioco sui
Pieni, applicato alle Figure di 2 con cui può uscire un Cavallo. Ne ho provate
di tutti i colori: gioco settoriale, complessivo, sull'allargamento, sul
calore. In tutti i casi non si può eliminare la partita difficile. Alla fine il
gioco chiude, ma l'impegno economico raggiunge limiti che non vorrei
raggiungere. Attualmente ho trovato una soluzione ma ora devo completare le
sperimentazioni per vedere se resiste.
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