26/11/09

DEBOLEZZE DEL SISTEMISTA

Ieri, 25 novembre, sono tornato a Ca’ Vendramin. Lo scopo era di fare il solito sistema sulle terzine per le prime 2 ore e testare poi il nuovo sistema sulle “Chances Semplici a modalità 3” per la successiva ora e mezzo (quest’ultimo sarà pubblicato nel sito nel giro di un mese o due).

Tra il dire e il fare….

Nella realtà dei fatti il sistema sulle Chances Semplici non l’ho testato.

Per quale motivo?

Perché il giocatore sistemista è pur sempre una persona ed è soggetto a errori e disattenzioni, che alla fine costano denaro.

Ho iniziato il mio gioco sulle terzine e tutto filava per il meglio. Ero arrivato a guadagnare più di 30 pezzi e, dato che avevo ancora un po’ di tempo nella tabella di marcia, ho iniziato un’ultima partita. Ho fatto una risalita di 10 numeri e ho ricostruito lo schema di gioco.

Ed ecco il primo errore.

Lo schema ricostruito conteneva già una vincita. Per pigrizia, o per un senso di falsa sicurezza, visto l’andamento del gioco precedente, ho accettato quello schema, non ricostruendo il gioco, come avrei dovuto, con meno numeri. Questa scelta è stata fatale perché le successive vincite hanno tardato a presentarsi. A quel punto avrei dovuto aumentare le mises secondo la montante e, dato che io tendo sempre a giocare alla pari (senza aumenti di montante), arrivato a un abbassamento dell’utile a 5 pezzi, ho deciso di smettere. Ero arrabbiato per la leggerezza con cui avevo accettato il gioco. Quella vincita iniziale, non sfruttata, mi avrebbe permesso di chiudere la giornata con una quarantina di pezzi di guadagno. Sono comunque rimasto al tavolo e i successivi colpi, non giocati, avrebbero chiuso altre tre configurazioni riportandomi al guadagno di 40 pezzi e oltre.

Il secondo errore è stato di distrazione.

Dopo aver iniziato quest’ultima partita, mi sono distratto per le chiacchiere dei croupier e non mi sono accorto che dovevo puntare una terzina che, uscendo, avrebbe chiuso un disegno. Manco a dirlo è uscita proprio quella. E’ stato in quel momento che ho deciso di smettere. Ho contato le fiches e, visto che ero in attivo di 5 pezzi, ho considerato chiusa la giornata. Ero inc… per l’errore e la svista.

Il tempo perso con l’ultima partita non mi ha permesso di testare l’altro gioco e così me ne sono andato.

Sono cose che capitano normalmente ai sistemisti. C’è chi si butta a capofitto per rimediare agli errori e c’è chi, come me, rimandano la tenzone a un altro giorno; specialmente se si possono portare via le spese.

Il fatto è che con il sistema che facevo, avrei chiuso in ogni caso vincente e questo lo sapevo. Ma è più forte di me: già faccio fatica a puntare due pezzi per terzina; figuriamoci arrivare a puntarne 3 o 4.
Insomma, dipende tutto dal carattere del giocatore.

NINO ZANTIFLORE


nino.zantiflore@tiscali.it
http://ninozantiflore.altervista.org/

13/11/09

FALSI APPROCCI

Curiosando in alcuni siti che parlano di Roulette, ho trovato l’esposizione di una serie di montanti che erano definite “sistemi”.

Fate attenzione perché ogni montante (o manovra finanziaria) funziona, o non funziona, secondo il gioco cui sono applicate.

Descrivere una montante, applicata alla sortita continua di una semplice Semichance (R o N; P o D; M o P) non ha alcun senso in quanto si resta alla mercé di ciò che la Roulette produce.

Cosa si vuol sperare? Che la Semichance che stiamo puntando esca un maggior numero di volte rispetto alla Semichance opposta? Che ritorni un equilibrio? Che il gioco differenziale limiti la potenza dello scarto negativo? Che una progressione più o meno violenta annulli due o più negatività precedenti? Che un “paroli di 2” superi più facilmente uno scarto contrario? Ecc…, ecc…

Sono tutte manovre finanziarie che, se non applicate a un gioco base giustificato da un ragionamento plausibile, lasciano il tempo che trovano. Sono, cioè, soggette ai capricci delle leggi naturali del caso. Cercano soltanto di ottenere un beneficio dalla naturale sortita di una serie di numeri casuali, considerati unicamente per ciò che rappresentano: una serie indistinta di Chances Semplici, di Dozzine/Colonne, di Sestine, di Terzine, di Cavalli o di Pieni.

Questo modo di divulgare la conoscenza sulla Roulette è fuorviante, privo d’idee, non esaustivo e denota una mancanza di conoscenza dell’argomento. Questa è gente che vuol esporre cose che non conosce. Il bello è che le espone a milioni di persone, fra le quali c’è chi comprende la povertà dei contenuti, ma c’è anche chi assimila, senza sospettare che la realtà è ben diversa.

La MARTINGALE non è un sistema. La D’ALEMBERT non è un sistema. La LIMOUZINE non è un sistema. La montante AMERICANA non è un sistema. La OLANDESE non è un sistema. Ecc… ecc...
Sono tutte MONTANTI. I sistemi sono tutt’altra cosa.
Un sistema, per essere tale, deve essere strutturato in 3 fasi:
1°) La MATURAZIONE: di un disegno logico o di un logico comportamento della Roulette.
2°) L’ATTACCO: che cosa si gioca e perché.
3°) La MONTANTE o MANOVRA FINANZIARIA: quanto si gioca e perché.

Ogni fase deve essere una conseguenza delle altre due.

QUESTO, è un SISTEMA che, nel suo significato generico, è un “insieme di più elementi che costituiscono un unico complesso”. Nel suo significato ludologico è il criterio di pronosticare l’esito di gare o giochi grafici i cui risultati non sono facilmente prevedibili.

Dalla definizione stessa traspare la necessaria presenza di un gioco o gara; di una previsione non certa e di una ricerca di beneficio che, nella fattispecie, si può realizzare con una qualsivoglia montante.

Un altro punto dolente, che troviamo in questi spazi, è costituito dalla terminologia. Ognuno usa termini diversi e riuscire a capire cosa intendano è un’impresa che si può definire “ardua”. A volte occorre leggere e rileggere la frase per capire a cosa si riferiscono. Per non parlare poi degli schemi di gioco. Questi sono esposti senza la minima spiegazione su come e perché sono disposti in quel modo. Il più delle volte bisogna intuire il perché sono così e questo comporta la noia e il disinteresse del visitatore che, non comprendendo subito ciò che ha davanti, passa oltre.

NINO ZANTIFLORE
nino.zantiflore@tiscali.it

http://ninozantiflore.altervista.org/

07/11/09

IL RITORNO DEL GUERRIERO.

Saluto tutti gli appassionati (forse un po' stanchi o forse un po' riservati) e studiosi del gioco della Roulette.

Dopo un bel po' di tempo, ieri, sono andato a Ca' Vendramin. Avevo finito i soldi guadagnati l'ultima volta e quindi sono andato a "battere cassa". Sono uscito con 39 pezzi di guadagno.

Perchè uso il termine "guadagno" e non "vincita"?

Perchè chi va la Casinò per vincere, alla fine, perderà. Chi ci va per guadagnare, con molta probabilità ci riuscirà.

Come potete immaginare, in questa risposta sta tutta la mia filosofia sul gioco.

In ogni caso ho notato che tutti i presenti nelle sale da gioco del Casinò erano li per vincere. E' una cosa triste; ma forse è giusto che sia così. Tutti questi "zombies" sono la linfa vitale necessaria a sostenere le attività di quei pochi al mondo che sanno cosa vanno a fare in quei luoghi. Se non ci fossero loro non ci sarebbero i Casinò. Ben vengano quindi gli "zombies"; lunga vita a questo film horror che ci permette di vivere senza problemi nei momenti di bisogno.

Saluti a tutti, Nino.

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nino.zantiflore@tiscali.it