30/12/09

C. S. A MODALITA' 3

Come avevo preannunciato qualche tempo fa,ieri ho cominciato ad inserire nel sito i nuovi sistemi sulle Chances Semplici a modalità 3.

Si tratta di un nuovo espediente (già studiato negli anni '80) per ottenere dei risultati diversi dalle solite figure di 2 o di 3.

Il tutto è costituito da una premessa sulla Modalità 3 per le Chances Semplici e da quattro sistemi in successione che, passo dopo passo, portano al sistema ottimale per questo tipo di attacchi.

Vai al sito.

nino.zantiflore@tiscali.it

15/12/09

CONOSCENZA E COMPULSIVITA'

CONOSCENZA E COMPULSIVITA’
AL GIOCO D’AZZARDO

Qualche settimana fa ho ricevuto la mail di una persona, credo giovane, che mi chiedeva aiuto su come porre rimedio alla sua compulsività nel gioco d’azzardo.

Dato che questa persona abita lontano da uno dei pochi Casinò esistenti in Italia, doveva per forza svolgere questa dispendiosa attività nei vari siti on line che si può trovare in Internet. Infatti, mi ha elencato una serie di perdite subite nel giro di 6 giorni in sei o sette siti di Casinò in cui si gioca in RNG e LIVE.
Se non ho capito male, il suo difetto era il voler recuperare a tutti i costi, una perdita, anche piccola come 100 Euro, e ciò gli causava una nuova perdita aggravando sempre più la situazione. “Potevo essergli in qualche modo d’aiuto con qualche suggerimento?”

Colgo l’occasione per una piccola riflessione. Da molti anni i nostri politici ci stanno “preservando” dalle tentazioni del gioco d’azzardo impedendo l’apertura di altri Casinò nell’Italia centrale e meridionale.

Ora abbiamo un Casinò in ogni casa. Però…!

In questo modo hanno certamente raggiunto il loro scopo e per di più hanno ottenuto che tutta la popolazione italiana è ora soggetta a regole che certamente non aiutano il cliente. Regole che non ti permettono di pensare nell’ambiente live e regole che non ti assicurano la certezza dei risultati negli ambienti RNG.

Ritornando al nostro argomento, cos’è che rende compulsivo il comportamento di un giocatore d’azzardo?

Penso che la causa preponderante di una compulsività (a volte anche ignorata da chi ne è soggetto) sia la mancanza di conoscenza di ciò che succede all’interno del gioco stesso. La maggioranza dei giocatori visualizza nella propria mente gli avvenimenti positivi e relega in secondo piano (quasi l’eventualità fosse molto remota anche se possibile) quelli negativi. In realtà questo è il comportamento che ci permette di intraprendere qualsiasi attività nel corso della nostra vita; ma in questo caso c’è qualcosa di diverso. L’attività che ci accingiamo a intraprendere, non solo è soggetta a leggi difficilmente prevedibili, ma è anche resa improduttiva da parte di chi ne stabilisce le regole.

Ecco che se andiamo al Casino troviamo le leggi sulla distribuzione dei numeri casuali, con i loro scarti o equilibri. Troviamo la proporzionalità dei pagamenti che, abbinata all’impossibilità di indovinare sempre il numero uscente, determina il più delle volte una costante discesa delle nostre finanze.

Se invece giochiamo comodamente seduti a casa nostra davanti a un PC che cosa troviamo? Per essere sicuri che le funzioni RNG non siano “tarate” come le macchinette dei bar, siamo costretti a giocare negli ambienti LIVE, ma qui cosa troviamo? Troviamo tutte le difficoltà di una roulette normale e, in più, la velocità del croupier che, ben istruito, cerca di limitare il più possibile la possibilità dei giocatori a compiere scelte su ciò che devono puntare. Ne consegue un generale puntamento casuale, sul quale la casa da gioco trarrà il maggior beneficio in base alle ragioni che ormai gli esperti conoscono bene. La casualità porta a un unico risultato: un flusso continuo di denaro verso chi ha i maggiori vantaggi.
E’ inutile parlare di fortuna: è una menzogna. Chi alla fine del mese è perdente, non è stato sfortunato; ha semplicemente fatto il suo dovere pagando il tributo sia alle leggi naturali del caso, sia alle regole imposte dalla Casa.

Come difendersi quindi da questa situazione e dalla compulsività nel gioco?
Semplicemente informandosi su ciò che altri hanno già pensato e discusso sul gioco d’azzardo. La letteratura sull’argomento è vasta e largamente esaustiva.
Se si conosce il mostro contro cui si va incontro, lo si potrà combattere, se non ad armi pari, almeno con un handicap minore di quello di un giocatore casuale.

Inoltre, ma questo sarebbe il massimo, se si è consapevoli di non essere all’altezza, si potrebbe fare a meno di andare a farsi “spennare”.

Comunque, per il giocatore compulsivo un trucco c’è. Basta che nella sua mente porti in primo piano la possibilità di perdere e che, nello stesso tempo, consideri gli effetti che un tal evento causerà nella sua vita.

Se vado a giocare (qualunque sia il banco) devo avere dalla mia parte un vantaggio che eguagli almeno quello del banco. In pochi sanno uscire sempre vincenti e ciò che riescono a vincere, in modo costante e sicuro, non può certamente costituire un mezzo per diventare ricchi.

Vai al sito.

LaRoulette.it


nino.zantiflore@tiscali.it





NINO ZANTIFLORE