Cosa fa un normale sistemista ogni volta che si
presenta davanti a un tavolo da gioco?
Se non costruisce il suo gioco, cerca di seguire la
permanenza del momento, o gioca sui ritardi o sui calori; oppure gioca a ruota
libera su una qualsiasi Chance affidandosi a una manovra finanziaria che
dovrebbe, a suo parere, dargli un qualche vantaggio sul banco e sullo zero. Se
invece cerca un attacco giustificato dalla Legge del terzo, costruirà uno
schema e, alla maturazione di un determinato disegno tendenziale, inizierà il
suo attacco per la conclusione di quel disegno.
In entrambi i casi il sistemista rileverà i numeri che
escono a cominciare dal suo arrivo e imposterà il suo gioco in base alle
proprie aspettative. Per lui tutto ciò che costituisce il passato, avvenuto nelle
sedute precedenti, non conta più. Per esempio può succedere che per ben due
sedute consecutive non abbia visto uscire il numero 24 ma che lui non se ne sia
reso conto; oppure che un filotto di
7 non gli esca da un mese intero o che qualsiasi altra combinazione sia per lui
in grande ritardo o in grande calore. Lui non se ne rende conto perchè il
fenomeno non ha fatto parte del suo gioco e quindi non vi ha prestato la minima
attenzione, però c'è il fatto che il fenomeno è in corso e se lui ne fosse
cosciente, potrebbe sfruttare quello scarto (negativo o positivo) che con molta
probabilità dovrebbe rientrare, o annullarsi, nel breve periodo.
Abbiamo già visto i tre principi che riguardano la
rilevazione dei numeri ma, per chi fosse un po' distratto, li riporto ancora
una volta qui di seguito.
1°) Qualunque sia
l'origine e i tempi di produzione, i numeri dovuti al caso obbediscono alle
leggi dell'equilibrio e dello scarto come tutti gli altri numeri presi da una
successione ininterrotta e derivante da una fonte sempre uguale.
2°) E' indifferente attendere in uno o più
tavoli da gioco la rottura di lunghi scarti o il risultato di forti probabilità
perchè un cilindro di roulette non ha memoria.
3°) Numeri presi a caso da collezioni di recenti o vecchie permanenze, di
seguito o interrotti, hanno lo stesso valore di una rilevazione ininterrotta
allo stesso tavolo e i fenomeni ottenuti valgono per il proseguimento di
un'unica partita.
Questo per quanto riguarda la rilevazione dei numeri.
Per quanto riguarda invece i risultati di tale rilevazione ci sono tre Leggi
che ne regolano gli esiti.
In base alla Legge sulla distribuzione delle figure,
per esempio, le quantità delle figure, considerate secondo la loro composizione,
è tendenzialmente determinata dalla loro grandezza e così i colpi di 1 sono
tanti quanti i superiori e il doppio di quelli di 2; le figure di 2 sono tante quante le superiori e il doppio di
quelle di 3, e così via.
Se ora prendiamo l'altra Legge: la Legge
dell'equilibrio e la consideriamo sotto quest'ottica, ci accorgiamo che
questa legge, non solo ci indica che nel grande periodo ogni numero tenderà a
uscire un uguale quantitativo di volte, ma ci indica anche che le quantità e
l'ordine delle figure, designati dalla precedente legge, tenderanno a
proporzionarsi proprio nel modo indicato. In pratica la Legge dell'equilibrio è
"bivalente" perchè determina sia l'eguaglianza delle presenze
nei numeri, o nelle altre Chances Multiple, sia la proporzionalità delle figure
considerate nella loro grandezza. In quest'ultimo caso l'equilibrio non
riguarderà un uguale numero di figure di 1, di 2, di 3, di 4 ecc. ma riguarderà
un equilibrio delle proporzioni quantitative di ogni figura nel senso che,
stabilita la modalità della figura, determinerà che quelle di 1 saranno pari
alle superiori e il doppio di quelle di 2; quelle di 2 saranno pari alle
superiori e il doppio di quelle di 3; quelle di 3 saranno pari alle superiori e
il doppio di quelle di 4, ecc. Tutto ciò, naturalmente, con l'aumentare delle
prove effettuate sempre nelle stesse condizioni.
Non ho mai trovato un autore che desse una giustificazione
di tutto ciò. Forse perchè la giustificazione è facilmente intuibile nella
semplicità degli eventi casuali. O forse perchè i grandi scrittori la
ritenevano palesemente sottintesa da non doverla spiegare, passando
direttamente agli effetti prodotti.
Perchè esiste la Legge
dello scarto e nello stesso tempo la Legge
dell'equilibrio? Perchè nel grande periodo i singoli numeri tendono
all'equilibrio e le figure tendono a formare una graduatoria secondo la loro
lunghezza tanto da creare una Legge
sulla distribuzione delle figure?
E' una giustificazione semplice e facilmente
comprensibile, ma che abbraccia due aspetti della produzione di numeri casuali.
Il primo aspetto è che un grande numero di prove, effettuate sempre nelle
stesse condizioni, è costituito da innumerevoli segmenti di permanenza quantificabili come cicli logici, sia di numeri singoli, sia di figure o altri raggruppamenti.
Un ciclo logico
sui numeri sarà di 37 boules; sulle
Semplici in figure di 2 sarà di 8 boules e sulle Semplici in figure di 3 sarà
di 24; sulle sestine sarà di 6; sulle
terzine di 12 e sui cavalli di 18.
Ogni ciclo logico è soggetto alla Legge dello
scarto (Legge del terzo) e quindi il "grande numero di prove" conterrà diversi cicli logici, talvolta
devianti in calore e talvolta in allargamento. A lungo andare le compensazioni fra i due tipi di
andamento produrranno un tendenziale equilibrio sia fra i singoli numeri, sia fra
le altre combinazioni multiple; ma allo stesso tempo produrrà anche una
proporzionalità fra le grandezze delle figure sulle Semplici. Infatti, anche un
ciclo logico di figure sulle Semplici può contenere deviazioni in più o in meno
nella quantità e distribuzione delle figure e alla fine di un "grande
numero di prove" troveremo la graduatoria tendenziale delle figure secondo
la loro lunghezza.
Il secondo aspetto è che le Semplici sono costituite
da due Semichances in
contrapposizione e che la spettanza probabilistica di entrambe è più alta per i
colpi da 1 e diminuisce in modo direttamente proporzionale alla lunghezza della
figura considerata. Infatti, in ogni primo colpo entrambe le Semichances hanno
il 50% di probabilità. Al secondo colpo la Semichance già uscita avrà una
spettanza probabilistica inferiore e così via a seguire per tutte le altre
boule del ciclo in una continua alternanza nella lotta per la supremazia. Più
la figura aumenta di lunghezza, più diminuisce la sua spettanza probabilistica
e da qui deriva la graduatoria delle figure. Se infatti consideriamo il colore
e non la boule, ci accorgiamo che le relative spettanze cambiano. Ogni boule è
sempre uguale e gli spetta il 50% di cadere sul R o sul N. Consideriamo ora il
colore. Prendiamo il R che sia già uscito la prima volta. Alla seconda boule
dovrà essere favorito per la seconda volta pur essendo in parità con il N e
alla terza boule dovrà essere favorito una terza volta sempre in parità con il
N, e così via. Il tutto è riportabile con un calcolo matematico che ora non ho
voglia di andare a trovare, ma che comunque qualsiasi matematico vi saprà
illustrare.
Riassumendo, il tutto dipende dall'azione della Legge
del terzo nel singolo ciclo logico di Pieni, Cavalli, Terzine, Sestine e
anche Figure di Semplici. Azione che, compensando l'alternanza di scarti in
calore e scarti in allargamento, crea quell'equilibrio finale rilevabile nel
lungo periodo e nel contempo crea quella proporzionalità sulla grandezza delle
figure.
A questo punto conosciamo il
comportamento della roulette nel lungo periodo e ci sorge spontanea una
domanda: possiamo trarne vantaggio? E se si, come?
Uno dei vantaggi finora utilizzati nel
continuo della permanenza è l'individuazione di forti scarti sulle figure delle
Semplici per poi attaccare un probabile rientro nella media statistica (Marigny
De Grilleau).
Un vantaggio non ancora utilizzato è
quello che proporrò a tempo debito e che riguarda un gioco sui Numeri Pieni. Si
tratta di un gioco che può durare tutta la vita perchè non smette mai di
proseguire nella sua formazione ed evoluzione. Può essere interrotto e ripreso
in qualsiasi momento senza dover ricominciare da capo le rilevazioni. Oppure può essere ripreso con un nuovo inizio, ma in questo caso si perderebbero tutte le situazioni di
scarto fino allora maturate. Non che la cosa sia determinante nei risultati, ma
abbandonando il passato si rinuncerà ai benefici della Legge dell'equilibrio che invece dovrebbe darci un utile anche su
numeri che in quel momento portano particolari scarti.
Oggi ho pubblicato il sesto sistema
sulle Semplici della serie "riesumati da altri lidi". Si tratta dello
"Specchio sulle Figure di 3",
una variante del classico specchio sulle Semplici.
CAPITOLO:
CHANCES SEMPLICI
TITOLO: C.S. F3
SPECCIO SU FIGURE
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